Quei ritratti che “popolano” Casa Bossi
NOVARA, 25 GIU – Un contenitore, tante anime. Installazioni, esposizioni, progetti e opere d’arte che rimandano a Shakespeare e al suo “Re Lear”. “Cos’altro sono le città se non persone?”. È l’interrogativo che permea la nuova proposta culturale di Casa Bossi. Passioni e persone che vogliono reinventare un luogo speciale, come metafora di quella “citta? nuova” da vivere. «Un momento importante – ha detto Paola Turchelli, assessore alla Cultura del Comune di Novara, alla conferenza stampa di Palazzo Cabrino -. Tante attività che fanno capo a un bando di Fondazione Cariplo. Per due fasi che si legano. La ristrutturazione e la messa in sicurezza con la restituzione di una parte del monumento alla città. E poi la fase di ricostruzione culturale, con il cantiere della conoscenza, di cui una parte riguarda l’attività estiva. Questo bando e le azioni prodotte ruotano intorno a una serie di attività focalizzate su Casa Bossi. Un percorso di rinascita significativo per Novara: e la riscoperta di Alessandro Antonelli è un messaggio che sta viaggiando al di fuori della città. Sono grata al Comitato d’Amore impegnato nella valorizzazione di questi spazi. Una missione che i cittadini devono condividere, in un luogo magico e suggestivo». Roberto Tognetti, presidente del Comitato d’Amore, parla di «operazione composta dai contenuti molto articolati, tutti espressione di energie e di attività della casa. La frase di Shakespeare è un modo per dare un profilo trasversale e generale alle iniziative che animano la stagione. Una offerta importante, con quattro episodi che intercettano spazi della casa, sotto la direzione artistica di Riccardo Caldura»: “Chiaro Scuro” da giugno a ottobre con sculture di Costantino Peroni; “DocumentAria” da giugno a ottobre; “Mano libera” tra giugno e luglio; “Fumettopolis” ovvero “L’immagine urbana del fumetto indipendente” a settembre e ottobre. Domani, venerdì 26 giugno, il taglio del nastro alle 17.30 per i primi tre segmenti. «La personale “Chiaro Scuro” dello scultore novarese Costantino Peroni – spiega Roberto Tognetti – è una mostra di grande suggestione che permette una volta ancora di evidenziare le straordinarie potenzialità del monumento antonelliano. È così possibile vedere, per le prima volta insieme, i lavori che compongono le distinte serie della Folla Ombra e dei Sonnambuli, oltre agli spazi parzialmente recuperati al primo piano della Casa, fra cui le stanze che ospitavano la redazione del Corriere di Novara. Qui 50 volti-ritratti con tecnica mista (cotto, resina, ceramica) vanno ad abitare gli spazi del “giornale della città”, riproponendo una popolazione di persone effettivamente incontrate dall’artista nel periodo 1998 -2000, molti dei quali “novaresi”, alcuni anche personaggi noti e conosciuti». Con “Mano libera” ha spiegato Diego “Wave” De Ieso «si focalizza l’attenzione sul fare artigiano delle opere, con strumenti semplici come pennello, forbici e matita. I lavori prodotti con maestria e naturalezza permettono di realizzare opere di altissimo livello tecnico». E poi ci sarà “Fumettopolis”, segmento curato da Bruno Testa e Daniele Rudoni: «Polis, una città in cui si incrociano le persone che lavorano nel settore del fumetto. Sarà un viaggio dal percorso particolare, in cui le nuove generazioni, i talenti di oggi che lavorano in rete, si incontrano con disegnatori dal talento classico. Alcuni nomi, quelli di Andrea Longhi e Francesco Corni, per dare il valore dell’iniziativa».
Eleonora Groppetti
NOVARA – Un contenitore, tante anime. Installazioni, esposizioni, progetti e opere d’arte che rimandano a Shakespeare e al suo “Re Lear”. “Cos’altro sono le città se non persone?”. È l’interrogativo che permea la nuova proposta culturale di Casa Bossi. Passioni e persone che vogliono reinventare un luogo speciale, come metafora di quella “citta? nuova” da vivere. «Un momento importante – ha detto Paola Turchelli, assessore alla Cultura del Comune di Novara, alla conferenza stampa di Palazzo Cabrino -. Tante attività che fanno capo a un bando di Fondazione Cariplo. Per due fasi che si legano. La ristrutturazione e la messa in sicurezza con la restituzione di una parte del monumento alla città. E poi la fase di ricostruzione culturale, con il cantiere della conoscenza, di cui una parte riguarda l’attività estiva. Questo bando e le azioni prodotte ruotano intorno a una serie di attività focalizzate su Casa Bossi. Un percorso di rinascita significativo per Novara: e la riscoperta di Alessandro Antonelli è un messaggio che sta viaggiando al di fuori della città. Sono grata al Comitato d’Amore impegnato nella valorizzazione di questi spazi. Una missione che i cittadini devono condividere, in un luogo magico e suggestivo». Roberto Tognetti, presidente del Comitato d’Amore, parla di «operazione composta dai contenuti molto articolati, tutti espressione di energie e di attività della casa. La frase di Shakespeare è un modo per dare un profilo trasversale e generale alle iniziative che animano la stagione. Una offerta importante, con quattro episodi che intercettano spazi della casa, sotto la direzione artistica di Riccardo Caldura»: “Chiaro Scuro” da giugno a ottobre con sculture di Costantino Peroni; “DocumentAria” da giugno a ottobre; “Mano libera” tra giugno e luglio; “Fumettopolis” ovvero “L’immagine urbana del fumetto indipendente” a settembre e ottobre. Domani, venerdì 26 giugno, il taglio del nastro alle 17.30 per i primi tre segmenti. «La personale “Chiaro Scuro” dello scultore novarese Costantino Peroni – spiega Roberto Tognetti – è una mostra di grande suggestione che permette una volta ancora di evidenziare le straordinarie potenzialità del monumento antonelliano. È così possibile vedere, per le prima volta insieme, i lavori che compongono le distinte serie della Folla Ombra e dei Sonnambuli, oltre agli spazi parzialmente recuperati al primo piano della Casa, fra cui le stanze che ospitavano la redazione del Corriere di Novara. Qui 50 volti-ritratti con tecnica mista (cotto, resina, ceramica) vanno ad abitare gli spazi del “giornale della città”, riproponendo una popolazione di persone effettivamente incontrate dall’artista nel periodo 1998 -2000, molti dei quali “novaresi”, alcuni anche personaggi noti e conosciuti». Con “Mano libera” ha spiegato Diego “Wave” De Ieso «si focalizza l’attenzione sul fare artigiano delle opere, con strumenti semplici come pennello, forbici e matita. I lavori prodotti con maestria e naturalezza permettono di realizzare opere di altissimo livello tecnico». E poi ci sarà “Fumettopolis”, segmento curato da Bruno Testa e Daniele Rudoni: «Polis, una città in cui si incrociano le persone che lavorano nel settore del fumetto. Sarà un viaggio dal percorso particolare, in cui le nuove generazioni, i talenti di oggi che lavorano in rete, si incontrano con disegnatori dal talento classico. Alcuni nomi, quelli di Andrea Longhi e Francesco Corni, per dare il valore dell’iniziativa».
Eleonora Groppetti