Per il NovaraJazz 35.000 euro dal Fus

Per il NovaraJazz 35.000 euro dal Fus
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NOVARA - «Per il NovaraJazz 35.000 euro dal Fus. All’ottavo tentativo abbiamo fatto centro. E il Mibac ha riconosciuto il nostro lavoro, premiando con un finanziamento il nostro festival, l’unico tra Piemonte e Lombardia». È raggiante Corrado Beldì, una delle anime (insieme a Riccardo Cigolotti) della rassegna novarese. Tanto più che la penuria di risorse, ha confessato, rischiava di far saltare tutto. E invece, «due buone notizie, una da Roma e l’altra da Novara, con il Comune che conferma il contributo, ci fanno ripartire alla grande. Con rinnovato entusiasmo. E intanto il festival cresce». Tredicesimo sigillo per l'Associazione Culturale Rest-Art. Da domani, venerdì 25 settembre, sarà un’altra grande esplosione di jazz: ieri a Palazzo Cabrino la presentazione del cartellone che si fa in tre. «Sarà una stagione molto ricca quella del NovaraJazz – ancora Beldì - con Feeling Jazz che offre otto appuntamenti tra il 25 settembre e il 16 aprile. Domani alle 21 al Conservatorio Cantelli si parte con il trio composto da Antonio Zambrini al pianoforte, Roberto Gatto alla batteria e Marco Micheli al contrabbasso. Il 2 ottobre un lavoro dedicato alle marce funebri pugliesi con una serata spettacolare. Poi il concerto di punta del 21 novembre con Jemeel Moondoc, Matthew Shipp e il Siena Jazz School Ensemble. Il 2 dicembre concerto di Natale con Dave Burrel Piano Solo, per il 30 gennaio prima assoluta per il Decoy Trio, il più importante in Europa per l’improvvisazione jazz, insieme al sassofonista Evan Parker. Il 13 febbraio saliranno sul palco Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti & The Brooklyn Express with Herb Robertson e Joe Fonda. Sarà poi la volta, il 19 marzo, del Rosetta Trio, un’altra prima italiana, mentre il 16 aprile si chiuderà con Monkey Plot Jan Martin Gismervik, Magnus Skavhaug Nergaard e Christian Winther. Tutti i concerti sono a 10 euro». Rinnovata la collaborazione con Opificio, il locale di via Gnifetti, per la nuova edizione di “Taste of Jazz @ Opificio – Cucina e Bottega” (ogni giovedì dal 15 ottobre al 31 marzo per fondere musica, cibo e vino). Nel cartellone anche la rassegna “Aperitivi in… Jazz” al Piccolo Coccia (25 ottobre, 31 gennaio e 21 febbraio, 10 euro il biglietto) inserita nella stagione del Coccia. «E tra grande jazz, sperimentazioni elettroniche, improvvisazione e contaminazioni – ha detto Beldì – vogliamo investire risorse nella creazione di un nuovo pubblico con laboratori di improvvisazione per i giovani al Conservatorio, guide all’ascolto e una lectio magistralis di Marcello Piras. Oltre alle registrazioni per Radio 3. Questa la nostra cifra caratteristica che anche il Ministero ha riconosciuto: non un festival che porta a Novara i musicisti in tour, ma un festival che produce. Le produzioni hanno sempre fatto parte del nostro bagaglio, ora con il finanziamento del Fus daremo vita a tante nuove attività». Confermato anche il contributo del Comune di Novara «ma l’importo – ha precisato l’assessore alla Cultura Paola Turchelli – è in via di definizione. È stato confermato perché l’Amministrazione riconosce l’importanza e il valore di NovaraJazz che ha saputo fare rete davvero, con le realtà musicali della città, dal Conservatorio al Brera al Coccia. Un cammino straordinario che l'associazione ha percorso fino a questo importante riconoscimento. Un cammino lungo, ad ostacoli, ma che ha significato la storia culturale e musicale della città, anche non è stato sempre semplice trasmettere il grande messaggio che il jazz nella sua complessità sa dare all'arte. Gli sforzi degli organizzatori, uniti a quelli dell’Amministrazione a favore di questa realtà, fanno sì che il riconoscimento sia così importante, un unicum. È l’attenzione al valore della progettualità e alla capacità di diffondere la musica».

