Se Faraggiana e Sant’Agostino attendono…
NOVARA - Il Teatro Faraggiana e la ex chiesa di Sant’Agostino attendono… Attendono di sapere a chi saranno destinati i 150 milioni di euro che la Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione per l’iniziativa bellezza@governo.it. Questa la somma sulla bilancia per i luoghi culturali da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o per un progetto culturale da finanziare. Entro il 31 maggio 2016 l’appello da mandare tramite email: ne sono arrivati 139.759, come segnalato dal sito: il 22 giugno, terminato il lavoro di lettura dei messaggi di posta elettronica ricevuti, i luoghi raccolti risultavano circa 8.000. I novaresi sono scesi in campo per la ex chiesa di Sant’Agostino di via Greppi, annessa al Convitto “Carlo Alberto”, e per il Teatro Faraggiana che il mese prossimo tornerà a nuova vita con l’avvio della stagione teatrale e poi di quella cinematografica. A una commissione ad hoc il compito di stabilire a quali progetti assegnare le risorse. Selezione che era in programma l’estate scorsa visto che il relativo decreto di stanziamento doveva essere emanato il 10 agosto scorso. Ma così non è stato: sul sito, aggiornato al 5 agosto, compare ancora l’annuncio dell’imminente assegnazione. Così chi ha aderito all’appello del presidente del Consiglio Matteo Renzi, lanciato durante un’intervista dell’8 maggio scorso, aspetta di sapere dove finiranno gli stanziamenti. Il ritardo nell’assegnazione delle risorse è stato oggetto anche di una interrogazione parlamentare a cui ha risposto il ministro Dario Franceschini: il quadro non è ancora chiaro, ma pare che le tante segnalazioni arrivate abbiano rallentato i lavori della commissione e che si potrebbe pensare di selezionare un solo sito per comune, alla luce delle condizioni poste: che il luogo segnalato rientri tra le tipologie individuate dall'articolo 10 del Dlgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio); che l'oggetto dell'intervento sia la valorizzazione, la tutela o il recupero del luogo indicato; che l'ente attuatore sia pubblico. Abbiamo chiesto lumi, telefonando alla Presidenza del Consiglio: ci hanno risposto di monitorare il sito perché lì troveremo le comunicazioni ufficiali una volta assegnati i fondi. Allora restiamo in attesa. Per sapere se gli appelli dei novaresi andranno a buon fine. In lizza il Teatro Faraggiana: “Riaprire il prestigioso secondo teatro cittadino avrà il significato di recuperare le domande più profonde del territorio – così nel testo da inviare – e ridare, dopo tanti anni di silenzio, la possibilità alla città di esprimere se stessa. Per creare una casa della cultura e coinvolgere attivamente operatori culturali del territorio in processi condivisi di gestione e produzione di spettacoli dal vivo. Per le nuove generazioni il Teatro sarà un luogo nuovo e dinamico di partecipazione. Per la terza età il teatro, in pieno centro storico, sarà la riscoperta di un punto di riferimento culturale e affettivo”. Luci puntate anche sulla chiesa di Sant’Agostino. Questo l’appello che aveva lanciato via mail il rettore Nicola Fonzo: “Percorso verso l’utilizzo creativo di uno spazio sacro” ovvero un’occasione per “recuperare i prestigiosi spazi dell’ex chiesa di Sant’Agostino” per “farne un laboratorio della istituenda sezione sperimentale di teatro della scuola secondaria di primo grado e dare alla città un luogo aperto di sperimentazione di linguaggi creativi”. L’edificio faceva parte dell’Ordine agostiniano femminile con opere di grande pregio come le tele di Giuseppe Nuvolone, parte di un ciclo di opere sul santo e il dipinto con San Tommaso di Villanova di Filippo Abbiati conservati oggi in Vescovado. Novara attende. E con loro il Teatro Faraggiana e la ex chiesa di Sant’Agostino…
