L’Elisir d’amore va… in uno studio tv

NOVARA - Dopo il Maggiore di Verbania L’Elisir d’amore arriva a Novara. In uno studio… televisivo! Questa la “veste” dell’opera lirica che il Teatro Coccia ospiterà sabato 6 (ore 20.30) e domenica 7 maggio (ore 16). Fuori stagione (biglietti dai 15 ai 30 euro) il melodramma giocoso di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. . L’allestimento porta la firma della regista Laura Cosso con la direzione d’orchestra del maestro Andrea Sanguineti (domenica sul podio ci sarà Nicolò Jacopo Suppa). L’orchestra è quella del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, così come i cantanti protagonisti dell’opera e il coro formato a seguito del Laboratorio Opera Studio organizzato dai docenti del Conservatorio e pensato in collaborazione con il Dipartimento di Canto e Teatro musicale dello stesso istituto. Scene e costumi sono di Elisabeth Bohr. La trama ruota attorno alle vicende dell'umile contadino Nemorino, innamorato di Adina e incapace di dichiararsi. L'equilibrio viene a incrinarsi con l'arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti) che, facendosi passare per un dottore, vende a Nemorino un fantomatico elisir d'amore. Personaggi e interpreti: ADINA Barbara Massar, Luana Lombardi; NEMORINO Sehoon Moon, Shinichiro Kawasaki; DULCAMARA Jaime Eduardo Pialli, Davide Hong Shin Kil; BELCORE Qipeng Tang, Hojoum Lee;
GIANNETTA Claudia Strano, Gaëlle Meyer. La regista ha optato per «il set televisivo come naturale campo d’azione, con creme di bellezza e bevande miracolose tra i prodotti reclamizzati – spiega Laura Cosso -. Del resto, cos’altro è l’espediente che muove la trama del capolavoro di Donizetti? Devo confessare che l’idea di ambientare l’intera opera all’interno di uno studio pubblicitario mi era venuta in mente già sei anni or sono, per un Elisir d’amore prodotto sempre dal Laboratorio Opera Studio del Conservatorio di Milano: cori di contadini che reclamizzano il “Pane del mietitore” (sulla scorta del “Mulino bianco”), eventi live, attori e comparse, aiuto-regia, cameraman e poi ancora truccatrici, fotografi e stuoli di fans inferocite che si contendono l’attenzione del pubblico, mentre si consuma la storia d’amore tra Adina e Nemorino. Insomma, un modo per dare all’opera una veste schiettamente contemporanea, pur senza tradire il carattere dei personaggi e l’ambientazione rurale a cui il libretto si riferisce in modo esplicito. in questo Elisir d’amore l’ambientazione all’interno di uno studio televisivo ha funzionato solo come il contenitore di una serie di rapporti e situazioni che stanno prendendo forma grazie anche all’apporto dei cantanti-attori che partecipano al Laboratorio Opera-studio, i quali non si limitano a mettere in pratica le direttive della regia, ma vi partecipano attivamente, fornendo un contributo di capacità e di idee».
Eleonora Groppetti
NOVARA - Dopo il Maggiore di Verbania L’Elisir d’amore arriva a Novara. In uno studio… televisivo! Questa la “veste” dell’opera lirica che il Teatro Coccia ospiterà sabato 6 (ore 20.30) e domenica 7 maggio (ore 16). Fuori stagione (biglietti dai 15 ai 30 euro) il melodramma giocoso di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. . L’allestimento porta la firma della regista Laura Cosso con la direzione d’orchestra del maestro Andrea Sanguineti (domenica sul podio ci sarà Nicolò Jacopo Suppa). L’orchestra è quella del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, così come i cantanti protagonisti dell’opera e il coro formato a seguito del Laboratorio Opera Studio organizzato dai docenti del Conservatorio e pensato in collaborazione con il Dipartimento di Canto e Teatro musicale dello stesso istituto. Scene e costumi sono di Elisabeth Bohr. La trama ruota attorno alle vicende dell'umile contadino Nemorino, innamorato di Adina e incapace di dichiararsi. L'equilibrio viene a incrinarsi con l'arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti) che, facendosi passare per un dottore, vende a Nemorino un fantomatico elisir d'amore. Personaggi e interpreti: ADINA Barbara Massar, Luana Lombardi; NEMORINO Sehoon Moon, Shinichiro Kawasaki; DULCAMARA Jaime Eduardo Pialli, Davide Hong Shin Kil; BELCORE Qipeng Tang, Hojoum Lee;
GIANNETTA Claudia Strano, Gaëlle Meyer. La regista ha optato per «il set televisivo come naturale campo d’azione, con creme di bellezza e bevande miracolose tra i prodotti reclamizzati – spiega Laura Cosso -. Del resto, cos’altro è l’espediente che muove la trama del capolavoro di Donizetti? Devo confessare che l’idea di ambientare l’intera opera all’interno di uno studio pubblicitario mi era venuta in mente già sei anni or sono, per un Elisir d’amore prodotto sempre dal Laboratorio Opera Studio del Conservatorio di Milano: cori di contadini che reclamizzano il “Pane del mietitore” (sulla scorta del “Mulino bianco”), eventi live, attori e comparse, aiuto-regia, cameraman e poi ancora truccatrici, fotografi e stuoli di fans inferocite che si contendono l’attenzione del pubblico, mentre si consuma la storia d’amore tra Adina e Nemorino. Insomma, un modo per dare all’opera una veste schiettamente contemporanea, pur senza tradire il carattere dei personaggi e l’ambientazione rurale a cui il libretto si riferisce in modo esplicito. in questo Elisir d’amore l’ambientazione all’interno di uno studio televisivo ha funzionato solo come il contenitore di una serie di rapporti e situazioni che stanno prendendo forma grazie anche all’apporto dei cantanti-attori che partecipano al Laboratorio Opera-studio, i quali non si limitano a mettere in pratica le direttive della regia, ma vi partecipano attivamente, fornendo un contributo di capacità e di idee».
Eleonora Groppetti