Splende la cultura con il Fai

Splende la cultura con il Fai
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NOVARA - Splende il sole sulle Giornate di Primavera. Splende la cultura con il Fai. E volano i numeri. «Oltre 22.000 presenze tra sabato e domenica a Novara, in provincia e in Valsesia». È raggiante Eugenio Bonzanini, capo delegazione Fai di Novara, mentre fa i conti nel cortile del Broletto. Successo per la manifestazione proposta anche sul territorio: nel weekend oltre 30 beni aperti per la XXIV edizione dell’evento che in tutto il Paese ha visto impegnato il Fondo Ambiente Italiano. Dal capoluogo a Comignago, poi Gozzano, Momo, Romagnano Sesia, Vicolungo e Guardabosone. Ancora un grande risultato grazie all’impegno della delegazione di Novara con i Gruppi di Arona, Borgomanero - Cusio, Monte Regio, Ticino e Valsesia. Impegnato un esercito di volontari, delegati e anche di studenti diventati Apprendisti Ciceroni®. «Ecco i numeri - commenta ancora Bonzanini -: siamo più che soddisfatti. A Novara abbiamo proposto un percorso di storia, sul filo rosso della Battaglia della Bicocca: non un grande edificio che si apre al pubblico, ma qualcosa di più. Abbiamo aperto una storia che molti non conoscevano. Un discorso nuovo per la città. Nel solco della memoria. E questo è molto importante. Villa Monrepos, proposta ai visitatori per la prima volta, ha avuto un grande successo di pubblico e di interesse. Ma così anche per altri siti di Novara. In molti hanno scoperto due tesori veramente preziosi come il Museo Storico “Aldo Rossini” ed ExpoRisorgimento. Quindi non singoli beni, ma un percorso: da Palazzo Cabrino alla Galleria Giannoni, dall’Ossario alla chiesa della Bicocca. Un percorso che ha entusiasmato tutti. Grazie di cuore agli Amici del Parco della Battaglia per il grande aiuto e gli eventi proposti nei vari beni. Noi abbiamo aperto dei simboli, come la Cascina Tavernette di Vignale: un luogo e niente di più, ma anche lì la storia ha saputo prendere vita. Profondo rammarico per la mancata apertura di Palazzo Bellini: a causa di problemi di sicurezza, così ci è stato detto, non abbiamo potuto andare oltre il cortile. E dire che è venuta gente da Milano per vedere la sala dove abdicò Carlo Alberto. L’unico bene, su 900 in tutta Italia, a essere aperto… a metà». Da Novara verso la provincia dove «grandi numeri abbiamo registrato a Comignago: oltre 4.000 visitatori all’Abbazia del Santo Spirito. Un successo anche a Gozzano: siamo sopra quota 3.500. E poi la conferma della Valsesia: i dati parlano di 8.000 visitatori nei beni aperti a Guardabosone». Il bilancio a caldo parla di oltre 22.000 persone nel weekend: a questo numero dobbiamo aggiungere le presenze registrate venerdì pomeriggio, nel cortile del Broletto, per l’evento di apertura "Sognando più forte. Ricordare la battaglia per celebrare la pace". Protagonisti gli alunni della scuola primaria “De Amicis” di Romentino dell’Istituto comprensivo Musso (classe IV B) e “Ferrandi” di Novara dell’Istituto comprensivo Hack (classi II A e II B). Insieme a loro le persone diversamente abili e gli operatori dei centri diurni educativi e riabilitativi Sth di Galliate e Trecate. Giornate di Primavera vuol dire anche coinvolgimento delle scuole, di ogni ordine e grado: «Sempre straordinari i nostri Apprendisti Ciceroni® - conclude Bonzanini -: ancora una volta si sono dimostrati all’altezza della situazione. Il successo è dovuto anche a loro».
Eleonora Groppetti

NOVARA - Splende il sole sulle Giornate di Primavera. Splende la cultura con il Fai. E volano i numeri. «Oltre 22.000 presenze tra sabato e domenica a Novara, in provincia e in Valsesia». È raggiante Eugenio Bonzanini, capo delegazione Fai di Novara, mentre fa i conti nel cortile del Broletto. Successo per la manifestazione proposta anche sul territorio: nel weekend oltre 30 beni aperti per la XXIV edizione dell’evento che in tutto il Paese ha visto impegnato il Fondo Ambiente Italiano. Dal capoluogo a Comignago, poi Gozzano, Momo, Romagnano Sesia, Vicolungo e Guardabosone. Ancora un grande risultato grazie all’impegno della delegazione di Novara con i Gruppi di Arona, Borgomanero - Cusio, Monte Regio, Ticino e Valsesia. Impegnato un esercito di volontari, delegati e anche di studenti diventati Apprendisti Ciceroni®. «Ecco i numeri - commenta ancora Bonzanini -: siamo più che soddisfatti. A Novara abbiamo proposto un percorso di storia, sul filo rosso della Battaglia della Bicocca: non un grande edificio che si apre al pubblico, ma qualcosa di più. Abbiamo aperto una storia che molti non conoscevano. Un discorso nuovo per la città. Nel solco della memoria. E questo è molto importante. Villa Monrepos, proposta ai visitatori per la prima volta, ha avuto un grande successo di pubblico e di interesse. Ma così anche per altri siti di Novara. In molti hanno scoperto due tesori veramente preziosi come il Museo Storico “Aldo Rossini” ed ExpoRisorgimento. Quindi non singoli beni, ma un percorso: da Palazzo Cabrino alla Galleria Giannoni, dall’Ossario alla chiesa della Bicocca. Un percorso che ha entusiasmato tutti. Grazie di cuore agli Amici del Parco della Battaglia per il grande aiuto e gli eventi proposti nei vari beni. Noi abbiamo aperto dei simboli, come la Cascina Tavernette di Vignale: un luogo e niente di più, ma anche lì la storia ha saputo prendere vita. Profondo rammarico per la mancata apertura di Palazzo Bellini: a causa di problemi di sicurezza, così ci è stato detto, non abbiamo potuto andare oltre il cortile. E dire che è venuta gente da Milano per vedere la sala dove abdicò Carlo Alberto. L’unico bene, su 900 in tutta Italia, a essere aperto… a metà». Da Novara verso la provincia dove «grandi numeri abbiamo registrato a Comignago: oltre 4.000 visitatori all’Abbazia del Santo Spirito. Un successo anche a Gozzano: siamo sopra quota 3.500. E poi la conferma della Valsesia: i dati parlano di 8.000 visitatori nei beni aperti a Guardabosone». Il bilancio a caldo parla di oltre 22.000 persone nel weekend: a questo numero dobbiamo aggiungere le presenze registrate venerdì pomeriggio, nel cortile del Broletto, per l’evento di apertura "Sognando più forte. Ricordare la battaglia per celebrare la pace". Protagonisti gli alunni della scuola primaria “De Amicis” di Romentino dell’Istituto comprensivo Musso (classe IV B) e “Ferrandi” di Novara dell’Istituto comprensivo Hack (classi II A e II B). Insieme a loro le persone diversamente abili e gli operatori dei centri diurni educativi e riabilitativi Sth di Galliate e Trecate. Giornate di Primavera vuol dire anche coinvolgimento delle scuole, di ogni ordine e grado: «Sempre straordinari i nostri Apprendisti Ciceroni® - conclude Bonzanini -: ancora una volta si sono dimostrati all’altezza della situazione. Il successo è dovuto anche a loro».
Eleonora Groppetti

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