Eleonora Groppetti
NOVARA - Il Teatro Faraggiana e la ex chiesa di Sant’Agostino attendono… Attendono di sapere a chi saranno destinati i 150 milioni di euro che la Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione per l’iniziativa bellezza@governo.it. Questa la somma sulla bilancia per i luoghi culturali da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o per un progetto culturale da finanziare. Entro il 31 maggio 2016 l’appello da mandare tramite email: ne sono arrivati 139.759, come segnalato dal sito: il 22 giugno, terminato il lavoro di lettura dei messaggi di posta elettronica ricevuti, i luoghi raccolti risultavano circa 8.000. I novaresi sono scesi in campo per la ex chiesa di Sant’Agostino di via Greppi, annessa al Convitto “Carlo Alberto”, e per il Teatro Faraggiana che il mese prossimo tornerà a nuova vita con l’avvio della stagione teatrale e poi di quella cinematografica. A una commissione ad hoc il compito di stabilire a quali progetti assegnare le risorse. Selezione che era in programma l’estate scorsa visto che il relativo decreto di stanziamento doveva essere emanato il 10 agosto scorso. Ma così non è stato: sul sito, aggiornato al 5 agosto, compare ancora l’annuncio dell’imminente assegnazione. Così chi ha aderito all’appello del presidente del Consiglio Matteo Renzi, lanciato durante un’intervista dell’8 maggio scorso, aspetta di sapere dove finiranno gli stanziamenti. Il ritardo nell’assegnazione delle risorse è stato oggetto anche di una interrogazione parlamentare a cui ha risposto il ministro Dario Franceschini: il quadro non è ancora chiaro, ma pare che le tante segnalazioni arrivate abbiano rallentato i lavori della commissione e che si potrebbe pensare di selezionare un solo sito per comune, alla luce delle condizioni poste: che il luogo segnalato rientri tra le tipologie individuate dall'articolo 10 del Dlgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio); che l'oggetto dell'intervento sia la valorizzazione, la tutela o il recupero del luogo indicato; che l'ente attuatore sia pubblico. Abbiamo chiesto lumi, telefonando alla Presidenza del Consiglio: ci hanno risposto di monitorare il sito perché lì troveremo le comunicazioni ufficiali una volta assegnati i fondi. Allora restiamo in attesa. Per sapere se gli appelli dei novaresi andranno a buon fine. In lizza il Teatro Faraggiana: “Riaprire il prestigioso secondo teatro cittadino avrà il significato di recuperare le domande più profonde del territorio – così nel testo da inviare – e ridare, dopo tanti anni di silenzio, la possibilità alla città di esprimere se stessa. Per creare una casa della cultura e coinvolgere attivamente operatori culturali del territorio in processi condivisi di gestione e produzione di spettacoli dal vivo. Per le nuove generazioni il Teatro sarà un luogo nuovo e dinamico di partecipazione. Per la terza età il teatro, in pieno centro storico, sarà la riscoperta di un punto di riferimento culturale e affettivo”. Luci puntate anche sulla chiesa di Sant’Agostino. Questo l’appello che aveva lanciato via mail il rettore Nicola Fonzo: “Percorso verso l’utilizzo creativo di uno spazio sacro” ovvero un’occasione per “recuperare i prestigiosi spazi dell’ex chiesa di Sant’Agostino” per “farne un laboratorio della istituenda sezione sperimentale di teatro della scuola secondaria di primo grado e dare alla città un luogo aperto di sperimentazione di linguaggi creativi”. L’edificio faceva parte dell’Ordine agostiniano femminile con opere di grande pregio come le tele di Giuseppe Nuvolone, parte di un ciclo di opere sul santo e il dipinto con San Tommaso di Villanova di Filippo Abbiati conservati oggi in Vescovado. Novara attende. E con loro il Teatro Faraggiana e la ex chiesa di Sant’Agostino…
Eleonora Groppetti