LetterAltura, dieci anni per volare in alto
VERBANIA - «Una decima edizione alla quale non mancare» ha esordito alla conferenza stampa presso “Il Chiostro” il presidente di Letteraltura, Karim Fael. «Per fare un festival bisogna crederci – ha proseguito -. C’è bisogno di cultura ma c’è anche bisogno di sostegno economico: noi crediamo che la cultura possa fare da volano al futuro economico del territorio». Quest’anno gli appuntamenti di LetterAltura, in programma dal 23 al 26 giugno, si divideranno tra villa Giulia e palazzo Flaim a Verbania. «È una manifestazione in cui crediamo molto – è intervenuta l’assessore alla Cultura di Verbania, Monica Abbiati -. Per questo, anche al di fuori della rassegna, abbiamo cercato d’inserire LetterAltura nel tessuto culturale cittadino con appuntamenti nel corso dell’anno, al di là dei 4 giorni del festival». Tra coloro che sostengono finanziariamente il festival ci sono la Fondazione Banca Popolare di Intra e la Fondazione comunitaria. «Noi – ha detto il presidente di quest’ultima, Ivan Guarducci – ci abbiamo creduto dalla prima edizione. Abbiamo vissuto, dal 2008, otto anni di crisi drammatica che ha travolto la nostra economia manifatturiera con pesanti ripercussioni in termini di occupazione. Penso che se riusciremo a trovare il giusto mix tra cultura, turismo e ambiente ne usciremo. In questa prospettiva “Il Maggiore”, inaugurato nei giorni scorsi, anche se mi preoccupano le difficoltà di gestione dal punto di vista economico, può diventare un punto di riferimento importante. E poi l’ambiente: se riuscissimo finalmente a realizzare una rete di piste ciclabili da Domodossola a Cannobio avremmo un milione di turisti in più». Tra i partner di LetterAltura c’è anche il Museo del Paesaggio, rappresentato da Giovanni Margaroli, primo presidente del festival: «Quale primo evento la mostra dedicata a Paul Troubetzkoy nel 150° della nascita. A villa Giulia terremo un’altra esposizione, “Immaginare il giardino”: 140 incisioni realizzate tra ‘600 e ‘800. La prima tappa di un progetto in cantiere con la Camera di Commercio per la riscoperta di quella cultura materiale del giardino che, con la scomparsa di alcune aziende storiche del territorio, è andata perduta. Le aziende sopravvissute non sono in grado di tradurre in know how il loro lavoro». Ci saranno anche due concerti del festival chitarristico organizzato da Artexe, rappresentato da Salvatore Seminara. A palazzo Flaim la consueta mostra d’architettura dell’Ordine degli Architetti del Verbano Cusio Ossola. A fornire le anticipazioni del programma è stata Daniela Fornaciarini: «Sessantatré gli ospiti, 44 gli eventi, 3 le mostre, 4 i temi. “I Muri”, intesi come le pareti rocciose; “La Montagna”, lo scenario principale del festival intesa come superamento dei confini; “Il paesaggio”, i giardini; “La diversità”, un concetto da valorizzare nel momento storico che stiamo vivendo». Tre le mostre: “Il sogno del giardino”, a Casa Ceretti sede distaccata del Museo del paesaggio, dal 22 al 26 giugno; “Sulla soglia”, dal 24 giugno al 3 luglio a palazzo Flaim, a cura dell’Ordine degli Architetti; “Immaginare il giardino”, dal 25 giugno al 4 ottobre”, a cura del Museo del Paesaggio. Inaugura il festival il concerto “Gitani e Magiari” del Quartetto K nel giardino di villa Giulia. Sempre a villa Giulia il 24 giugno i Magnasco Quartet si esibiscono in “World Dancing Music”. Il 25, ancora a villa Giulia, “Il migliore dei mondi possibili” con la compagnia toscana Attodue. Tre le proiezioni cinematografiche: “Più in alto delle nuvole” di Fredo Valls, “La parete” di Julian Roma Polster, “Shoes from Trieste” di Gregor Bozic. Tra i molti autori presenti all’edizione 2016 il poeta siriano Adonis, in dialogo con Marco Casa (Radio Marconi), e Alberto Negri (Sole 24 Ore). Il programma completo su www.lagomaggioreletteraltura.it.
