Nuovo appuntamento con l’opera al Teatro Coccia di Novara

Nuovo appuntamento con l’opera al Teatro Coccia di Novara
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NOVARA - Torna l’opera lirica al Teatro Coccia di Novara, dopo “La Traviata” e “Les Contes d’Hoffmann”, venerdì 6 febbraio alle 20.30 e domenica 8 febbraio alle 16 va in scena “Turandot” di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione Teatro Coccia.

Protagonista dell’opera pucciniana, nei panni della principessa Turandot, Daniela Dessì, oggi considerata uno dei soprani più importanti al mondo, interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. La sua bellissima voce, la tecnica impeccabile e uno straordinario istinto drammatico le hanno permesso di spaziare da Monteverdi a Prokof’ev e di affrontare più di settanta titoli operistici, come testimonia la motivazione di “soprano assoluto” con cui le è stato conferito il Premio Belcanto “Celletti” nel 2011. Richiesta nei teatri e nei festival più importanti del mondo, ha collaborato con i più autorevoli direttori d’orchestra e con i più importanti registi. Tra i suoi maggiori recenti successi vanno menzionati Tosca a Firenze, dove ha eseguito il bis di “Vissi d’arte”, a 52 anni di distanza dall’ultimo bis di un’aria concesso da Renata Tebaldi, Madama Butterfly a Roma e a Palermo, Adriana Lecouvreur a Barcellona, Tosca ad Atene e a Berlino, i concerti a San Paolo in Brasile in duo con Fabio Armiliato, il recital Novecento Italiano Rarities al Festival dei Due Mondi di Spoleto e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, La forza del destino a Liegi, Aida all’Arena di Verona e La bohème con la regia di Ettore Scola al Festival Puccini di Torre del Lago.

A dirigere l’opera: Mercedes Martini. Diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler, recita in “I giganti della montagna”, “La grande magia”, “Arlecchino servitore di due padroni”. Ha continuato la sua formazione frequentando seminari con Bruce Myers, Carolyn Carlson, Carlos Alsìna e Tatiana Olear del Teatro d’Arte di Mosca. Ha collaborato con molti registi, fra cui Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Francesco Saponaro, Pierpaolo Sepe, Gigi dall’Aglio, Armando Pugliese.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra Filarmonica Pucciniana, il Maestro Matteo Beltrami, che nei suoi diciassette anni di carriera ha debuttato in oltre trenta titoli operistici spaziando dal barocco a prime assolute di opere contemporanee dirigendo nella maggior parte dei teatri italiani: San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Coccia di Novara, Verdi di Pisa, Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Festival Verdi di Parma, Politeama Greco di Lecce, Della Fortuna di Fano, Pergolesi di Jesi, De Carolis di Sassari, Dal Verme di Milano, Festival Puccini di Torre del Lago, tra gli altri.

Nel ruolo di Calaf, il tenore Walter Fraccaro, Liù, la giovane schiava, il soprano Francesca Sassu, Ping, gran cancelliere, il baritono Bruno Praticò, Pong, gran cuciniere, il tenore Matteo Falcier, Pang, gran provveditore, il tenore Saverio Pugliese, Altoum, Imperatore padre di Turandot, il tenore Nicola Pisaniello, Timur, Re tartaro spodestato, è il basso Elia Todisco, il Mandarino è il baritono Daniele Cusari e il Principe di Persia il tenore Vladimir Reutov.

Scene e luci sono di Angelo Linzalata, i costumi di Elena Bianchini. Il costo dei biglietti per lo spettacolo varia dai 30 ai 60 euro, a seconda del settore del teatro prescelto. E’ possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria del teatro (Via Rosselli, 47 a Novara – telefono 0321233201) aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30, oppure online sul sito www.fondazioneteatrococcia.it.

E come per gli altri appuntamenti con la lirica anche la “Turandot” sarà preceduta da un incontro di “educazione all’ascolto” per il pubblico. L’iniziativa s’inserisce nel progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi” finanziato da Fondazione Cariplo e, in particolare, nell’azione “La Città a portata di mano” con cui la Fondazione Teatro Coccia mira a proporre una serie d’iniziative volte a coinvolgere in modo attivo il pubblico, per avvicinarlo alla cultura e alla storia del Teatro.

Mercoledì 4 febbraio, alle 18, nei locali del Piccolo Coccia, il pubblico potrà incontrare la regista Mercedes Martini, e il direttore d’orchestra, Matteo Beltrami. Un momento “didattico” per studiosi, appassionati e curiosi di preparazione all’ascolto di un’opera sicuramente molto nota ma che, in questo nuovo allestimento, promette di unire le certezze della tradizione alle opportunità di un’insolita regia contemporanea “al femminile”. Modera l’incontro il professor  Renato Meucci, direttore del Conservatorio “Cantelli” di Novara. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.

v.s.

