«Stiamo dando contenuti ai contenitori»

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NOVARA - La presentazione del “Bilancio di mandato” da parte dell’Amministrazione novarese è proseguita nel pomeriggio di mercoledì attraverso un’originale conferenza stampa “itinerante”. Tappe di questo percorso che si è snodato attraverso il centro storico alcuni luoghi simbolo della Novara della cultura, rilanciati o recuperati negli ultimi anni come la biblioteca “Negroni”, il Museo “Faraggiana Ferrandi”, la Cupola antonelliana e il “Coccia”, che fra le sue offerte può ora annoverare anche una prestigiosa “Scuola di teatro musicale”.

«Noi abbiamo sempre creduto nella cultura e nel turismo come volani per garantire uno sviluppo della città e del suo territorio - ha detto il sindaco Andrea Ballaré - smentendo così il ministro di un passato Governo che sosteneva che con queste cose “non si mangia”. Chiaramente non pensiamo di collocarci al livello di altre importanti città d’arte, ma la nostra è stata una scelta». Il primo cittadino ha riconosciuto a chi lo ha preceduto, facendo però dei distinguo: «L’Amministrazione precedente ha investito molto sui “contenitori”; noi stiamo dando dei “contenuti”. Tenendo presente che è molto più facile completare un edificio piuttosto che farlo poi funzionare». Cultura (e sport), per il primo cittadino, contribuiscono a trainare altri settori come il commercio e il turismo. E i dati di quest’ultimo (+23,9%, maggiore crescita in Piemonte), ha aggiunto con soddisfazione, confermano «che Novara sta scoprendo una nuova vocazione e si sta costruendo l’immagine di una città da visitare».

RIORGANIZZAZIONE DELLA SEGNALETICA

Primo “step”, all’interno del progetto “Cultura e Aree urbane” finanziato dalla “Fondazione Cariplo”, riguarda una nuova segnaletica informativa e direzionale per i beni culturali. Partendo dall’idea di mutuare il percorso di una tradizionale metropolitana, ha spiegato l’architetto Lucia Ferraris, «ognuno dei monumenti (partendo da Palazzo Cabrino, ndr) rappresenta una tappa, illustrata attraverso un pannello a “totem” o un “leggio”. Cinque sono i percorsi tematici differenti, organizzati secondo uno schema cronologico». Percorsi - “Dall’Antichità al Medio Evo”, “Il Quattrocento e il Cinquecento”, “Controriforma e Barocco”, “L’800 e la figura dell’Antonelli”, “Il ’900 tra Liberty e moderno - che contribuiscono inoltre a rendere percepibile il processo di crescita e di mutazione avuto dal centro urbano.

LA BIBLIOTECA

La storica biblioteca “Negroni” rappresenta uno dei poli sui quali l’Amministrazione ha investito molto, contribuendo al suo rilancio: «Uno degli sforzi più considerevoli - ha spiegato l’assessore alla Cultura Paola Turchelli - è stato l’ampliamento dell’orario di apertura della struttura, passando da 42 a 46,5 ore settimanali. Sono state varate nuove iniziative, è stata introdotta la gratuità dell’iscrizione, sono state allestite nuove sale, è stata introdotta l’informatizzazione per diversi servizi». Ma più di tutti a parlare sono i numeri: gli iscritti (ragazzi e adulti) sono passati dai 1.571 del 2010 ai 2.306 dello scorso anno; nello stesso periodo i prestiti sono saliti da 48.444 a 81.363.

I MUSEI

Cresce anche la fruizione nei musei novaresi. Il settore delle “Grandi mostre” ha fatto registrare 38 mila presenze per l’allestimento “Homo Sapiens”, 11 mila per i “Capolavori Caravaggeschi”, 12 mila per “In Principio” e 18 mila per i “Capolavori del Barocco”. I visitatori della “Galleria Giannoni” sono passati da quasi 11 mila registrati nel 2011 ai 16.870 del 2015. Un significativo +41,4% lo ha fatto segnare il Museo “Faraggiana Ferrandi”, passato da 3.199 a 9.100 visitatori; addirittura un +185% la performance di “Casa Rognoni - Museo del giocattolo” (da 186 a 565 presenze).

