Assemblea dei sindaci senza la Lega

Assemblea dei sindaci senza la Lega
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NOVARA - Assemblea dei sindaci a palazzo Natta, per esprimere il parere consultivo sul bilancio preventivo della Provincia di Novara. Bilancio che in ottemperanza alle nuove disposizioni, su proposta del presidente Matteo Besozzi, era stato in precedenza adottato dal Consiglio provinciale che  dopo la pronuncia dei sindaci, giovedì 24 settembre, lo ha ratificato. Una cinquantina di Comuni presenti (rappresentati da sindaci e delegati) su 88 è un dato che consente di valutare la partecipazione più che soddisfacente. Assenti, per un atto di contestazione generale verso la riforma degli enti locali che il governo sta predisponendo, i sindaci della Lega Nord invitati dal leader del Carroccio Matteo Salvini a disertare questi incontri e ad abbandonare l’Anci. Osservando la sala abbiamo rilevato l’assenza dei Comuni retti da sindaci leghisti di Arona, Galliate, Gattico, Caltignaga, Momo e Nebbiuno.

Il bilancio preventivo provinciale sconta la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Piemonte. I tagli orizzontali, che non tengono conto del comportamento virtuoso della Provincia di Novara mantenuto costantemente negli anni, hanno determinato come ha spiegato il vicepresidente Enrico Ruggerone che ha illustrato il documento, un riflesso negativo sulla capacità di spesa a fronte del mantenimento dei servizi relativi a strade, scuole, trasporto pubblico, servizi ai disabili. In questa situazione è stato garantito il minimo indispensabile per le manutenzioni ordinarie.

Non sono mancate voci di dissenso da parte dei sindaci relative a quanto la Regione sta predisponendo in relazione al Piano paesaggistico che rischia di bloccare qualsiasi operazione di sviluppo. I Comuni (come hanno evidenziato Lesa, Casaleggio, Bogogno, Gozzano) subiscono l’inibizione a nuovi insediamenti e nel contempo vedono centri storici e aree industriali dismesse deteriorarsi a causa di disposizioni urbanistiche complicate ed ingessanti, che comportano costi altissimi di recupero senza offrire alcuna incentivazione.

Tranne il Comune di Mezzomerico che ha votato contro, tutti gli altri Comuni  presenti hanno espresso parere favorevole.

Il bilancio preventivo 2015 è stato poi approvato dal Consiglio provinciale. Nella votazione i consiglieri di minoranza si sono astenuti. Il pareggio avviene su poco meno di 78 milioni di euro. Le entrate attuali permettono appena di sostenere le spese di manutenzione ordinaria. Tra le poste più significative (valori arrotondati per difetto) ci sono: circa 30 milioni di prestazioni di servizi, 9 milioni di spesa per il personale; 4,5 milioni di trasferi menti a favore di enti e istituzioni territoriali; 3,5 milioni di interessi passivi, otre 2 milioni per oneri straordinari di gestione. Le spese correnti pesano per 51,99 milioni. I numeri del bilancio erano già stati diffusi in sede di adozione preliminare del documento.

Il presidente della Provincia Matteo Besozzi ha aperto i lavori del Consiglio parlando di «un documento unico di programmazione che abbiano cercato di arricchire dell’azione politica, pur consapevoli che la situazione delle risorse e abbastanza critica«. I consiglieri delegati dalla presidenza alle diverse materie d’istituto hanno rappresentato al Consiglio il lavoro svolto e anche diverse problematicità.

La minoranza ha espresso voto di astensione. La motivazione è stata riferita dal consigliere Gian Luca Godio con una certa durezza. «Di problemi ne avete affrontati parecchi ma ne avete risolti pochi. Tentate di governare un ente che non c’è, un ente che non è più di supporto ai Comuni come abbiamo sentito anche questa mattina in assemblea. La Regione non vi aiuta. Non possiamo darvi fiducia completa e quindi ci asteniamo».

