«Recupero archeologico senza precedenti»
ARONA - Taglio del nastro del nuovo lungolago Marconi, con l’idea futura di renderlo completamente pedonalizzato. Dopo sei mesi di cantiere, giovedì scorso l’inaugurazione del lungo lago Marconi con il tratto di antiche mura borromee quattrocentesche riscoperte durante i lavori per il rifacimento dell’acquedotto e delle fognature avviati agli inizi di gennaio con la chiusura totale del traffico veicolare. «Lo abbiamo liberato da tutto ciò che era cantiere – sottolinea il sindaco Alberto Gusmeroli - e all’imbrunire le luci dall’alto hanno illuminato le mura del 1400 che, con una scelta coraggiosa, abbiamo deciso di conservare monitorando con le telecamere. Un risultato eccezionale realizzato a tempo di record sia per il meteo, che non è stato sicuramente clemente, oltre che per la ristrutturazione delle mura – dice il sindaco -. La sistemazione fognaria è stata un’importante opera di riqualificazione ambientale, per la quale migliaia di liquami non finiranno più nel lago Maggiore, permettendoci anche il riconoscimento della terza vela blu di Legambiente e Touring club». La riapertura definitiva al traffico veicolare però ci sarà tra qualche giorno, «tempo che il porfido si assesti». Un primo passo per la progettazione di una completa pedonalizzazione del centro storico di Arona? Secondo il primo cittadino sì, «senza più pensare ad isole pedonali temporanee. Per fare questo ci vorrà sicuramente tempo, condivisione con i commercianti, i residenti e soprattutto occorrerà ragionare in modo nuovo: non fermarsi a pensare di chiudere una strada ma di vivere una parte della città senza auto. Numerose saranno le scelte che devono accompagnare il processo di pedonalizzazione che inizia oggi: penso al futuro con utilizzo della cava Fogliotti o di parte della cava come parcheggio con navette o trenino, ad un arredo urbano fatto di panchine e di fioriere, a un piccolo parco giochi, ai dehors che si appropriano della strada, ad una pista ciclabile che unisca l’attuale davanti alla stazione a piazza del Popolo. Sicuramente un progetto di pedonalizzazione necessiterà anche dei pareri paesaggistici, della Sovrintendenza e di una riqualificazione del lungolago nella parte pedonale, una sfida delle tante di questi ultimi anni. Con un incontro con il presidente Ascom Arona e il presidente provinciale dell’associazione commercianti abbiamo già toccato il tema. Il nostro sogno di città più libera da auto e accessibile a pedoni e bici e che accolga ancora di più i turisti. Le mura borromee del 1400 completamente restaurate rappresentano un’attrazione turistica importante oltre che un recupero storico archeologico senza precedenti». I reperti ritrovati tra cui una moneta antica, vasellame, cocci, saranno oggetto di una mostra e nei prossimi mesi con la Sovrintendenza verrà affrontato il progetto della cartellonistica, anche multimediale, dell’area.
Maria Nausica Bucci
ARONA - Taglio del nastro del nuovo lungolago Marconi, con l’idea futura di renderlo completamente pedonalizzato. Dopo sei mesi di cantiere, giovedì scorso l’inaugurazione del lungo lago Marconi con il tratto di antiche mura borromee quattrocentesche riscoperte durante i lavori per il rifacimento dell’acquedotto e delle fognature avviati agli inizi di gennaio con la chiusura totale del traffico veicolare. «Lo abbiamo liberato da tutto ciò che era cantiere – sottolinea il sindaco Alberto Gusmeroli - e all’imbrunire le luci dall’alto hanno illuminato le mura del 1400 che, con una scelta coraggiosa, abbiamo deciso di conservare monitorando con le telecamere. Un risultato eccezionale realizzato a tempo di record sia per il meteo, che non è stato sicuramente clemente, oltre che per la ristrutturazione delle mura – dice il sindaco -. La sistemazione fognaria è stata un’importante opera di riqualificazione ambientale, per la quale migliaia di liquami non finiranno più nel lago Maggiore, permettendoci anche il riconoscimento della terza vela blu di Legambiente e Touring club». La riapertura definitiva al traffico veicolare però ci sarà tra qualche giorno, «tempo che il porfido si assesti». Un primo passo per la progettazione di una completa pedonalizzazione del centro storico di Arona? Secondo il primo cittadino sì, «senza più pensare ad isole pedonali temporanee. Per fare questo ci vorrà sicuramente tempo, condivisione con i commercianti, i residenti e soprattutto occorrerà ragionare in modo nuovo: non fermarsi a pensare di chiudere una strada ma di vivere una parte della città senza auto. Numerose saranno le scelte che devono accompagnare il processo di pedonalizzazione che inizia oggi: penso al futuro con utilizzo della cava Fogliotti o di parte della cava come parcheggio con navette o trenino, ad un arredo urbano fatto di panchine e di fioriere, a un piccolo parco giochi, ai dehors che si appropriano della strada, ad una pista ciclabile che unisca l’attuale davanti alla stazione a piazza del Popolo. Sicuramente un progetto di pedonalizzazione necessiterà anche dei pareri paesaggistici, della Sovrintendenza e di una riqualificazione del lungolago nella parte pedonale, una sfida delle tante di questi ultimi anni. Con un incontro con il presidente Ascom Arona e il presidente provinciale dell’associazione commercianti abbiamo già toccato il tema. Il nostro sogno di città più libera da auto e accessibile a pedoni e bici e che accolga ancora di più i turisti. Le mura borromee del 1400 completamente restaurate rappresentano un’attrazione turistica importante oltre che un recupero storico archeologico senza precedenti». I reperti ritrovati tra cui una moneta antica, vasellame, cocci, saranno oggetto di una mostra e nei prossimi mesi con la Sovrintendenza verrà affrontato il progetto della cartellonistica, anche multimediale, dell’area.
Maria Nausica Bucci