Le parole del sindaco

Varallo Pombia lavori da mezzo milione di euro per il restauro Villa Soranzo

Villa Soranzo è anche sede di due centri di ascolto, gestiti da associazioni di volontariato del territorio

Varallo Pombia lavori da mezzo milione di euro per il restauro Villa Soranzo
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«Una delle preoccupazioni dell’Amministrazione comunale ha da subito riguardato lo stato di Villa Soranzo – ha esordito Joshua Carlomagno, primo cittadino di Varallo Pombia – l’edificio è sede istituzionale degli uffici del Comune ed è utilizzato anche a fini socio – culturali, come ubicazione di pinacoteca, ambienti museali e biblioteca comunale».

La Villa

Villa Soranzo, infatti, è anche sede di due centri di ascolto, gestiti da associazioni di volontariato del territorio, ospita uno degli uffici dei servizi socio – assistenziali del Cisas, è luogo di prelievi ematici convenzionato con Asl e ospita un’area dedicata allo svolgimento di alcune pratiche sportive.
«Il problema principale ha riguardato il reperimento delle risorse economiche necessarie per avviare il recupero completo della Villa – ha continuato Carlomagno – l’Amministrazione, da sola, non ha le forze necessarie per un intervento di tale portata e, per questo motivo, sono state richieste varie linee di finanziamento, sia legate al Pnrr che non. Ad oggi siamo riusciti a coprire il finanziamento di un primo lotto, legato alle due ali maggiormente bisognose di intervento, grazie al contributo della regione Piemonte cofinanziato con risorse del comune e la partecipazione del Ministero della Cultura e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio».

L’architetto Silvia Angiolini, responsabile del progetto, ha spiegato nel dettaglio gli interventi necessari, che verranno messi in atto in questo primo piano di restauro: «La sistemazione di questo edificio rappresenta un intervento complesso ed è necessaria una mediazione, al fine di coniugare il rispetto delle antiche tipologie edilizie con le esigenze attuali – ha commentato – la grande sfida sarà limitare il più possibile le dispersioni all’interno dell’edificio storico, ma non solo: è necessario rimuovere le coperture di eternit e di lana di roccia, presenti ovunque, preservare l’apparato decorativo e rimettere in sesto l’ampio giardino caratterizzato da piante secolari».

L’architetto ha poi spiegato che già con l’Amministrazione precedente, nel 2018, era stato ideato un progetto di massima, che prevedeva di partire dalle aree della villa che hanno bisogno di una più urgente opera di manutenzione, in particolare la pinacoteca e la Tinaia.
«Vogliamo rendere la pinacoteca uno spazio aperto a tutti e, per questo, è necessario rifare la copertura e preservare la decorazione interna, che si sta usurando – ha concluso Angiolini – la Tinaia, invece, necessita di un restauro completo al tetto, a cui si aggiungerà il recupero della cappella, del solaio ligneo e la creazione di un bagno per i diversamente abili».

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