Acqua Novara Vco: oltre 55 milioni di investimenti entro il 2017
NOVARA - E’ stato presentato ieri mattina alla stampa, presso la sede di via Triggiani 9, il bilancio di gestione 2015 di Acqua Novara-Vco Spa approvato lo scorso 28 aprile all’unanimità dall’assemblea composta da 139 sindaci delle Province di Novara e Vco: «E’ il miglior bilancio della storia della società - ha esordito il presidente di Acqua Novara-Vco, Emanuele Terzoli – I Comuni gestiti sono diventati 140 con l’ingresso di Ornavasso per un bacino di circa 480mila abitanti. I volumi dei fatturati hanno avuto un leggerissimo calo nel 2014 e una lieve ripresa nel 2015. I ricavi sono in crescita, derivanti in gran parte dalla tariffa (nel 2015 quella media è stata pari a 1,456 euro al metro cubo, sono stati erogati 35,8 milioni di mc con un ricavo di 52,5 milioni di euro) comunque sotto la media regionale e nazionale, e dagli smaltimento di percolati e reflui». Nel 2015 il valore della produzione operativa è stato di 66.480.011 euro ed il Mol di 21.636.185 di euro. In crescita gli investimenti, nel 2014 pari a circa 10,2 milioni di euro e l’anno scorso saliti a 14,4 milioni con le fette più grandi dedicate le reti fognarie ed ai depuratori. Tra il 2016 e il 2019 il piano prevede di investire 55,6 milioni di euro, di cui 16,4 milioni quest’anno: «Si tratta di 21 progetti già autorizzati da realizzare entro il 2017 per circa 2,4 milioni, 69 interventi in fase di progettazione per circa 22,5 milioni, manutenzioni straordinarie per circa 17,4 milioni, interventi di industrializzazione per circa 12,5 milioni e spese per attrezzature ed automezzi per circa 700.000 euro - ha chiarito l’amministratore delegato di Acqua Novara-Vco, Gianfranco Brustia - Il piano di industrializzazione riguarda il 22% del totale investimenti: in totale 5,2 milioni per la sostituzione di contatori e misuratori, 2,2 milioni per la ricerca perdite e l’efficientamento energetico, 1,6 milioni per il telecontrollo di impianti e reti, 1,4 milioni di euro per altri interventi di innovazione e sviluppo». Il direttore operativo Marco Lombardi ha illustrato 4 progetti di innovazione tecnologica: «Riguarderanno l’analisi delle antibiotico resistenze e la sperimentazione di tecnologie di abbattimento delle stesse nei depuratori di acque reflue urbane (un progetto di Alta Rilevanza Italia-Cina in collaborazione con il Cnr-Ise di Pallanza ed Università cinesi), due sperimentazioni di tecnologie per la riduzione dei fanghi (tramite la gassificazione e il recupero energetico e attraverso la produzione di fertilizzanti organici) ed una per il monitoraggio satellitare del suolo per individuare perdite idriche». Elia Gimmi Fumagalli, direttore amministrativo di Acqua Novara-Vco, ha ricordato: «La nostra mission è fornire servizi idrici a tariffe inferiori alle medie di mercato: secondo un’indagine di Federconsumatori sulla bolletta 2015 per una famiglia di 3 persone con un consumo di 150 mc d’acqua, il costo dovuto a noi è stato di 256 euro contro una media piemontese di 271 euro e nazionale di 276 euro. Per il 2016 ipotizziamo un aumento della tariffa del 2,5% circa. Nel contempo, secondo gli ultimi dati di bilancio disponibili per poter fare raffronti con altre realtà, nel 2014 abbiamo investito 30 euro per abitante (nel 2016 saliranno a 34 euro) contro i 18 di Acque Veronesi, i 27 di Smat Torino e i 52 euro di Acque Ato 2 Toscana che però applica una tariffa doppia alla nostra. Nelle prossime settimane entreremo anche a far parte della “water alliance” (con Smat Torino, Acda Cuneo, Amag Alessandria ed altri gestori pubblici) che servirà 3,5 milioni di abitanti, l’80% della popolazione residente in Piemonte. Avrà la forma di un contratto di rete in cui, salvaguardando l’identità dei singoli, si svilupperanno progetti di comune interessi confrontandosi per adottare le best practice e rendere sempre più efficienti le nostre società per renderle competitive nei confronti dei gestori privati». In bilancio c’è anche un capitolo dedicato alla solidarietà: un fondo di 20mila euro per aiutare le famiglie indigenti, gestito da un comitato composto da 5 dipendenti dell’azienda. Altre cifre: oggi Novara-Vco Spa dispone di 600 punti di approvvigionamento e di una rete idrica di 6.000 km nelle due provincie. Quasi 300 i dipendenti della società: più di un centinaio lavorano nella sede di Novara, un’ottantina in quella di Borgomanero, circa 90 nel Vco: «In futuro resteranno due sedi nel novarese, nel capoluogo ed a Borgomanero, e una nel Vco», ha anticipato il presidente Terzoli. Filippo Bezio
