A Casale la prima assemblea congiunta delle associazioni industriali di Novara, Alessandria e Vercelli Valsesia

A Casale la prima assemblea congiunta delle associazioni industriali di Novara, Alessandria e Vercelli Valsesia
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CASALE MONFERRATO - "E' vero oggi piove, ma se si sta uniti e si crede in quello che si fa ci si costruisce il proprio destino. E della pioggia non ce ne importa nulla": con queste parole il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha concluso ieri il suo intervento alla prima assemblea congiunta delle associazioni industriali di Novara, Alessandria e Vercelli Valsesia. «Avete fatto – ha aggiunto rivolgendosi ai presidenti dell'Ain Fabio Ravanelli, di Confindustria Alessandria Luigi Buzzi, e di Confindustria Vercelli Valsesia Giorgio Cottura – questo passo insieme, con orgoglio, con una visione comune e con una identità culturale che esprime la tendenza di quello che sarà il futuro di Confindustria».
L'assemblea è stata un'importante tappa del processo di aggregazione che il 28 luglio scorso ha portato alla costituzione di “Confindustria Territoriale Piemonte Orientale”. Attualmente ci si trova nella prima fase del periodo transitorio che durerà fino al 2018, a cui seguirà una seconda fase dal 2018 al 2020: il tutto viene coordinato da un apposito Comitato di progettazione e prevede la pariteticità di rappresentanza dei tre sodalizi imprenditoriali, il mantenimento e la valorizzazione del presidio dei tre territori provinciali e l’adesione alla volontà aggregativa del sistema Confindustria. La definitiva integrazione delle strutture si realizzerà nel 2020, con la prima elezione di un presidente senza vincoli di provenienza territoriale. Confindustria Territoriale Piemonte Orientale sarà la seconda organizzazione confindustriale in Piemonte, con circa 1.200 aziende associate e 60mila dipendenti.
L'assemblea congiunta si è svolta nel Teatro municipale di Casale Monferrato ed è stata aperta dalla lettura del messaggio inviato dal premier Matteo Renzi: «Solo facendo squadra, lavorando insieme, si può essere all'altezza della sfida nel mondo globale. Voi che insegnavate con le vostre squadre a giocare a calcio nella prima metà del secolo scorso potete oggi insegnare alle imprese e alle loro rappresentanze associative a giocare bene unite nella competizione. Per diventare più forti e far vincere il Made in Italy nel mondo. Viva Alessandria, viva Novara, viva Vercelli e viva l'Italia». 
Poi il saluto del sindaco di Casale Titti Palazzetti alla platea costituita da centinaia di imprenditori, autorità e stakeholder delle tre province. 
Quindi gli interventi dei tre presidenti delle associazioni industriali. 
«In un mondo che evolve rapidamente e ci pone davanti a sfide sempre più complesse– ha detto il presidente di Confindustria Alessandria –  pur preservando la storia e la tradizionale attenzione al nostro territorio, vogliamo dare la giusta risposta alle esigenze delle nostre imprese. Con questa aggregazione portiamo un messaggio concreto e positivo di rinnovamento, dimostrando che i “campanilismi” possono essere superati. Le caratteristiche di eccellenza del nostro tessuto manifatturiero potranno ancor più rafforzarsi ponendo a fattor comune le peculiarità proprie dei tre territori, nell’ottica di crescita continua che ci impone la competizione globale».
«Il progetto di aggregazione – ha osservato il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – costituisce una tangibile testimonianza di quanto l'imprenditoria continui a essere un imprescindibile punto di riferimento per tutti i percorsi che siano orientati alla crescita e al miglioramento. Il percorso che stiamo costruendo insieme ha un grande valore anche dal punto di vista dell’esempio che il nostro sistema associativo riesce a dare al mondo politico e all'intera società, in una fase così delicata e importante per il nostro Paese, nella quale è doveroso essere promotori e protagonisti di “best practices”».

