La compagnia teatrale amatoriale "La Bohème" premiata a Ciriè per il musical su Mattia Pascal
«Ciascuno di noi ha reso possibile questo immenso spettacolo a ogni replica», commenta il regista Sebastiano Marano.
La compagnia teatrale amatoriale "La Bohéme" è stata premiata a Ciriè per l'allestimento del musical su Mattia Pascal.
L'allestimento del Mattia Pascal de "La Bohéme" premiato a Ciriè
«Ciascuno di noi ha reso possibile questo immenso spettacolo a ogni replica». Trasmettono orgoglio e soddisfazione le parole di Sebastiano Marano, regista della compagnia teatrale borgomanerese Bohème, che nel corso di una cerimonia domenica 10 novembre ha ricevuto il premio come "miglior allestimento" per lo spettacolo "Mattia Pascal - il musical". L'evento è andato in scena nella sede della Fipa (Federazione italiana teatro amatori) Piemonte a Ciriè, nel Torinese, in occasione della settima edizione di "Un po' di teatro", concorso a carattere regionale inserito nel circuito nazionale del Gran premio del teatro amatoriale. Il regista Sebastiano Marano ha ritirato il prestigioso riconoscimento insieme ad alcuni degli attori: «Mattia Pascal narra di vicende molto particolari - commenta - il protagonista riesce a morire due volte e abbiamo portato lo spettacolo in diversi luoghi, tra cui il teatro Rosmini di Borgomanero. E' un'opera ambiziosa, ricca di filosofia e comicità, tratta da un romanzo dell'inventore dell'umorismo e premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello. A darmi il premio è stato il presidente della Fita Raffaele Montagnoli e in passato abbiamo già vinto numerosi riconoscimenti regionali e nazionali con gli allestimenti dei nostri spettacoli: "La bella e la bestia", "Qclub", "Shrek" e il più recente "Chicago". Contiamo attualmente su 25 performers e 10 tecnici che in 17 anni sono cresciuti insieme sui palchi del nord Italia. Una novità importante è poi rappresentata dal fatto che ci esibiremo con "Mattia Pascal" il 25 gennaio 2025 al teatro Maggiore di Verbania. Inoltre stiamo già allestendo lo spettacolo nuovo sul quale comunque per ora manteniamo assoluto riserbo. Una compagnia di teatro non sarebbe nulla se i suoi componenti non profondessero massimo impegno, passione e dedizione. Nel nostro caso posso dire di essere davvero fortunato, viste le qualità tecniche e umane dei miei ragazzi».