Banco Popolare verso l’assemblea

Banco Popolare verso l’assemblea
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NOVARA – Si stanno concludendo gli ultimi preparativi, nell’area del Centro sportivo del Terdoppio, per allestire la sede (parte all’interno della tensostruttura appositamente allestita, parte nel Palazzetto dello sport) che ospiterà l’assemblea dei soci del Banco Popolare, che quest’anno torna a svolgersi a Novara e che si prevede faccia registrare ancora una volta un’affluenza oltre le 4.000 presenze. L’appuntamento è per questo sabato mattina, 11 aprile, a partire dalle 8,30. La sede principale dei lavori sarà collegata in videoconferenza anche con i quartieri fieristici di Verona e Lucca. In sede ordinaria, l’assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio del Banco, che ha chiuso l’esercizio 2014 (quello caratterizzato anche dal superamento con ampio margine dei cosiddetti “stress test” della Bce) con un risultato economico negativo per 1.946 milioni a causa delle rettifiche straordinarie su crediti ed attività immateriali rilevate nel quarto trimestre. “Le azioni di forte discontinuità intraprese, che hanno condotto ad un significativo rafforzamento dei livelli di copertura del portafoglio creditizio, unitamente al rafforzamento patrimoniale realizzato all’inizio del 2014, – avevano però spiegato dal Banco all’indomani della presentazione del documento finanziario – rappresentano una base di indiscussa solidità che consentirà al Gruppo di affrontare con aspettative reddituali positive il 2015”.

NOVARA – Si stanno concludendo gli ultimi preparativi, nell’area del Centro sportivo del Terdoppio, per allestire la sede (parte all’interno della tensostruttura appositamente allestita, parte nel Palazzetto dello sport) che ospiterà l’assemblea dei soci del Banco Popolare, che quest’anno torna a svolgersi a Novara e che si prevede faccia registrare ancora una volta un’affluenza oltre le 4.000 presenze. L’appuntamento è per questo sabato mattina, 11 aprile, a partire dalle 8,30. La sede principale dei lavori sarà collegata in videoconferenza anche con i quartieri fieristici di Verona e Lucca. In sede ordinaria, l’assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio del Banco, che ha chiuso l’esercizio 2014 (quello caratterizzato anche dal superamento con ampio margine dei cosiddetti “stress test” della Bce) con un risultato economico negativo per 1.946 milioni a causa delle rettifiche straordinarie su crediti ed attività immateriali rilevate nel quarto trimestre. “Le azioni di forte discontinuità intraprese, che hanno condotto ad un significativo rafforzamento dei livelli di copertura del portafoglio creditizio, unitamente al rafforzamento patrimoniale realizzato all’inizio del 2014, – avevano però spiegato dal Banco all’indomani della presentazione del documento finanziario – rappresentano una base di indiscussa solidità che consentirà al Gruppo di affrontare con aspettative reddituali positive il 2015”.
Oltre al bilancio, all’ordine del giorno dell’assemblea ci saranno la sostituzione di due componenti del Cda e l’approvazione della relazione sulla remunerazione, mentre in sede straordinaria i soci saranno investiti del compito di approvare alcune modifiche allo statuto del Banco e la proposta di riduzione delle riserve di rivalutazione.
Sull’assemblea 2015 “incomberà” l’ombra del decreto legge 175/2014, che ha stabilito la riforma di dieci istituti bancari – tra cui il Banco Popolare -abolendone la struttura cooperativa. Un argomento certamente “caldo” e sul quale non mancano i timori dei soci, nonostante i vertici del Banco abbiano garantito la volontà di non modificare quel legame con il territorio che è sempre stato nel “dna” dell’istituto. Nel frattempo però, come fa sapere l’avvocato veronese Leonardo Gemma Brenzoni, «un gruppo di soci intende impugnare dinanzi la Corte di Strasburgo i decreti – ora Legge – che impongono di mutare la più che secolare struttura cooperativa della società perché in contrasto con le norme comunitarie sui diritti dei cittadini».

Laura Cavalli

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