Novara accoglie il maestro Riccardo Muti

Novara accoglie il maestro Riccardo Muti
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NOVARA – Novara accoglie Riccardo Muti. E lo fa riempiendo il Teatro Coccia in ogni ordine di posti. Tutto esaurito venerdì 20 marzo quando il maestro dirigerà l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: nel programma del concerto (un evento fuori stagione) pagine di Rossini, Schubert e Cajkovskij. E giovedì 19 marzo, alle 18, al Piccolo Coccia in preparazione al grande appuntamento l’associazione Amici della Musica “Vittorio Cocito” curerà per il pubblico novarese un’introduzione al concerto: il maestro Ettore Borri ripercorrerà, fin dagli esordi, la straordinaria carriera artistica del maestro Riccardo Muti che nel 1967, all’ombra della Cupola, vince il Premio Cantelli, intitolato all’indimenticato direttore d’orchestra novarese Guido Cantelli, la cui fulgida carriera è tragicamente interrotta dall’incidente aereo avvenuto nel 1956 alle porte di Parigi. Muti torna poi a Novara nel 1993, il 21 febbraio, in occasione della riapertura del Teatro Coccia dopo i lavori di restauro: una serata straordinaria! Dieci minuti di applausi al termine dello spettacolo che segna l’inizio di una nuova era per il teatro novarese: in cartellone gli “Ugonotti”, sul palco Katia Ricciarelli e sul podio il maestro Muti che dirige l’Orchestra Filarmonica della Scala. Un Muti commosso ringrazia e ricorda di aver esordito 26 anni prima proprio al Coccia con il Premio Cantelli: richiamando alla memoria quell’esordio ancora vivo regala al pubblico l’ouverture dei Vespri Siciliani. Ancora nel nome di Cantelli il maestro torna nel 2006, in occasione del 50° anniversario della scomparsa del direttore d’orchestra novarese. Domenica 26 novembre, per il secondo appuntamento del Festival Cantelli, organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica “Vittorio Cocito”, sul palco del Coccia Muti dirige l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” a conclusione di una giornata tutta dedicata a Cantelli. Ancora Cantelli, come nel 1967. La prima esibizione di Muti a Novara si lega alla figura di Guido Cantelli, vincendo la quarta edizione del Premio. È il primo direttore italiano ad aggiudicarsi il riconoscimento. Nel giornale in edicola il 5 ottobre il Corriere di Novara registra quell’evento: si legge che il maestro “è stato indiziato, oltre che dalla giuria, dalla stessa orchestra che aveva diretto” al Teatro Coccia. La cronaca porta la firma di Luigi Sante Colonna: “L’esecuzione del concerto è stata una netta affermazione del buon gusto, della sensibilità, non meno che della sicurezza di stacco dei tempi del giovane direttore che con la formidabile orchestra ha riscosso vive acclamazioni dal pubblico”. È il figlio undicenne di Guido Cantelli, Leonardo, a consegnare il premio al vincitore. E nello speciale in edicola con il Corriere di Novara nel 1993, in occasione della grandiosa riapertura del Teatro Coccia, si ricorda proprio quel momento che assegna al maestro Muti un premio foriero di grandi soddisfazioni professionali.

Eleonora Groppetti

NOVARA – Novara accoglie Riccardo Muti. E lo fa riempiendo il Teatro Coccia in ogni ordine di posti. Tutto esaurito venerdì 20 marzo quando il maestro dirigerà l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: nel programma del concerto (un evento fuori stagione) pagine di Rossini, Schubert e Cajkovskij. E giovedì 19 marzo, alle 18, al Piccolo Coccia in preparazione al grande appuntamento l’associazione Amici della Musica “Vittorio Cocito” curerà per il pubblico novarese un’introduzione al concerto: il maestro Ettore Borri ripercorrerà, fin dagli esordi, la straordinaria carriera artistica del maestro Riccardo Muti che nel 1967, all’ombra della Cupola, vince il Premio Cantelli, intitolato all’indimenticato direttore d’orchestra novarese Guido Cantelli, la cui fulgida carriera è tragicamente interrotta dall’incidente aereo avvenuto nel 1956 alle porte di Parigi. Muti torna poi a Novara nel 1993, il 21 febbraio, in occasione della riapertura del Teatro Coccia dopo i lavori di restauro: una serata straordinaria! Dieci minuti di applausi al termine dello spettacolo che segna l’inizio di una nuova era per il teatro novarese: in cartellone gli “Ugonotti”, sul palco Katia Ricciarelli e sul podio il maestro Muti che dirige l’Orchestra Filarmonica della Scala. Un Muti commosso ringrazia e ricorda di aver esordito 26 anni prima proprio al Coccia con il Premio Cantelli: richiamando alla memoria quell’esordio ancora vivo regala al pubblico l’ouverture dei Vespri Siciliani. Ancora nel nome di Cantelli il maestro torna nel 2006, in occasione del 50° anniversario della scomparsa del direttore d’orchestra novarese. Domenica 26 novembre, per il secondo appuntamento del Festival Cantelli, organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica “Vittorio Cocito”, sul palco del Coccia Muti dirige l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” a conclusione di una giornata tutta dedicata a Cantelli. Ancora Cantelli, come nel 1967. La prima esibizione di Muti a Novara si lega alla figura di Guido Cantelli, vincendo la quarta edizione del Premio. È il primo direttore italiano ad aggiudicarsi il riconoscimento. Nel giornale in edicola il 5 ottobre il Corriere di Novara registra quell’evento: si legge che il maestro “è stato indiziato, oltre che dalla giuria, dalla stessa orchestra che aveva diretto” al Teatro Coccia. La cronaca porta la firma di Luigi Sante Colonna: “L’esecuzione del concerto è stata una netta affermazione del buon gusto, della sensibilità, non meno che della sicurezza di stacco dei tempi del giovane direttore che con la formidabile orchestra ha riscosso vive acclamazioni dal pubblico”. È il figlio undicenne di Guido Cantelli, Leonardo, a consegnare il premio al vincitore. E nello speciale in edicola con il Corriere di Novara nel 1993, in occasione della grandiosa riapertura del Teatro Coccia, si ricorda proprio quel momento che assegna al maestro Muti un premio foriero di grandi soddisfazioni professionali.

Eleonora Groppetti

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