Presentato il Medagliere del Nastro Azzurro

Presentato il Medagliere del Nastro Azzurro
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NOVARA - «Questo libro costituisce prima di tutto un forte messaggio ai giovani. Ricordando il sacrificio di chi ci ha preceduto per adempiere al suo dovere». Con queste parole il generale Carlo Maria Magnani, presidente nazionale dell’“Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti e decorati al Valor Militare”, ha portato il suo saluto, sabato mattina in Prefettura, alla presentazione del volume “Il Medagliere”, una pubblicazione fortemente voluta e realizzata dalla presidente della Federazione di Novara e Verbano Cusio Ossola, Maria Lucia Taglioni, e che raccoglie, con immagini, dati biografici e motivazioni riguardanti il conferimento, le 35 Medaglie d’Oro al Valor Militare, elencate in ordine strettamente alfabetico, senza distinzione di grado o corpo d’appartenenza del decorato, presenti sul nuovo labaro novarese dell’associazione, inaugurato nel maggio dello scorso anno.

Un libro semplice nella sua veste grafica, ma ricco di notizie, testimonianze e dati storici. Vi sono infatti inclusi nomi noti e conosciuti ai più come quelli del generale Luigi Gherzi o del pilota Carlo Emanuele Buscaglia, passando dal capitano partigiano Filippo Maria Beltrami a protagonisti delle guerre risorgimentali come il colonnello Paolo Solaroli. Ma anche chi è rimasto ingiustamente un po’ nell’ombra, come l’alpino di Villadossola Attilio Bagnolini, caduto in Etiopia nel marzo del 1936. Oltre ai riconoscimenti “individuali” ve ne sono due “collettivi”: quello conferito al 54° Reggimento “Sforzesca”, che nell’ultimo conflitto mondiale combatté sul fronte russo, e alla Repubblica partigiana dell’Ossola, per l’esempio dimostrato nella breve esperienza di “autogoverno” nell’autunno del 1944.

Alle parole di Magnani si sono associate quelle delle altre autorità intervenute, dal prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo al sindaco di Novara Andrea Ballaré al consigliere provinciale Massimo Bosio, che ha portato il saluto dell’Amministrazione di Palazzo Natta; e poi quelle dei parlamentari novaresi, la senatrice Elena Ferrara e il deputato Giovanni Falcone.

La cerimonia ha visto poi la consegna di tre Croci di guerra al Valor Militare ai familiari di tre combattenti ceranesi, i soldati Pietro Arrigoni e Bernardo Patrioli e il carabiniere Giuseppe Pagani, da parte del presidente della Federazione provinciale dell’associazione “Caduti e dispersi in guerra”, Pacifico Baratto, mentre alcuni significativi momenti musicali che hanno accompagnato la mattinata sono stati offerti dall’orchestra sinfonica “Verde Azzurra” di Galliate, che ha presentato, prima di chiudere con l’“Inno di Mameli”, il valzer di Nino Rota del film “Il Gattopardo” e l’intermezzo dalla “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni.

Luca Mattioli

NOVARA - «Questo libro costituisce prima di tutto un forte messaggio ai giovani. Ricordando il sacrificio di chi ci ha preceduto per adempiere al suo dovere». Con queste parole il generale Carlo Maria Magnani, presidente nazionale dell’“Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti e decorati al Valor Militare”, ha portato il suo saluto, sabato mattina in Prefettura, alla presentazione del volume “Il Medagliere”, una pubblicazione fortemente voluta e realizzata dalla presidente della Federazione di Novara e Verbano Cusio Ossola, Maria Lucia Taglioni, e che raccoglie, con immagini, dati biografici e motivazioni riguardanti il conferimento, le 35 Medaglie d’Oro al Valor Militare, elencate in ordine strettamente alfabetico, senza distinzione di grado o corpo d’appartenenza del decorato, presenti sul nuovo labaro novarese dell’associazione, inaugurato nel maggio dello scorso anno.

Un libro semplice nella sua veste grafica, ma ricco di notizie, testimonianze e dati storici. Vi sono infatti inclusi nomi noti e conosciuti ai più come quelli del generale Luigi Gherzi o del pilota Carlo Emanuele Buscaglia, passando dal capitano partigiano Filippo Maria Beltrami a protagonisti delle guerre risorgimentali come il colonnello Paolo Solaroli. Ma anche chi è rimasto ingiustamente un po’ nell’ombra, come l’alpino di Villadossola Attilio Bagnolini, caduto in Etiopia nel marzo del 1936. Oltre ai riconoscimenti “individuali” ve ne sono due “collettivi”: quello conferito al 54° Reggimento “Sforzesca”, che nell’ultimo conflitto mondiale combatté sul fronte russo, e alla Repubblica partigiana dell’Ossola, per l’esempio dimostrato nella breve esperienza di “autogoverno” nell’autunno del 1944.

Alle parole di Magnani si sono associate quelle delle altre autorità intervenute, dal prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo al sindaco di Novara Andrea Ballaré al consigliere provinciale Massimo Bosio, che ha portato il saluto dell’Amministrazione di Palazzo Natta; e poi quelle dei parlamentari novaresi, la senatrice Elena Ferrara e il deputato Giovanni Falcone.

La cerimonia ha visto poi la consegna di tre Croci di guerra al Valor Militare ai familiari di tre combattenti ceranesi, i soldati Pietro Arrigoni e Bernardo Patrioli e il carabiniere Giuseppe Pagani, da parte del presidente della Federazione provinciale dell’associazione “Caduti e dispersi in guerra”, Pacifico Baratto, mentre alcuni significativi momenti musicali che hanno accompagnato la mattinata sono stati offerti dall’orchestra sinfonica “Verde Azzurra” di Galliate, che ha presentato, prima di chiudere con l’“Inno di Mameli”, il valzer di Nino Rota del film “Il Gattopardo” e l’intermezzo dalla “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni.

Luca Mattioli

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