Riapre a Torino dopo 10 anni il Museo Regionale di Scienze Naturali
L’elefante Fritz, icona del Museo, partirà da Stupinigi per un viaggio che dalla prossima settimana lo porterà per le strade di Torino per poi arrivare in piazza Castello
Il presidente Cirio, gli assessori Poggio e Tronzano: «Abbiamo mantenuto fede a un impegno e restituito il Museo ai piemontesi dopo oltre 10 anni»
Museo Regionale di Scienze Naturali
Un protagonista d’eccezione annuncia la riapertura il 12 gennaio del Museo Regionale di Scienze Naturali, finalmente restituito alla cittadinanza dopo oltre 10 anni di lavori necessari a seguito dell’incendio dell’agosto 2003, che ha provocato la chiusura del museo e la necessità di opere di ripristino della zona interessata dallo scoppio, oltre che interventi strutturali e di messa in sicurezza e a norma dell’intero edificio.
L’elefante Fritz, icona del Museo, partirà da Stupinigi per un viaggio che dalla prossima settimana lo porterà per le strade di Torino per poi arrivare in piazza Castello. Una volta posizionato nella piazza centrale di Torino, ai piedi dell’elefante un QR code consentirà di scoprire le novità del Museo, il calendario della riapertura e il programma della maratona di talkshow «Porte aperte alla scienza» in programma dal 12 gennaio al 2 febbraio, organizzata dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Circolo dei lettori.
«Il 2024 si apre con la rinascita di uno dei luoghi più̀ iconici del Piemonte» sottolineano il Presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori alla Cultura Vittoria Poggio e Patrimonio Andrea Tronzano. «Quando ci siamo insediati questo Museo era chiuso e i lavori bloccati. Abbiamo riattivato il cantiere e individuato le risorse per finanziare i lavori, ricucendo uno strappo doloroso con la comunità piemontese che da anni attende la riapertura del Museo che torna a essere fruibile per cittadini, turisti, scuole e associazioni».
Oltre ad essere uno dei musei più amati dai Piemontesi, il MRSN gode di una fama di livello nazionale per il valore delle collezioni che risalgono alla prima metà dell’Ottocento per il cui ripristino tra adeguamento degli impianti di sicurezza e nuovi arredi, la Regione ha investito oltre 8,3 milioni di euro, di cui buona parte a partire dal 2020. In particolare: 2,3 milioni per la messa a norma degli impianti e l’agibilità tra il 2015 e il 2017. Altri 2 milioni per interventi impiantistici ed edili necessari per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia, della Crociera Manica Sud piano terreno e dei locali «Esposizione Permanente Paleontologia».
Il programma di inaugurazione del fine settimana
Alle 18 di venerdì 12 gennaio, nel giorno di inaugurazione, la biologa marina Mariasole Bianco in un talk dal titolo Pianeta oceano: la nostra esistenza dipende dal mare e il futuro del mare dipende da noi parlerà di oceano, mari e del loro futuro, un viaggio alla scoperta delle sue meraviglie ma delle sue problematiche soprattutto nella relazione con l’uomo. Il viaggio continuerà alla scoperta degli abissi e poi in giro per il mondo a esplorare gli ecosistemi dalle foreste di mangrovie delle barriere coralline, dalle tartarughe, degli squali balena passando per mante e delfini.
Sabato 13 gennaio alle 11, il Museo festeggerà il primo weekend di riapertura con uno show di Giovanni Muciaccia che guiderà grandi e piccoli in un «attacco di creatività». Porte aperte alla scienza proseguirà invece i tre venerdì successivi, 19 e 26 gennaio e 2 febbraio, con una serie di talk su scienza e arte, curati da Luca Beatrice.