NOVARA - E’ stato presentato ieri mattina alla stampa, presso la sede di via Triggiani 9, il bilancio di gestione 2015 di Acqua Novara-Vco Spa approvato lo scorso 28 aprile all’unanimità dall’assemblea composta da 139 sindaci delle Province di Novara e Vco: «E’ il miglior bilancio della storia della società - ha esordito il presidente di Acqua Novara-Vco, Emanuele Terzoli – I Comuni gestiti sono diventati 140 con l’ingresso di Ornavasso per un bacino di circa 480mila abitanti. I volumi dei fatturati hanno avuto un leggerissimo calo nel 2014 e una lieve ripresa nel 2015. I ricavi sono in crescita, derivanti in gran parte dalla tariffa (nel 2015 quella media è stata pari a 1,456 euro al metro cubo, sono stati erogati 35,8 milioni di mc con un ricavo di 52,5 milioni di euro) comunque sotto la media regionale e nazionale, e dagli smaltimento di percolati e reflui». Nel 2015 il valore della produzione operativa è stato di 66.480.011 euro ed il Mol di 21.636.185 di euro. In crescita gli investimenti, nel 2014 pari a circa 10,2 milioni di euro e l’anno scorso saliti a 14,4 milioni con le fette più grandi dedicate le reti fognarie ed ai depuratori. Tra il 2016 e il 2019 il piano prevede di investire 55,6 milioni di euro, di cui 16,4 milioni quest’anno: «Si tratta di 21 progetti già autorizzati da realizzare entro il 2017 per circa 2,4 milioni, 69 interventi in fase di progettazione per circa 22,5 milioni, manutenzioni straordinarie per circa 17,4 milioni, interventi di industrializzazione per circa 12,5 milioni e spese per attrezzature ed automezzi per circa 700.000 euro - ha chiarito l’amministratore delegato di Acqua Novara-Vco, Gianfranco Brustia - Il piano di industrializzazione riguarda il 22% del totale investimenti: in totale 5,2 milioni per la sostituzione di contatori e misuratori, 2,2 milioni per la ricerca perdite e l’efficientamento energetico, 1,6 milioni per il telecontrollo di impianti e reti, 1,4 milioni di euro per altri interventi di innovazione e sviluppo». Il direttore operativo Marco Lombardi ha illustrato 4 progetti di innovazione tecnologica: «Riguarderanno l’analisi delle antibiotico resistenze e la sperimentazione di tecnologie di abbattimento delle stesse nei depuratori di acque reflue urbane (un progetto di Alta Rilevanza Italia-Cina in collaborazione con il Cnr-Ise di Pallanza ed Università cinesi), due sperimentazioni di tecnologie per la riduzione dei fanghi (tramite la gassificazione e il recupero energetico e attraverso la produzione di fertilizzanti organici) ed una per il monitoraggio satellitare del suolo per individuare perdite idriche». Elia Gimmi Fumagalli, direttore amministrativo di Acqua Novara-Vco, ha ricordato: «La nostra mission è fornire servizi idrici a tariffe inferiori alle medie di mercato: secondo un’indagine di Federconsumatori sulla bolletta 2015 per una famiglia di 3 persone con un consumo di 150 mc d’acqua, il costo dovuto a noi è stato di 256 euro contro una media piemontese di 271 euro e nazionale di 276 euro. Per il 2016 ipotizziamo un aumento della tariffa del 2,5% circa. Nel contempo, secondo gli ultimi dati di bilancio disponibili per poter fare raffronti con altre realtà, nel 2014 abbiamo investito 30 euro per abitante (nel 2016 saliranno a 34 euro) contro i 18 di Acque Veronesi, i 27 di Smat Torino e i 52 euro di Acque Ato 2 Toscana che però applica una tariffa doppia alla nostra. Nelle prossime settimane entreremo anche a far parte della “water alliance” (con Smat Torino, Acda Cuneo, Amag Alessandria ed altri gestori pubblici) che servirà 3,5 milioni di abitanti, l’80% della popolazione residente in Piemonte. Avrà la forma di un contratto di rete in cui, salvaguardando l’identità dei singoli, si svilupperanno progetti di comune interessi confrontandosi per adottare le best practice e rendere sempre più efficienti le nostre società per renderle competitive nei confronti dei gestori privati». In bilancio c’è anche un capitolo dedicato alla solidarietà: un fondo di 20mila euro per aiutare le famiglie indigenti, gestito da un comitato composto da 5 dipendenti dell’azienda. Altre cifre: oggi Novara-Vco Spa dispone di 600 punti di approvvigionamento e di una rete idrica di 6.000 km nelle due provincie. Quasi 300 i dipendenti della società: più di un centinaio lavorano nella sede di Novara, un’ottantina in quella di Borgomanero, circa 90 nel Vco: «In futuro resteranno due sedi nel novarese, nel capoluogo ed a Borgomanero, e una nel Vco», ha anticipato il presidente Terzoli.
Filippo Bezio