LA CUPOLA

Simbolo per antonomasia della città, la Cupola della Basilica di San Gaudenzio ha conosciuto una nuova fase di rilancio con la definitiva sistemazione della “Sala del Compasso” e una fase di recupero nell’allestimento di nuovi spazi che culmineranno il prossimo 12 marzo con l’inaugurazione del “Museo multimediale”.

Relativamente alla “salite”, organizzate il collaborazione con l’Atl, i visitatori sono passati dai 7.282 del 2013 (quando l’accesso al monumento antonelliano era ancora gratuito) ai 4.214 del 2014, risalendo l’anno scorso a 7.335.

LA SCUOLA  DI TEATRO MUSICALE

Ballaré la considera uno dei vanti della città. E come spesso può purtroppo accadere i primi a non conoscerne la sua esistenza sono proprio i novaresi. Da un paio di anni il  “Coccia”, grazie alla collaborazione tra la fondazione che gestisce il teatro e la “Compagnia della Rancia”, ospita la “Scuola di Teatro musicale” (STM), un polo didattico unico in Italia per la formazione di attori, registi, professionisti del settore, ma più in generale per la divulgazione della cultura teatrale.

Alcune “cifre” dell’STM: 47 studenti provenienti da tutta la Penisola e anche dall’estero per la frequentazione dei corsi, 23 docenti, 27 corsi attivati per 33 materie di insegnamento che hanno originato 7.922 ore. E ancora incontri, seminari, masterclass, saggi, viaggi d’istruzione e spettacoli prodotti.

PARIGI: «NOVARA COME ESEMPIO»

Conclusione del percorso è stato, al “Circolo dei lettori”, l’incontro con l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi. Nel suo intervento l’esponente dell’Amministrazione guidata da Sergio Chiamparino, oltre ad esprimere il suo apprezzamento per il lavoro svolto in questi ultimi anni da Novara, ha sottolineato come da tempo il suo “modello” rappresenti «un vero esempio, che portiamo a livello regionale e nazionale. Occorre investire sempre di più in cultura, perché questo settore è in grado di rappresentare un fattore importante di crescita economica e, di conseguenza, contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro». Torino ha (forse) cominciato a osservare Novara da un diverso punto di vista…

Luca Mattioli

NOVARA - La presentazione del “Bilancio di mandato” da parte dell’Amministrazione novarese è proseguita nel pomeriggio di mercoledì attraverso un’originale conferenza stampa “itinerante”. Tappe di questo percorso che si è snodato attraverso il centro storico alcuni luoghi simbolo della Novara della cultura, rilanciati o recuperati negli ultimi anni come la biblioteca “Negroni”, il Museo “Faraggiana Ferrandi”, la Cupola antonelliana e il “Coccia”, che fra le sue offerte può ora annoverare anche una prestigiosa “Scuola di teatro musicale”.

«Noi abbiamo sempre creduto nella cultura e nel turismo come volani per garantire uno sviluppo della città e del suo territorio - ha detto il sindaco Andrea Ballaré - smentendo così il ministro di un passato Governo che sosteneva che con queste cose “non si mangia”. Chiaramente non pensiamo di collocarci al livello di altre importanti città d’arte, ma la nostra è stata una scelta». Il primo cittadino ha riconosciuto a chi lo ha preceduto, facendo però dei distinguo: «L’Amministrazione precedente ha investito molto sui “contenitori”; noi stiamo dando dei “contenuti”. Tenendo presente che è molto più facile completare un edificio piuttosto che farlo poi funzionare». Cultura (e sport), per il primo cittadino, contribuiscono a trainare altri settori come il commercio e il turismo. E i dati di quest’ultimo (+23,9%, maggiore crescita in Piemonte), ha aggiunto con soddisfazione, confermano «che Novara sta scoprendo una nuova vocazione e si sta costruendo l’immagine di una città da visitare».

RIORGANIZZAZIONE DELLA SEGNALETICA

Primo “step”, all’interno del progetto “Cultura e Aree urbane” finanziato dalla “Fondazione Cariplo”, riguarda una nuova segnaletica informativa e direzionale per i beni culturali. Partendo dall’idea di mutuare il percorso di una tradizionale metropolitana, ha spiegato l’architetto Lucia Ferraris, «ognuno dei monumenti (partendo da Palazzo Cabrino, ndr) rappresenta una tappa, illustrata attraverso un pannello a “totem” o un “leggio”. Cinque sono i percorsi tematici differenti, organizzati secondo uno schema cronologico». Percorsi - “Dall’Antichità al Medio Evo”, “Il Quattrocento e il Cinquecento”, “Controriforma e Barocco”, “L’800 e la figura dell’Antonelli”, “Il ’900 tra Liberty e moderno - che contribuiscono inoltre a rendere percepibile il processo di crescita e di mutazione avuto dal centro urbano.

