Un nuovo “Cabaret”, oltre le emozioni

Un nuovo “Cabaret”, oltre le emozioni
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NOVARA - Un nuovo “Cabaret”, sempre firmato da Saverio Marconi e dalla Compagnia della Rancia. Per il pubblico del Teatro Coccia di Novara appuntamento oggi, sabato 19 marzo, alle 21 e domani, domenica 20, alle 16, quando chiuderà il cartellone Varie-Età. Sul palco Giampiero Ingrassia (attore e cantante, che i novaresi hanno già apprezzato nello spettacolo “Frankenstein Junior”) e Giulia Ottonello (vincitrice della seconda edizione di “Amici”): sul palco sono il Maestro di Cerimonie e Sally Bowles. Una lettura più dura, che esalta i momenti teatrali, rendendo ancora più attuale il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche di Fred Ebb. Ecco il nuovo allestimento di un classico del teatro musicale, amplificato nel successo dalla versione cinematografica di Bob Fosse che nel 1972 vinse 8 Oscar, compreso quello per la migliore attrice andato a Liza Minnelli. Una memorabile colonna sonora di brani intramontabili come “Mein Herr”, “Money Money”, “Maybe This Time (Questa volta)” e “Life is a cabaret (La vita è un cabaret)”, interpretati dalla strepitosa voce di Giulia Ottonello. Siamo nella Berlino dei primi anni Trenta, prossimo è l’avvento del nazismo. Il giovane romanziere americano Cliff è in cerca di ispirazione e in quel trasgressivo cabaret, il Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles. Tra i due inizia una relazione tempestosa. Sullo sfondo si intrecciano le storie di altri personaggi. Ma neanche l’ambiguo e stravagante Maestro di Cerimonie del Kit Kat Klub riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana. Ingrassia, figlio dell’indimenticabile Ciccio, ci racconta il nuovo allestimento di Marconi: «È il terzo, volutamente più scarno e intimista. Tutto è a vista, con i tecnici che si muovono. E il pubblico percepisce bene questo nuovo genere di musical. Molto meno di impatto. Una storia d’amore e di morte, di persone disperate e deboli, che finiranno male perché non hanno il coraggio di cambiare. Si parla di caccia al diverso, di intolleranza, di menefreghismo. Tutti temi all’ordine del giorno anche oggi. Un musical di grande attualità e anche emozionante: tante storie che si incrociano con un finale che lascia l’amaro in bocca. Non dimentichiamo che allora si gettarono i semi di uno dei periodi più brutti dell’umanità».
E il nuovo Maestro di Cerimonie come sarà?
«Un personaggio visivamente cambiato. Non più ambiguo come era rappresentato una volta. Non avrebbe senso oggi. Una svolta decisa. Per una figura più inquietante e cattiva. Anche il trucco e il frac lo sottolineano. Una sorta di Joker di Batman per capire che tipo di clima si instaurerà. E che quella disperazione porterà al fallimento totale della propria vita. Lanciando un messaggio di pace. Un invito a non perdere la retta via, a non distrarsi. Siamo esseri umani e l’uomo viene prima di tutto. Un monito anche contro la guerra. E a favore della diversità».
Un gradito ritorno sul palco del Coccia.
«Ho un bellissimo ricordo, di un pubblico attento. E che con “Cabaret” si emozionerà». Biglietti da 18 a 35 euro a seconda dei settori acquistabili alla biglietteria del teatro o direttamente sul sito internet.

Eleonora Groppetti

NOVARA - Un nuovo “Cabaret”, sempre firmato da Saverio Marconi e dalla Compagnia della Rancia. Per il pubblico del Teatro Coccia di Novara appuntamento oggi, sabato 19 marzo, alle 21 e domani, domenica 20, alle 16, quando chiuderà il cartellone Varie-Età. Sul palco Giampiero Ingrassia (attore e cantante, che i novaresi hanno già apprezzato nello spettacolo “Frankenstein Junior”) e Giulia Ottonello (vincitrice della seconda edizione di “Amici”): sul palco sono il Maestro di Cerimonie e Sally Bowles. Una lettura più dura, che esalta i momenti teatrali, rendendo ancora più attuale il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche di Fred Ebb. Ecco il nuovo allestimento di un classico del teatro musicale, amplificato nel successo dalla versione cinematografica di Bob Fosse che nel 1972 vinse 8 Oscar, compreso quello per la migliore attrice andato a Liza Minnelli. Una memorabile colonna sonora di brani intramontabili come “Mein Herr”, “Money Money”, “Maybe This Time (Questa volta)” e “Life is a cabaret (La vita è un cabaret)”, interpretati dalla strepitosa voce di Giulia Ottonello. Siamo nella Berlino dei primi anni Trenta, prossimo è l’avvento del nazismo. Il giovane romanziere americano Cliff è in cerca di ispirazione e in quel trasgressivo cabaret, il Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles. Tra i due inizia una relazione tempestosa. Sullo sfondo si intrecciano le storie di altri personaggi. Ma neanche l’ambiguo e stravagante Maestro di Cerimonie del Kit Kat Klub riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana. Ingrassia, figlio dell’indimenticabile Ciccio, ci racconta il nuovo allestimento di Marconi: «È il terzo, volutamente più scarno e intimista. Tutto è a vista, con i tecnici che si muovono. E il pubblico percepisce bene questo nuovo genere di musical. Molto meno di impatto. Una storia d’amore e di morte, di persone disperate e deboli, che finiranno male perché non hanno il coraggio di cambiare. Si parla di caccia al diverso, di intolleranza, di menefreghismo. Tutti temi all’ordine del giorno anche oggi. Un musical di grande attualità e anche emozionante: tante storie che si incrociano con un finale che lascia l’amaro in bocca. Non dimentichiamo che allora si gettarono i semi di uno dei periodi più brutti dell’umanità».
E il nuovo Maestro di Cerimonie come sarà?
«Un personaggio visivamente cambiato. Non più ambiguo come era rappresentato una volta. Non avrebbe senso oggi. Una svolta decisa. Per una figura più inquietante e cattiva. Anche il trucco e il frac lo sottolineano. Una sorta di Joker di Batman per capire che tipo di clima si instaurerà. E che quella disperazione porterà al fallimento totale della propria vita. Lanciando un messaggio di pace. Un invito a non perdere la retta via, a non distrarsi. Siamo esseri umani e l’uomo viene prima di tutto. Un monito anche contro la guerra. E a favore della diversità».
Un gradito ritorno sul palco del Coccia.
«Ho un bellissimo ricordo, di un pubblico attento. E che con “Cabaret” si emozionerà». Biglietti da 18 a 35 euro a seconda dei settori acquistabili alla biglietteria del teatro o direttamente sul sito internet.

Eleonora Groppetti

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