Mariateresa Ugazio 

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 26 settembre 2015 

NOVARA - Assemblea dei sindaci a palazzo Natta, per esprimere il parere consultivo sul bilancio preventivo della Provincia di Novara. Bilancio che in ottemperanza alle nuove disposizioni, su proposta del presidente Matteo Besozzi, era stato in precedenza adottato dal Consiglio provinciale che  dopo la pronuncia dei sindaci, giovedì 24 settembre, lo ha ratificato. Una cinquantina di Comuni presenti (rappresentati da sindaci e delegati) su 88 è un dato che consente di valutare la partecipazione più che soddisfacente. Assenti, per un atto di contestazione generale verso la riforma degli enti locali che il governo sta predisponendo, i sindaci della Lega Nord invitati dal leader del Carroccio Matteo Salvini a disertare questi incontri e ad abbandonare l’Anci. Osservando la sala abbiamo rilevato l’assenza dei Comuni retti da sindaci leghisti di Arona, Galliate, Gattico, Caltignaga, Momo e Nebbiuno.

Il bilancio preventivo provinciale sconta la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Piemonte. I tagli orizzontali, che non tengono conto del comportamento virtuoso della Provincia di Novara mantenuto costantemente negli anni, hanno determinato come ha spiegato il vicepresidente Enrico Ruggerone che ha illustrato il documento, un riflesso negativo sulla capacità di spesa a fronte del mantenimento dei servizi relativi a strade, scuole, trasporto pubblico, servizi ai disabili. In questa situazione è stato garantito il minimo indispensabile per le manutenzioni ordinarie.

Non sono mancate voci di dissenso da parte dei sindaci relative a quanto la Regione sta predisponendo in relazione al Piano paesaggistico che rischia di bloccare qualsiasi operazione di sviluppo. I Comuni (come hanno evidenziato Lesa, Casaleggio, Bogogno, Gozzano) subiscono l’inibizione a nuovi insediamenti e nel contempo vedono centri storici e aree industriali dismesse deteriorarsi a causa di disposizioni urbanistiche complicate ed ingessanti, che comportano costi altissimi di recupero senza offrire alcuna incentivazione.

Tranne il Comune di Mezzomerico che ha votato contro, tutti gli altri Comuni  presenti hanno espresso parere favorevole.

Il bilancio preventivo 2015 è stato poi approvato dal Consiglio provinciale. Nella votazione i consiglieri di minoranza si sono astenuti. Il pareggio avviene su poco meno di 78 milioni di euro. Le entrate attuali permettono appena di sostenere le spese di manutenzione ordinaria. Tra le poste più significative (valori arrotondati per difetto) ci sono: circa 30 milioni di prestazioni di servizi, 9 milioni di spesa per il personale; 4,5 milioni di trasferi menti a favore di enti e istituzioni territoriali; 3,5 milioni di interessi passivi, otre 2 milioni per oneri straordinari di gestione. Le spese correnti pesano per 51,99 milioni. I numeri del bilancio erano già stati diffusi in sede di adozione preliminare del documento.

Il presidente della Provincia Matteo Besozzi ha aperto i lavori del Consiglio parlando di «un documento unico di programmazione che abbiano cercato di arricchire dell’azione politica, pur consapevoli che la situazione delle risorse e abbastanza critica«. I consiglieri delegati dalla presidenza alle diverse materie d’istituto hanno rappresentato al Consiglio il lavoro svolto e anche diverse problematicità.

La minoranza ha espresso voto di astensione. La motivazione è stata riferita dal consigliere Gian Luca Godio con una certa durezza. «Di problemi ne avete affrontati parecchi ma ne avete risolti pochi. Tentate di governare un ente che non c’è, un ente che non è più di supporto ai Comuni come abbiamo sentito anche questa mattina in assemblea. La Regione non vi aiuta. Non possiamo darvi fiducia completa e quindi ci asteniamo».

Mariateresa Ugazio 

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 26 settembre 2015 

 

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