LA BIBLIOTECA

La storica biblioteca “Negroni” rappresenta uno dei poli sui quali l’Amministrazione ha investito molto, contribuendo al suo rilancio: «Uno degli sforzi più considerevoli - ha spiegato l’assessore alla Cultura Paola Turchelli - è stato l’ampliamento dell’orario di apertura della struttura, passando da 42 a 46,5 ore settimanali. Sono state varate nuove iniziative, è stata introdotta la gratuità dell’iscrizione, sono state allestite nuove sale, è stata introdotta l’informatizzazione per diversi servizi». Ma più di tutti a parlare sono i numeri: gli iscritti (ragazzi e adulti) sono passati dai 1.571 del 2010 ai 2.306 dello scorso anno; nello stesso periodo i prestiti sono saliti da 48.444 a 81.363.

I MUSEI

Cresce anche la fruizione nei musei novaresi. Il settore delle “Grandi mostre” ha fatto registrare 38 mila presenze per l’allestimento “Homo Sapiens”, 11 mila per i “Capolavori Caravaggeschi”, 12 mila per “In Principio” e 18 mila per i “Capolavori del Barocco”. I visitatori della “Galleria Giannoni” sono passati da quasi 11 mila registrati nel 2011 ai 16.870 del 2015. Un significativo +41,4% lo ha fatto segnare il Museo “Faraggiana Ferrandi”, passato da 3.199 a 9.100 visitatori; addirittura un +185% la performance di “Casa Rognoni - Museo del giocattolo” (da 186 a 565 presenze).

LA CUPOLA

Simbolo per antonomasia della città, la Cupola della Basilica di San Gaudenzio ha conosciuto una nuova fase di rilancio con la definitiva sistemazione della “Sala del Compasso” e una fase di recupero nell’allestimento di nuovi spazi che culmineranno il prossimo 12 marzo con l’inaugurazione del “Museo multimediale”.

Relativamente alla “salite”, organizzate il collaborazione con l’Atl, i visitatori sono passati dai 7.282 del 2013 (quando l’accesso al monumento antonelliano era ancora gratuito) ai 4.214 del 2014, risalendo l’anno scorso a 7.335.

LA SCUOLA  DI TEATRO MUSICALE

Ballaré la considera uno dei vanti della città. E come spesso può purtroppo accadere i primi a non conoscerne la sua esistenza sono proprio i novaresi. Da un paio di anni il  “Coccia”, grazie alla collaborazione tra la fondazione che gestisce il teatro e la “Compagnia della Rancia”, ospita la “Scuola di Teatro musicale” (STM), un polo didattico unico in Italia per la formazione di attori, registi, professionisti del settore, ma più in generale per la divulgazione della cultura teatrale.

Alcune “cifre” dell’STM: 47 studenti provenienti da tutta la Penisola e anche dall’estero per la frequentazione dei corsi, 23 docenti, 27 corsi attivati per 33 materie di insegnamento che hanno originato 7.922 ore. E ancora incontri, seminari, masterclass, saggi, viaggi d’istruzione e spettacoli prodotti.

PARIGI: «NOVARA COME ESEMPIO»

Conclusione del percorso è stato, al “Circolo dei lettori”, l’incontro con l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi. Nel suo intervento l’esponente dell’Amministrazione guidata da Sergio Chiamparino, oltre ad esprimere il suo apprezzamento per il lavoro svolto in questi ultimi anni da Novara, ha sottolineato come da tempo il suo “modello” rappresenti «un vero esempio, che portiamo a livello regionale e nazionale. Occorre investire sempre di più in cultura, perché questo settore è in grado di rappresentare un fattore importante di crescita economica e, di conseguenza, contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro». Torino ha (forse) cominciato a osservare Novara da un diverso punto di vista…

Luca Mattioli

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