Raccontando San Gaudenzio con i libri

Raccontando San Gaudenzio con i libri
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NOVARA - Oggi è il giorno della festa patronale di San Gaudenzio. E mentre sta per partire il corteo civico che arriverà alla basilica per la tradizionale cerimonia del fiore e la celebrazione eucaristica, vogliamo segnalarvi una delle tanti interessanti iniziative inserite nel programma della festa. Giovedì pomeriggio è stata inaugurata alla Biblioteca Negroni di Novara la mostra “I libri del Patrono. La vita, le immagini, i monumenti nei volumi della Biblioteca”. Nuovo capitolo dell’iniziativa che si ripete in occasione della patronale: grazie ai volontari che garantiscono l’apertura della Sezione Novarese una selezione di libri dedicati a San Gaudenzio è esposta nella teca dell’atrio di Palazzo Vochieri fino al 28 gennaio; una seconda copia dei volumi è disponibile nella Sezione Novarese, nell’orario di apertura al pubblico, mentre una scansione con gli indici è consultabile online sul sito della Biblioteca. Le parole di Paolo Cortese, dirigente del Settore Cultura del Comune («offriamo una rosa di volumi nell’ampio patrimonio della Biblioteca»), e Mauro Ferrara, funzionario della “Negroni” («grazie ai volontari che non solo conoscono a memoria il fondo della Sezione Novarese ma lo fanno vivere con tante iniziative rivolte anche agli studenti»), fungono da incipit alla originale apertura della mostra: le letture offerte da Anna Denes e Bob Rattazzi, attingendo alle pagine di Camillo Boito (a ricordo di un incontro conviviale del 1863 in cui chiese chi fosse il matto che stava costruendo la Cupola a Novara, con Antonelli tra i commensali), Sebastiano Vassalli, Vittorio Gregotti e Aldo Rossi, Arialdo Daverio (cui sarà dedicato un importante convegno sabato prossimo) o dai versi di Dino Campana, hanno calato i presenti nel contenuto dei volumi esposti. «Ne abbiamo scelti una ventina – ha detto Anna Denes – perché il nostro obiettivo è quello di invogliare il lettore o il curioso, di spingerlo a un approfondimento, ovviamente cercando nel nostro ricco patrimonio. Dal testo di Morreale all’agile libretto di Tuniz e Temporelli, dalla vita del santo ai testi che seguono la costruzione della Cupola: insomma un assaggio per poi continuare nel viaggio alla scoperta del nostro Patrono».

Eleonora Groppetti

NOVARA - Oggi è il giorno della festa patronale di San Gaudenzio. E mentre sta per partire il corteo civico che arriverà alla basilica per la tradizionale cerimonia del fiore e la celebrazione eucaristica, vogliamo segnalarvi una delle tanti interessanti iniziative inserite nel programma della festa. Giovedì pomeriggio è stata inaugurata alla Biblioteca Negroni di Novara la mostra “I libri del Patrono. La vita, le immagini, i monumenti nei volumi della Biblioteca”. Nuovo capitolo dell’iniziativa che si ripete in occasione della patronale: grazie ai volontari che garantiscono l’apertura della Sezione Novarese una selezione di libri dedicati a San Gaudenzio è esposta nella teca dell’atrio di Palazzo Vochieri fino al 28 gennaio; una seconda copia dei volumi è disponibile nella Sezione Novarese, nell’orario di apertura al pubblico, mentre una scansione con gli indici è consultabile online sul sito della Biblioteca. Le parole di Paolo Cortese, dirigente del Settore Cultura del Comune («offriamo una rosa di volumi nell’ampio patrimonio della Biblioteca»), e Mauro Ferrara, funzionario della “Negroni” («grazie ai volontari che non solo conoscono a memoria il fondo della Sezione Novarese ma lo fanno vivere con tante iniziative rivolte anche agli studenti»), fungono da incipit alla originale apertura della mostra: le letture offerte da Anna Denes e Bob Rattazzi, attingendo alle pagine di Camillo Boito (a ricordo di un incontro conviviale del 1863 in cui chiese chi fosse il matto che stava costruendo la Cupola a Novara, con Antonelli tra i commensali), Sebastiano Vassalli, Vittorio Gregotti e Aldo Rossi, Arialdo Daverio (cui sarà dedicato un importante convegno sabato prossimo) o dai versi di Dino Campana, hanno calato i presenti nel contenuto dei volumi esposti. «Ne abbiamo scelti una ventina – ha detto Anna Denes – perché il nostro obiettivo è quello di invogliare il lettore o il curioso, di spingerlo a un approfondimento, ovviamente cercando nel nostro ricco patrimonio. Dal testo di Morreale all’agile libretto di Tuniz e Temporelli, dalla vita del santo ai testi che seguono la costruzione della Cupola: insomma un assaggio per poi continuare nel viaggio alla scoperta del nostro Patrono».

Eleonora Groppetti

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