 

NOVARA - Torna l’opera lirica al Teatro Coccia di Novara, dopo “La Traviata” e “Les Contes d’Hoffmann”, venerdì 6 febbraio alle 20.30 e domenica 8 febbraio alle 16 va in scena “Turandot” di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione Teatro Coccia.

Protagonista dell’opera pucciniana, nei panni della principessa Turandot, Daniela Dessì, oggi considerata uno dei soprani più importanti al mondo, interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. La sua bellissima voce, la tecnica impeccabile e uno straordinario istinto drammatico le hanno permesso di spaziare da Monteverdi a Prokof’ev e di affrontare più di settanta titoli operistici, come testimonia la motivazione di “soprano assoluto” con cui le è stato conferito il Premio Belcanto “Celletti” nel 2011. Richiesta nei teatri e nei festival più importanti del mondo, ha collaborato con i più autorevoli direttori d’orchestra e con i più importanti registi. Tra i suoi maggiori recenti successi vanno menzionati Tosca a Firenze, dove ha eseguito il bis di “Vissi d’arte”, a 52 anni di distanza dall’ultimo bis di un’aria concesso da Renata Tebaldi, Madama Butterfly a Roma e a Palermo, Adriana Lecouvreur a Barcellona, Tosca ad Atene e a Berlino, i concerti a San Paolo in Brasile in duo con Fabio Armiliato, il recital Novecento Italiano Rarities al Festival dei Due Mondi di Spoleto e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, La forza del destino a Liegi, Aida all’Arena di Verona e La bohème con la regia di Ettore Scola al Festival Puccini di Torre del Lago.

A dirigere l’opera: Mercedes Martini. Diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler, recita in “I giganti della montagna”, “La grande magia”, “Arlecchino servitore di due padroni”. Ha continuato la sua formazione frequentando seminari con Bruce Myers, Carolyn Carlson, Carlos Alsìna e Tatiana Olear del Teatro d’Arte di Mosca. Ha collaborato con molti registi, fra cui Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Francesco Saponaro, Pierpaolo Sepe, Gigi dall’Aglio, Armando Pugliese.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra Filarmonica Pucciniana, il Maestro Matteo Beltrami, che nei suoi diciassette anni di carriera ha debuttato in oltre trenta titoli operistici spaziando dal barocco a prime assolute di opere contemporanee dirigendo nella maggior parte dei teatri italiani: San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Coccia di Novara, Verdi di Pisa, Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Festival Verdi di Parma, Politeama Greco di Lecce, Della Fortuna di Fano, Pergolesi di Jesi, De Carolis di Sassari, Dal Verme di Milano, Festival Puccini di Torre del Lago, tra gli altri.

Nel ruolo di Calaf, il tenore Walter Fraccaro, Liù, la giovane schiava, il soprano Francesca Sassu, Ping, gran cancelliere, il baritono Bruno Praticò, Pong, gran cuciniere, il tenore Matteo Falcier, Pang, gran provveditore, il tenore Saverio Pugliese, Altoum, Imperatore padre di Turandot, il tenore Nicola Pisaniello, Timur, Re tartaro spodestato, è il basso Elia Todisco, il Mandarino è il baritono Daniele Cusari e il Principe di Persia il tenore Vladimir Reutov.

Scene e luci sono di Angelo Linzalata, i costumi di Elena Bianchini. Il costo dei biglietti per lo spettacolo varia dai 30 ai 60 euro, a seconda del settore del teatro prescelto. E’ possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria del teatro (Via Rosselli, 47 a Novara – telefono 0321233201) aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30, oppure online sul sito www.fondazioneteatrococcia.it.

E come per gli altri appuntamenti con la lirica anche la “Turandot” sarà preceduta da un incontro di “educazione all’ascolto” per il pubblico. L’iniziativa s’inserisce nel progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi” finanziato da Fondazione Cariplo e, in particolare, nell’azione “La Città a portata di mano” con cui la Fondazione Teatro Coccia mira a proporre una serie d’iniziative volte a coinvolgere in modo attivo il pubblico, per avvicinarlo alla cultura e alla storia del Teatro.

Mercoledì 4 febbraio, alle 18, nei locali del Piccolo Coccia, il pubblico potrà incontrare la regista Mercedes Martini, e il direttore d’orchestra, Matteo Beltrami. Un momento “didattico” per studiosi, appassionati e curiosi di preparazione all’ascolto di un’opera sicuramente molto nota ma che, in questo nuovo allestimento, promette di unire le certezze della tradizione alle opportunità di un’insolita regia contemporanea “al femminile”. Modera l’incontro il professor  Renato Meucci, direttore del Conservatorio “Cantelli” di Novara. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.

v.s.

 

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