Teatro Coccia, perdita di oltre 380mila euro

Teatro Coccia, perdita di oltre 380mila euro
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NOVARA - La Fondazione Teatro Coccia ha presentato sul proprio sito i risultati del  bilancio 2014, che purtroppo consegue una perdita di 384.040 euro pur a fronte di un risultato della gestione caratteristica positivo per 222.000 euro. Un rosso molto marcato che ha bisogno, con urgenza, di  altri aiuti da parte del Comune di Novara. E’ imminente la partenza della nuova stagione. Lo stato patrimoniale presenta un attivo di € 16.732.819, sottraendo il passivo (fondi rischi, riserve, perdita d’esercizio) si arriva a un patrimonio netto pari a € 12.597.572. Relativamente al conto economico si osserva che sono notevolmente diminuiti i ricavi delle vendite e delle prestazioni che sono stati di €570.740 a fronte di €1.075.161 del 2013. Sommando altri ricavi vari il valore della produzione è stato di €1.983.635 (nel 2013 era pari a €2.597.503). Tra i costi della produzione, quello del personale è passato da €571.150 nel 2013 a €620.416 nel 2014 in quanto ci sono due addetti in più. Sempre tra i costi di produzione più significativi sono calcolati €335.946 per l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali. Aggiungendo altri accantonamenti il totale dei costi di produzione è stato di €2.267.683 (nel 2013 il costo era stato di €2.529.998). Complessivamente sommando proventi e oneri straordinari, minusvalenze e imposte, la perdita d’esercizio è ante imposte di €374.955 e dopo imposte di €384.040. Durante l’audizione del 24 giugno scorso con la Commissione consiliare cultura, il presidente del Consiglio di amministrazione, Gian Vittorio Cafagno, aveva anticipato i dati (che il Cda avrebbe approvato il 29 giugno) contestualizzando la situazione in cui si è sviluppata la gestione. La sua soddisfazione si è era appuntata sulla gestione caratteristica (derivante dalla differenze tra ricavi di produzione e spese di produzione) che attiene all’attività culturale che assegna un risultato molto positivo di oltre 200mila euro. Non ha mancato di ricordare però il peso dell’indebitamento proveniente dal passato per 1.568.000 euro, che viene rimborsato onorando le rate del mutuo. Anche va sottolineata l’osservazione relativa all’incidenza negativa della patrimonializzazione sui conti che il presidente fece durante il suo intervento in Commissione. Indubbiamente rafforzare il patrimonio e dotare di rendite la Fondazione, con la concessione dei beni in usufrutto, ha fornito la garanzia necessaria alla Banca per la ristrutturazione del debito ma dal punto di vista finanziario non ha aiutato. Gli incassi per affitto da queste proprietà sono stati di €117.000 con una spesa per Imu di 60.000 euro ed una iscrizione nel passivo per ammortamenti per 363.000 euro che nel 2015 si prevede salirà a €498.000. Ha fatto anche osservare che il contributo del Comune è stato di 175.000 euro ma in precedenza gli stanziamenti viaggiavano da 400mila a 600mila euro con la chiusura dei conti sempre in forte perdita. Al Coccia serve un aiuto superiore, altri teatri di tradizione, ricevano aiuti ben più consistenti. Aveva commentato che caricando sulla Fondazione anche la gestione delle mostre tutto diventa più difficile. E’, infatti, ancora aperto il contenzioso con i fornitori relativo alla mostra “In Principio”. 

Mariateresa Ugazio

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 30 luglio 2015

NOVARA - La Fondazione Teatro Coccia ha presentato sul proprio sito i risultati del  bilancio 2014, che purtroppo consegue una perdita di 384.040 euro pur a fronte di un risultato della gestione caratteristica positivo per 222.000 euro. Un rosso molto marcato che ha bisogno, con urgenza, di  altri aiuti da parte del Comune di Novara. E’ imminente la partenza della nuova stagione. Lo stato patrimoniale presenta un attivo di € 16.732.819, sottraendo il passivo (fondi rischi, riserve, perdita d’esercizio) si arriva a un patrimonio netto pari a € 12.597.572. Relativamente al conto economico si osserva che sono notevolmente diminuiti i ricavi delle vendite e delle prestazioni che sono stati di €570.740 a fronte di €1.075.161 del 2013. Sommando altri ricavi vari il valore della produzione è stato di €1.983.635 (nel 2013 era pari a €2.597.503). Tra i costi della produzione, quello del personale è passato da €571.150 nel 2013 a €620.416 nel 2014 in quanto ci sono due addetti in più. Sempre tra i costi di produzione più significativi sono calcolati €335.946 per l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali. Aggiungendo altri accantonamenti il totale dei costi di produzione è stato di €2.267.683 (nel 2013 il costo era stato di €2.529.998). Complessivamente sommando proventi e oneri straordinari, minusvalenze e imposte, la perdita d’esercizio è ante imposte di €374.955 e dopo imposte di €384.040. Durante l’audizione del 24 giugno scorso con la Commissione consiliare cultura, il presidente del Consiglio di amministrazione, Gian Vittorio Cafagno, aveva anticipato i dati (che il Cda avrebbe approvato il 29 giugno) contestualizzando la situazione in cui si è sviluppata la gestione. La sua soddisfazione si è era appuntata sulla gestione caratteristica (derivante dalla differenze tra ricavi di produzione e spese di produzione) che attiene all’attività culturale che assegna un risultato molto positivo di oltre 200mila euro. Non ha mancato di ricordare però il peso dell’indebitamento proveniente dal passato per 1.568.000 euro, che viene rimborsato onorando le rate del mutuo. Anche va sottolineata l’osservazione relativa all’incidenza negativa della patrimonializzazione sui conti che il presidente fece durante il suo intervento in Commissione. Indubbiamente rafforzare il patrimonio e dotare di rendite la Fondazione, con la concessione dei beni in usufrutto, ha fornito la garanzia necessaria alla Banca per la ristrutturazione del debito ma dal punto di vista finanziario non ha aiutato. Gli incassi per affitto da queste proprietà sono stati di €117.000 con una spesa per Imu di 60.000 euro ed una iscrizione nel passivo per ammortamenti per 363.000 euro che nel 2015 si prevede salirà a €498.000. Ha fatto anche osservare che il contributo del Comune è stato di 175.000 euro ma in precedenza gli stanziamenti viaggiavano da 400mila a 600mila euro con la chiusura dei conti sempre in forte perdita. Al Coccia serve un aiuto superiore, altri teatri di tradizione, ricevano aiuti ben più consistenti. Aveva commentato che caricando sulla Fondazione anche la gestione delle mostre tutto diventa più difficile. E’, infatti, ancora aperto il contenzioso con i fornitori relativo alla mostra “In Principio”. 

Mariateresa Ugazio

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 30 luglio 2015

 

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