Dal 27 aprile al 2 giugno

L’Associazione Culturale La Corte dell’Oca presenta "Ex libris"

Mostra di grande valore artistico e culturale

L’Associazione Culturale La Corte dell’Oca presenta "Ex libris"
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Con il patrocinio di Comune di Arona dal 27 aprile al 2 giugno

Ex Libris

In occasione della Giornata Internazionale del Libro, La Corte dedica una mostra di grande valore artistico e culturale al prezioso “foglietto” che nei secoli ha accompagnato i libri ed i suoi lettori.
In mostra oltre 100 opere realizzate da 92 importanti artisti Europei e provenienti da collezioni private.

Un viaggio nel tempo dal XIX al XXI secolo che offre la possibilità di vedere opere d’arte poco proposte e conosciute perlopiù dagli addetti ai lavori, soprattutto avere una lettura delle trasformazioni artistiche e dei valori estetici affrontati da generazioni diverse in modi che caratterizzano lo spirito dei tempi e dei Paesi.

Alcuni artisti presenti: Willie Geiger (Germania) Ettore Antonini (Italia) Garcia Fargas (Spagna) Luigi Casalino (Italia) Enrico Baj (Italia) Herbert Gisza (Repubblica Ceca) Vaselin Damyano (Bulgaria) Marius Liugaila (Lituania) Vladimir Zuev (Russia) Jarosmir Svozilik (Norvegia)Dergakov Oeg (Ukraina) Robert Cami (Francia) Frederich Kuhlmann (Francia) Remo Wolf (Italia) Irina Yelogina (Romania) Rita Buccini (Italia) Maria Ragazzoni (Italia)

Cosa sono gli Ex Libris

L'espressione latina "ex libris" scritta su un libro (solitamente sul risvolto di copertina) e seguita dal nome di una persona o di un'istituzione, è un segno di proprietà del volume e precisa che proviene dalla biblioteca della persona o dell'istituzione indicati. Ha quindi lo stesso valore della firma o dell'etichetta con i dati personali che molte persone applicano su un libro di recente acquisto.
Nel Quattrocento, dopo la scoperta della stampa, questi segni di proprietà, oltre che essere scritti a mano, sono stati stampati su piccoli fogli e applicati ai libri, con il nome del titolare isolato, oppureinserito in una vignetta personalizzata. Tali vignette, eseguite da artisti incisori di grande valore (come Dürer, per fare un esempio) sono state applicate su alcuni incunaboli e su libri a stampa dei secoli successivi, incrementando con la loro presenza il pregio del libro e con esso sono conservate in prestigiose biblioteche, come preziose opere di arte libraria. Separate dal libro sono diventate, come grafiche d'arte, oggetto di conservazione nei musei e nelle collezioni private.
Il vero collezionismo di ex libris è iniziato alla fine dell'Ottocento (da quando si è ripreso a coinvolgere l'opera di artisti di alto spessore) e si è diffuso in modo particolare nel Novecento, associato a quello dei libri da parte di bibliofili, oppure senza nesso con un libro, come fossero solo grafiche d'arte "dedicate" a un committente e personalizzate dalla presenza del suo nome.

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