«Nella nuova associazione– ha sottolineato il presidente di Confindustria Vercelli Valsesia – dove ho l’onore di presiedere il Comitato di progettazione, con la collaborazione degli amici Luigi Buzzi e Fabio Ravanelli e di alcuni imprenditori, stiamo lavorando per cercare di immaginare come saranno le aziende del futuro e le loro esigenze a cominciare da Industria 4.0. Le nostre tre province sono caratterizzate da molte affinità, dalla presenza di industrie all’avanguardia e comparti produttivi di eccellenza internazionale. Andando a scavare nella storia, significative sono le opere e le strutture che le accomunano. Penso, in particolare, al Canale Cavour che lo scorso 23 aprile ha compiuto 150 anni e che attraversa ed alimenta le campagne risicole dei tre territori, costruito in meno di tre anni grazie all’ingegno e all’operosità delle donne e degli uomini che vi abitavano e vi lavoravano. L’opera è il chiaro esempio che, con la definizione e la condivisione di obiettivi è possibile raggiungere i traguardi più ambiziosi».

Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione Edison che è stato presentato durante l'assemblea, nel calcolo del valore aggiunto totale, riferito ai dati di fine 2013, dei settori economici del Piemonte, l'aggregazione dei territori di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia vale circa 23 miliardi di euro, pari al 20,9% dell'economia piemontese, e si situa al 14o posto in Italia. Sul totale del Piemonte la macroarea è pari al 24% del valore aggiunto della manifattura e al 23,6% di quello delle costruzioni (7,12 miliardi il totale del valore aggiunto prodotto dall'industria, di cui 5,13 miliardi della manifattura). «Forte, nell'area – ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, illustrando la ricerca – è anche il progresso dell'export complessivo, salito del 28% tra il 2008 e il 2015, a fronte di una media regionale del 21% e nazionale del 12%». L'aggregato di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia, in base al censimento del 2011, si colloca tra le più importanti province italiane per addetti (89mila) e unità locali (9mila): è l'11o territorio in Italia per numero di addetti nel settore manifatturiero, il 12o per numero di unità locali e il settimo per export manifatturiero. Tra le province piemontesi è il secondo territorio per export manifatturiero, con un valore pari a oltre 12 miliardi (dopo Torino, con 22,5 miliardi) ed esporta soprattutto macchine e apparecchi (2,3 miliardi), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (1,2 miliardi), prodotti alimentari, bevande e tabacco (1,1 miliardi), metalli di base e prodotti in metallo (1 miliardo).
Valentina Sarmenghi 
Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 24 novembre e nello speciale in edicola con il giornale di sabato 26 novembre 

CASALE MONFERRATO - "E' vero oggi piove, ma se si sta uniti e si crede in quello che si fa ci si costruisce il proprio destino. E della pioggia non ce ne importa nulla": con queste parole il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha concluso ieri il suo intervento alla prima assemblea congiunta delle associazioni industriali di Novara, Alessandria e Vercelli Valsesia. «Avete fatto – ha aggiunto rivolgendosi ai presidenti dell'Ain Fabio Ravanelli, di Confindustria Alessandria Luigi Buzzi, e di Confindustria Vercelli Valsesia Giorgio Cottura – questo passo insieme, con orgoglio, con una visione comune e con una identità culturale che esprime la tendenza di quello che sarà il futuro di Confindustria».
L'assemblea è stata un'importante tappa del processo di aggregazione che il 28 luglio scorso ha portato alla costituzione di “Confindustria Territoriale Piemonte Orientale”. Attualmente ci si trova nella prima fase del periodo transitorio che durerà fino al 2018, a cui seguirà una seconda fase dal 2018 al 2020: il tutto viene coordinato da un apposito Comitato di progettazione e prevede la pariteticità di rappresentanza dei tre sodalizi imprenditoriali, il mantenimento e la valorizzazione del presidio dei tre territori provinciali e l’adesione alla volontà aggregativa del sistema Confindustria. La definitiva integrazione delle strutture si realizzerà nel 2020, con la prima elezione di un presidente senza vincoli di provenienza territoriale. Confindustria Territoriale Piemonte Orientale sarà la seconda organizzazione confindustriale in Piemonte, con circa 1.200 aziende associate e 60mila dipendenti.
L'assemblea congiunta si è svolta nel Teatro municipale di Casale Monferrato ed è stata aperta dalla lettura del messaggio inviato dal premier Matteo Renzi: «Solo facendo squadra, lavorando insieme, si può essere all'altezza della sfida nel mondo globale. Voi che insegnavate con le vostre squadre a giocare a calcio nella prima metà del secolo scorso potete oggi insegnare alle imprese e alle loro rappresentanze associative a giocare bene unite nella competizione. Per diventare più forti e far vincere il Made in Italy nel mondo. Viva Alessandria, viva Novara, viva Vercelli e viva l'Italia». 
Poi il saluto del sindaco di Casale Titti Palazzetti alla platea costituita da centinaia di imprenditori, autorità e stakeholder delle tre province. 
Quindi gli interventi dei tre presidenti delle associazioni industriali. 
«In un mondo che evolve rapidamente e ci pone davanti a sfide sempre più complesse– ha detto il presidente di Confindustria Alessandria –  pur preservando la storia e la tradizionale attenzione al nostro territorio, vogliamo dare la giusta risposta alle esigenze delle nostre imprese. Con questa aggregazione portiamo un messaggio concreto e positivo di rinnovamento, dimostrando che i “campanilismi” possono essere superati. Le caratteristiche di eccellenza del nostro tessuto manifatturiero potranno ancor più rafforzarsi ponendo a fattor comune le peculiarità proprie dei tre territori, nell’ottica di crescita continua che ci impone la competizione globale».
«Il progetto di aggregazione – ha osservato il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – costituisce una tangibile testimonianza di quanto l'imprenditoria continui a essere un imprescindibile punto di riferimento per tutti i percorsi che siano orientati alla crescita e al miglioramento. Il percorso che stiamo costruendo insieme ha un grande valore anche dal punto di vista dell’esempio che il nostro sistema associativo riesce a dare al mondo politico e all'intera società, in una fase così delicata e importante per il nostro Paese, nella quale è doveroso essere promotori e protagonisti di “best practices”».

