Artigiani tra luci ed ombre. Ma ora prevale l’ottimismo
Luci ed ombre nella seconda indagine trimestrale congiunturale del 2016 di Confartigianato Imprese Piemonte. Il campione considerato è composto da 2.563 imprese estratte da 18 settori produttivi e di servizio (acconciatura ed estetica; alimentaristi; trasporto; ceramica; chimica; edilizia; grafica; lapidei; legno; metalmeccanica, impiantistica, riparazione autoveicoli; occhialeria; odontotecnico; orafi; panificazione; pulitintolavanderie; servizi di pulizie; tessile abbigliamento e calzaturiero; attività varie).
Si conferma il prevalere degli ottimisti sui pessimisti per quanto riguarda la produzione totale, il cui saldo passa dal 3,69% al 5,18% mantenendosi saldamente in territorio positivo. I comparti in cui sono previsti gli aumenti produttivi più rilevanti sono: attività varie (54,25%), impiantisti (53,75%), tessile/abbigliamento (44,00%), pulitintolavanderie (32,20%), imprese di pulizie (22,03%). Per i nuovi ordini si prospetta un miglioramento del saldo che sale dal -2,08% all’attuale -0,48% e potrebbe nei prossimi mesi tornare al di sopra dello zero. I settori che prospettano nuovi ordini in misura maggiore sono: attività varie (42,48%), tessile/abbigliamento (35,00%), impiantisti (33,13%), grafica (14,39%). Un segnale parzialmente negativo viene dal carnet ordini superiore ai tre mesi ove si registra una diminuzione: dal 4,82% al 2,42%. Si accentua lievemente la negatività del saldo dei nuovi ordini per esportazioni che scende dal -2,13% al -2,62%. L’andamento occupazionale prospetta un saldo meno negativo del trimestre precedente passando dal -0,83% al –0,42% lasciando intravedere la possibilità di un ritorno alla positività. Le previsioni di aumenti occupazionali più significativi si registrano nei seguenti comparti: grafica (32,37%), imprese di pulizie (30,51%), tessile/abbigliamento (30,00%), pulitintolavanderie (23,73%), impiantisti (22,50%). Le aziende che intendono assumere apprendisti salgono dal 6,45% al 6,49%, a testimonianza di un potenziale interesse per un istituto che potrebbe contribuire alla continuità delle piccole imprese dando nel contempo concreti sbocchi occupazionali ai giovani. Le previsioni di investimenti per ampliamenti salgono dall’1,20% al 4,30% , testimoniando una vivacità imprenditoriale volta a cogliere le nuove opportunità di mercato. Le stime di investimenti per sostituzioni scendono invece dal 6,30% al 5,20%. Le previsioni di regolarità negli incassi scendono dal 58,60% al 37,50%; conseguentemente le ipotesi di ritardi salgono dal 29,40% al 39,40%, a riprova della difficoltà strutturale del sistema economico ad assicurare l’incasso del dovuto nei tempi previsti.
l.c.
Luci ed ombre nella seconda indagine trimestrale congiunturale del 2016 di Confartigianato Imprese Piemonte. Il campione considerato è composto da 2.563 imprese estratte da 18 settori produttivi e di servizio (acconciatura ed estetica; alimentaristi; trasporto; ceramica; chimica; edilizia; grafica; lapidei; legno; metalmeccanica, impiantistica, riparazione autoveicoli; occhialeria; odontotecnico; orafi; panificazione; pulitintolavanderie; servizi di pulizie; tessile abbigliamento e calzaturiero; attività varie).
Si conferma il prevalere degli ottimisti sui pessimisti per quanto riguarda la produzione totale, il cui saldo passa dal 3,69% al 5,18% mantenendosi saldamente in territorio positivo. I comparti in cui sono previsti gli aumenti produttivi più rilevanti sono: attività varie (54,25%), impiantisti (53,75%), tessile/abbigliamento (44,00%), pulitintolavanderie (32,20%), imprese di pulizie (22,03%). Per i nuovi ordini si prospetta un miglioramento del saldo che sale dal -2,08% all’attuale -0,48% e potrebbe nei prossimi mesi tornare al di sopra dello zero. I settori che prospettano nuovi ordini in misura maggiore sono: attività varie (42,48%), tessile/abbigliamento (35,00%), impiantisti (33,13%), grafica (14,39%). Un segnale parzialmente negativo viene dal carnet ordini superiore ai tre mesi ove si registra una diminuzione: dal 4,82% al 2,42%. Si accentua lievemente la negatività del saldo dei nuovi ordini per esportazioni che scende dal -2,13% al -2,62%. L’andamento occupazionale prospetta un saldo meno negativo del trimestre precedente passando dal -0,83% al –0,42% lasciando intravedere la possibilità di un ritorno alla positività. Le previsioni di aumenti occupazionali più significativi si registrano nei seguenti comparti: grafica (32,37%), imprese di pulizie (30,51%), tessile/abbigliamento (30,00%), pulitintolavanderie (23,73%), impiantisti (22,50%). Le aziende che intendono assumere apprendisti salgono dal 6,45% al 6,49%, a testimonianza di un potenziale interesse per un istituto che potrebbe contribuire alla continuità delle piccole imprese dando nel contempo concreti sbocchi occupazionali ai giovani. Le previsioni di investimenti per ampliamenti salgono dall’1,20% al 4,30% , testimoniando una vivacità imprenditoriale volta a cogliere le nuove opportunità di mercato. Le stime di investimenti per sostituzioni scendono invece dal 6,30% al 5,20%. Le previsioni di regolarità negli incassi scendono dal 58,60% al 37,50%; conseguentemente le ipotesi di ritardi salgono dal 29,40% al 39,40%, a riprova della difficoltà strutturale del sistema economico ad assicurare l’incasso del dovuto nei tempi previsti.
l.c.