Un novarese alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino
Si tratta di Alessandro Turci, regista, reporter, analista geopolitico e contributor di molti quotidiani e riviste
La nomina è fresca: un novarese alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino. Per Alessandro Turci un incarico di grande prestigio.
Di Eleonora Groppetti
Un novarese alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino
Classe 1970, laureato in Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Milano, è regista, reporter, analista geopolitico e contributor di molti quotidiani e riviste nazionali e internazionali. Sul sito dell’IIC “il benvenuto al nuovo direttore di Chiara Fama, il dott. Alessandro Turci – si legge -. Come previsto dalla legge per ogni 'Chiara Fama', la nomina è stata disposta con decreto interministeriale su designazione del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, altresì Vice Presidente del Consiglio dei Ministri. Le direzioni di 'Chiara Fama', attribuibili a cittadini italiani per 'prestigio culturale ed alta competenza' entro il limite massimo di dieci nel mondo, sono inoltre previste presso sedi quali Bruxelles, Londra, New Delhi, New York, Parigi, Pechino, Tokyo”.
E sul portale istituzionale anche il saluto del nuovo direttore pubblicato lunedì 18 novembre. “L’Istituto rappresenta, nel cuore e nella mente di tanti berlinesi, il luogo d’eccellenza della cultura italiana nella capitale tedesca. E lo rappresenta anche per molti connazionali che qui vivono e si distinguono nelle arti, nelle professioni e nel vivere quotidiano. Amo pensare ad un luogo aperto, patria d’idee tolleranti e di curiosità intellettuali, e certamente di bellezza. Una casa comune dove potremo conoscerci per condividere idee, progetti, sogni. A nome del personale dell’Istituto, vi ringrazio per la vicinanza che vorrete dimostrarci. Sapremo ripagarla con l’ospitalità che è propria dell’Italia e del suo popolo e che il mondo intero ci riconosce”.
"Sarà un’Italia internazionale quella che l’Istituto promuoverà"
Al telefono Turci esprime la sua grande soddisfazione per la nomina. «Sono più di 80 gli istituti nel mondo e alcuni, situati nelle città più importanti, sono di Chiara Fama. La cultura oggi è un bene sociale allargato. Il Ministero cercava una figura che potesse abbracciare più ambiti tra i quali la comunicazione ha un ruolo fondamentale. Sono regista, ma mi occupo di temi culturali (ricordiamo i suoi lavori per Guido Cantelli, Giorgio Strehler ed Enrico Emanuelli, firmati con Federica Miglio, di cui il Corriere di Novara ha parlato, ndr) e in qualità di reporter anche di questioni politiche internazionali. Berlino, città in cui ho abitato in passato, è in grande trasformazione. Negli ultimi anni è diventata ancora più cosmopolita dove si parlano tante le lingue e la comunità italiana ha una forte presenza. Dopo il grande sforzo della diplomazia culturale italiana per l’organizzazione della Buchmesse 2024 che ha visto l’Italia come ospite d’onore ora si guarda al futuro per dare impulso alle arti figurative, al cinema, alla musica e a tutte le forme di comunicazione. La mission – conclude Turci che gestisce uno staff composto da dieci persone – deve promuovere il sistema Paese ancorato ai rapporti bilaterali tra Italia e Germania ma oggi occorre ragionare a livello internazionale. Sarà un’Italia internazionale quella che l’Istituto promuoverà».
Su Facebook la notizia della nomina è stata accolta con entusiasmo: sottolineando la sensibilità particolare e raffinata c’è chi esprime l’augurio che “questa città speciale e unica saprà risponderLe alla stessa maniera e accoglierLa nel migliore dei modi, offrendoLe tanti spazi e opportunità di cooperazione per un grande lavoro culturale d’eccellenza italiana”.