«Nella nuova associazione– ha sottolineato il presidente di Confindustria Vercelli Valsesia – dove ho l’onore di presiedere il Comitato di progettazione, con la collaborazione degli amici Luigi Buzzi e Fabio Ravanelli e di alcuni imprenditori, stiamo lavorando per cercare di immaginare come saranno le aziende del futuro e le loro esigenze a cominciare da Industria 4.0. Le nostre tre province sono caratterizzate da molte affinità, dalla presenza di industrie all’avanguardia e comparti produttivi di eccellenza internazionale. Andando a scavare nella storia, significative sono le opere e le strutture che le accomunano. Penso, in particolare, al Canale Cavour che lo scorso 23 aprile ha compiuto 150 anni e che attraversa ed alimenta le campagne risicole dei tre territori, costruito in meno di tre anni grazie all’ingegno e all’operosità delle donne e degli uomini che vi abitavano e vi lavoravano. L’opera è il chiaro esempio che, con la definizione e la condivisione di obiettivi è possibile raggiungere i traguardi più ambiziosi».

Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione Edison che è stato presentato durante l'assemblea, nel calcolo del valore aggiunto totale, riferito ai dati di fine 2013, dei settori economici del Piemonte, l'aggregazione dei territori di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia vale circa 23 miliardi di euro, pari al 20,9% dell'economia piemontese, e si situa al 14o posto in Italia. Sul totale del Piemonte la macroarea è pari al 24% del valore aggiunto della manifattura e al 23,6% di quello delle costruzioni (7,12 miliardi il totale del valore aggiunto prodotto dall'industria, di cui 5,13 miliardi della manifattura). «Forte, nell'area – ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, illustrando la ricerca – è anche il progresso dell'export complessivo, salito del 28% tra il 2008 e il 2015, a fronte di una media regionale del 21% e nazionale del 12%». L'aggregato di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia, in base al censimento del 2011, si colloca tra le più importanti province italiane per addetti (89mila) e unità locali (9mila): è l'11o territorio in Italia per numero di addetti nel settore manifatturiero, il 12o per numero di unità locali e il settimo per export manifatturiero. Tra le province piemontesi è il secondo territorio per export manifatturiero, con un valore pari a oltre 12 miliardi (dopo Torino, con 22,5 miliardi) ed esporta soprattutto macchine e apparecchi (2,3 miliardi), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (1,2 miliardi), prodotti alimentari, bevande e tabacco (1,1 miliardi), metalli di base e prodotti in metallo (1 miliardo).
Valentina Sarmenghi 
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