Assegnato a Catia Bastioli, ad Novamont, il “Premio Giulio Natta per la chimica”

Assegnato a Catia Bastioli, ad Novamont, il “Premio Giulio Natta per la chimica”
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NOVARA - Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, azienda novarese leader mondiale della chimica verde e delle bio-plastiche, è stata insignita oggi, sabato 9 maggio, al Palazzo Roverella a Ferrara, del “premio Giulio Natta per la chimica”.  

Istituito nel 2003, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita del Nobel per la chimica Giulio Natta, il riconoscimento intende favorire la divulgazione della scienza e della tecnica. Quest’anno il comitato promotore ha deciso di attribuire il premio a Catia Bastioli per il suo “contributo fondamentale al settore dei prodotti da fonti rinnovabili, ed in particolare delle bioplastiche e dei biochemicals, lavorando all’accelerazione dei processi di trasformazione della ricerca in  nuova impresa e contribuendo a creare una cultura industriale  capace di coniugare le esigenze di crescita con la sostenibilità ambientale e sociale”. Un impegno che spazia dall’attività di  ricerca a quella imprenditoriale e che “ha contribuito a diffondere e consolidare l’immagine positiva della chimica come scienza fondamentale per la soluzione di problemi tecnologici ed ambientali rilevanti”. 

“È per me un grande onore  ricevere questo premio, ispirato a uno scienziato come Giulio Natta, un uomo che ha saputo dare grande lustro alla chimica italiana, dando vita ad una scuola di uomini che hanno lasciato il segno nel settore della ricerca chimica mondiale, creando le basi per una leadership dell’Italia nel settore delle materie plastiche. Oggi la priorità è sviluppare soluzioni per quei problemi ambientali creati da un modello dissipativo di sviluppo che sta erodendo le risorse del Pianeta.   L’opportunità sta in un modello di bioeconomia inteso come rigenerazione territoriale. La mia grande speranza è che  i  prodotti,  le  tecnologie  e  gli  impianti  costruiti  in  25  anni  di  lavoro  a  partire  dalle bioplastiche  biodegradabili  possano  contribuire  ad  una  crescita  del  Paese  in  questa direzione,  costruendo  una  nuova  competitività  nei  limiti  delle  risorse  del  Pianeta”, ha dichiarato Catia Bastioli. 

mo.c.


NOVARA - Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, azienda novarese leader mondiale della chimica verde e delle bio-plastiche, è stata insignita oggi, sabato 9 maggio, al Palazzo Roverella a Ferrara, del “premio Giulio Natta per la chimica”.  

Istituito nel 2003, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita del Nobel per la chimica Giulio Natta, il riconoscimento intende favorire la divulgazione della scienza e della tecnica. Quest’anno il comitato promotore ha deciso di attribuire il premio a Catia Bastioli per il suo “contributo fondamentale al settore dei prodotti da fonti rinnovabili, ed in particolare delle bioplastiche e dei biochemicals, lavorando all’accelerazione dei processi di trasformazione della ricerca in  nuova impresa e contribuendo a creare una cultura industriale  capace di coniugare le esigenze di crescita con la sostenibilità ambientale e sociale”. Un impegno che spazia dall’attività di  ricerca a quella imprenditoriale e che “ha contribuito a diffondere e consolidare l’immagine positiva della chimica come scienza fondamentale per la soluzione di problemi tecnologici ed ambientali rilevanti”. 

“È per me un grande onore  ricevere questo premio, ispirato a uno scienziato come Giulio Natta, un uomo che ha saputo dare grande lustro alla chimica italiana, dando vita ad una scuola di uomini che hanno lasciato il segno nel settore della ricerca chimica mondiale, creando le basi per una leadership dell’Italia nel settore delle materie plastiche. Oggi la priorità è sviluppare soluzioni per quei problemi ambientali creati da un modello dissipativo di sviluppo che sta erodendo le risorse del Pianeta.   L’opportunità sta in un modello di bioeconomia inteso come rigenerazione territoriale. La mia grande speranza è che  i  prodotti,  le  tecnologie  e  gli  impianti  costruiti  in  25  anni  di  lavoro  a  partire  dalle bioplastiche  biodegradabili  possano  contribuire  ad  una  crescita  del  Paese  in  questa direzione,  costruendo  una  nuova  competitività  nei  limiti  delle  risorse  del  Pianeta”, ha dichiarato Catia Bastioli. 

mo.c.


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