Mauro Rampinini
VERBANIA - «Una decima edizione alla quale non mancare» ha esordito alla conferenza stampa presso “Il Chiostro” il presidente di Letteraltura, Karim Fael. «Per fare un festival bisogna crederci – ha proseguito -. C’è bisogno di cultura ma c’è anche bisogno di sostegno economico: noi crediamo che la cultura possa fare da volano al futuro economico del territorio». Quest’anno gli appuntamenti di LetterAltura, in programma dal 23 al 26 giugno, si divideranno tra villa Giulia e palazzo Flaim a Verbania. «È una manifestazione in cui crediamo molto – è intervenuta l’assessore alla Cultura di Verbania, Monica Abbiati -. Per questo, anche al di fuori della rassegna, abbiamo cercato d’inserire LetterAltura nel tessuto culturale cittadino con appuntamenti nel corso dell’anno, al di là dei 4 giorni del festival». Tra coloro che sostengono finanziariamente il festival ci sono la Fondazione Banca Popolare di Intra e la Fondazione comunitaria. «Noi – ha detto il presidente di quest’ultima, Ivan Guarducci – ci abbiamo creduto dalla prima edizione. Abbiamo vissuto, dal 2008, otto anni di crisi drammatica che ha travolto la nostra economia manifatturiera con pesanti ripercussioni in termini di occupazione. Penso che se riusciremo a trovare il giusto mix tra cultura, turismo e ambiente ne usciremo. In questa prospettiva “Il Maggiore”, inaugurato nei giorni scorsi, anche se mi preoccupano le difficoltà di gestione dal punto di vista economico, può diventare un punto di riferimento importante. E poi l’ambiente: se riuscissimo finalmente a realizzare una rete di piste ciclabili da Domodossola a Cannobio avremmo un milione di turisti in più». Tra i partner di LetterAltura c’è anche il Museo del Paesaggio, rappresentato da Giovanni Margaroli, primo presidente del festival: «Quale primo evento la mostra dedicata a Paul Troubetzkoy nel 150° della nascita. A villa Giulia terremo un’altra esposizione, “Immaginare il giardino”: 140 incisioni realizzate tra ‘600 e ‘800. La prima tappa di un progetto in cantiere con la Camera di Commercio per la riscoperta di quella cultura materiale del giardino che, con la scomparsa di alcune aziende storiche del territorio, è andata perduta. Le aziende sopravvissute non sono in grado di tradurre in know how il loro lavoro». Ci saranno anche due concerti del festival chitarristico organizzato da Artexe, rappresentato da Salvatore Seminara. A palazzo Flaim la consueta mostra d’architettura dell’Ordine degli Architetti del Verbano Cusio Ossola. A fornire le anticipazioni del programma è stata Daniela Fornaciarini: «Sessantatré gli ospiti, 44 gli eventi, 3 le mostre, 4 i temi. “I Muri”, intesi come le pareti rocciose; “La Montagna”, lo scenario principale del festival intesa come superamento dei confini; “Il paesaggio”, i giardini; “La diversità”, un concetto da valorizzare nel momento storico che stiamo vivendo». Tre le mostre: “Il sogno del giardino”, a Casa Ceretti sede distaccata del Museo del paesaggio, dal 22 al 26 giugno; “Sulla soglia”, dal 24 giugno al 3 luglio a palazzo Flaim, a cura dell’Ordine degli Architetti; “Immaginare il giardino”, dal 25 giugno al 4 ottobre”, a cura del Museo del Paesaggio. Inaugura il festival il concerto “Gitani e Magiari” del Quartetto K nel giardino di villa Giulia. Sempre a villa Giulia il 24 giugno i Magnasco Quartet si esibiscono in “World Dancing Music”. Il 25, ancora a villa Giulia, “Il migliore dei mondi possibili” con la compagnia toscana Attodue. Tre le proiezioni cinematografiche: “Più in alto delle nuvole” di Fredo Valls, “La parete” di Julian Roma Polster, “Shoes from Trieste” di Gregor Bozic. Tra i molti autori presenti all’edizione 2016 il poeta siriano Adonis, in dialogo con Marco Casa (Radio Marconi), e Alberto Negri (Sole 24 Ore). Il programma completo su www.lagomaggioreletteraltura.it.
Mauro Rampinini