Anche il Comune accoglie i profughi
NOVARA Sorpresa (post elettorale): anche il Comune di Novara aveva partecipato a un bando Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per l’accoglienza di migranti, bandito dalla Regione con fondi europei, e lo ha pure vinto, aggiudicandosi circa 1,4 milioni nel biennio per l’integrazione di una cinquantina di persone. Lo si è appreso ora, e non in loco, bensì tramite una nota stampa arrivata dall’Assessorato regionale all’Immigrazione proprio lunedì, quando a Palazzo Cabrino metteva piede il nuovo sindaco Alessandro Canelli, che ora eredita appunto il tutto.
Nel comunicato dell’assessore Monica Cerutti si legge che «grazie al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo in Piemonte per l'anno 2016/17 verranno avviati 12 nuovi progetti Sprar (si tratta della cosiddetta 2° accoglienza, per coloro che si sono visti riconosciuto lo status di rifugiati, ndr) attivati dal Comune di Grugliasco, dal Ciss di Pinerolo, dal Comune di Chiusano d'Asti, dal Comune di Colleretto Castelnuovo, dal Cisa Asti Sud, dal Comune di Novara, dall'Unione di Comuni Comunità collinare Alto Astigiano, dal Cis di Ciriè, dal Ciss Ossola, dai Comuni di Alessandria, Cuneo, Fossano, Savigliano, Bra, Alba e Moncalieri». Al che, non senza difficoltà, abbiamo cercato di saperne di più. La decisione di partecipare al bando risale a inizio anno, tramite una delibera di Giunta comunale. Una volta vinto, in campo i Servizi sociali, che tramite un avviso pubblico di gara hanno trovato chi si occuperà di accogliere e integrare una cinquantina di rifugiati: si tratta della cooperativa “Liberitutti” di Torino, che ha già una certa esperienza nel campo (era uno dei requisiti). Come detto 1,4 milioni per un biennio. Si stanno ora cercando gli alloggi - dieci - dove sistemarli. Una volta reperiti, dovranno essere “certificati”, poi il tutto vagliato, «secondo rigidi parametri», dagli organi competenti e si potrà partire.
Paolo Viviani
leggi l‘articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 23 giugno
NOVARA Sorpresa (post elettorale): anche il Comune di Novara aveva partecipato a un bando Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per l’accoglienza di migranti, bandito dalla Regione con fondi europei, e lo ha pure vinto, aggiudicandosi circa 1,4 milioni nel biennio per l’integrazione di una cinquantina di persone. Lo si è appreso ora, e non in loco, bensì tramite una nota stampa arrivata dall’Assessorato regionale all’Immigrazione proprio lunedì, quando a Palazzo Cabrino metteva piede il nuovo sindaco Alessandro Canelli, che ora eredita appunto il tutto.
Nel comunicato dell’assessore Monica Cerutti si legge che «grazie al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo in Piemonte per l'anno 2016/17 verranno avviati 12 nuovi progetti Sprar (si tratta della cosiddetta 2° accoglienza, per coloro che si sono visti riconosciuto lo status di rifugiati, ndr) attivati dal Comune di Grugliasco, dal Ciss di Pinerolo, dal Comune di Chiusano d'Asti, dal Comune di Colleretto Castelnuovo, dal Cisa Asti Sud, dal Comune di Novara, dall'Unione di Comuni Comunità collinare Alto Astigiano, dal Cis di Ciriè, dal Ciss Ossola, dai Comuni di Alessandria, Cuneo, Fossano, Savigliano, Bra, Alba e Moncalieri». Al che, non senza difficoltà, abbiamo cercato di saperne di più. La decisione di partecipare al bando risale a inizio anno, tramite una delibera di Giunta comunale. Una volta vinto, in campo i Servizi sociali, che tramite un avviso pubblico di gara hanno trovato chi si occuperà di accogliere e integrare una cinquantina di rifugiati: si tratta della cooperativa “Liberitutti” di Torino, che ha già una certa esperienza nel campo (era uno dei requisiti). Come detto 1,4 milioni per un biennio. Si stanno ora cercando gli alloggi - dieci - dove sistemarli. Una volta reperiti, dovranno essere “certificati”, poi il tutto vagliato, «secondo rigidi parametri», dagli organi competenti e si potrà partire.
Paolo Viviani
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