Eleonora Groppetti

NOVARA - «Per il NovaraJazz 35.000 euro dal Fus. All’ottavo tentativo abbiamo fatto centro. E il Mibac ha riconosciuto il nostro lavoro, premiando con un finanziamento il nostro festival, l’unico tra Piemonte e Lombardia». È raggiante Corrado Beldì, una delle anime (insieme a Riccardo Cigolotti) della rassegna novarese. Tanto più che la penuria di risorse, ha confessato, rischiava di far saltare tutto. E invece, «due buone notizie, una da Roma e l’altra da Novara, con il Comune che conferma il contributo, ci fanno ripartire alla grande. Con rinnovato entusiasmo. E intanto il festival cresce». Tredicesimo sigillo per l'Associazione Culturale Rest-Art. Da domani, venerdì 25 settembre, sarà un’altra grande esplosione di jazz: ieri a Palazzo Cabrino la presentazione del cartellone che si fa in tre. «Sarà una stagione molto ricca quella del NovaraJazz – ancora Beldì - con Feeling Jazz che offre otto appuntamenti tra il 25 settembre e il 16 aprile. Domani alle 21 al Conservatorio Cantelli si parte con il trio composto da Antonio Zambrini al pianoforte, Roberto Gatto alla batteria e Marco Micheli al contrabbasso. Il 2 ottobre un lavoro dedicato alle marce funebri pugliesi con una serata spettacolare. Poi il concerto di punta del 21 novembre con Jemeel Moondoc, Matthew Shipp e il Siena Jazz School Ensemble. Il 2 dicembre concerto di Natale con Dave Burrel Piano Solo, per il 30 gennaio prima assoluta per il Decoy Trio, il più importante in Europa per l’improvvisazione jazz, insieme al sassofonista Evan Parker. Il 13 febbraio saliranno sul palco Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti & The Brooklyn Express with Herb Robertson e Joe Fonda. Sarà poi la volta, il 19 marzo, del Rosetta Trio, un’altra prima italiana, mentre il 16 aprile si chiuderà con Monkey Plot Jan Martin Gismervik, Magnus Skavhaug Nergaard e Christian Winther. Tutti i concerti sono a 10 euro». Rinnovata la collaborazione con Opificio, il locale di via Gnifetti, per la nuova edizione di “Taste of Jazz @ Opificio – Cucina e Bottega” (ogni giovedì dal 15 ottobre al 31 marzo per fondere musica, cibo e vino). Nel cartellone anche la rassegna “Aperitivi in… Jazz” al Piccolo Coccia (25 ottobre, 31 gennaio e 21 febbraio, 10 euro il biglietto) inserita nella stagione del Coccia. «E tra grande jazz, sperimentazioni elettroniche, improvvisazione e contaminazioni – ha detto Beldì – vogliamo investire risorse nella creazione di un nuovo pubblico con laboratori di improvvisazione per i giovani al Conservatorio, guide all’ascolto e una lectio magistralis di Marcello Piras. Oltre alle registrazioni per Radio 3. Questa la nostra cifra caratteristica che anche il Ministero ha riconosciuto: non un festival che porta a Novara i musicisti in tour, ma un festival che produce. Le produzioni hanno sempre fatto parte del nostro bagaglio, ora con il finanziamento del Fus daremo vita a tante nuove attività». Confermato anche il contributo del Comune di Novara «ma l’importo – ha precisato l’assessore alla Cultura Paola Turchelli – è in via di definizione. È stato confermato perché l’Amministrazione riconosce l’importanza e il valore di NovaraJazz che ha saputo fare rete davvero, con le realtà musicali della città, dal Conservatorio al Brera al Coccia. Un cammino straordinario che l'associazione ha percorso fino a questo importante riconoscimento. Un cammino lungo, ad ostacoli, ma che ha significato la storia culturale e musicale della città, anche non è stato sempre semplice trasmettere il grande messaggio che il jazz nella sua complessità sa dare all'arte. Gli sforzi degli organizzatori, uniti a quelli dell’Amministrazione a favore di questa realtà, fanno sì che il riconoscimento sia così importante, un unicum. È l’attenzione al valore della progettualità e alla capacità di diffondere la musica».

Eleonora Groppetti

 

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