Binatti, via il videocitofono dall'ufficio

Binatti, via il videocitofono dall'ufficio
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TRECATE  - Lo aveva detto subito, la sera della vittoria: per prima cosa, via il videocitofono dall’ufficio del sindaco. E il neo primo cittadino Federico Binatti ha tenuto fede alla sua promessa: «Come anticipato durante la campagna elettorale, appena insediato, ho chiesto di intervenire per rimuovere la pulsantiera in ingresso all’ufficio e anche il videocitofono. Il gesto ha un valore puramente simbolico, ma vuole essere un segnale di apertura nel rapporto che l’Amministrazione intende instaurare con i cittadini trecatesi». E spiega: «Il Comune è l’organismo pubblico a cui per primo ci si appoggia, oltre ad essere spesso l’interfaccia tra i cittadini e le altre istituzioni del territorio e come tale deve essere accessibile e senza barriere, non solo architettoniche, ma anche comunicative. Nell’ottica di intraprendere un percorso di dialogo aperto e costruttivo, questo è solo un modo per dire che non ci chiudiamo dietro il ruolo e le pareti di un edificio pubblico, ma siamo a disposizione per far funzionare al meglio la macchina pubblica. A breve verrà anche data ampia comunicazione, degli orari durante i quali il sindaco e gli assessori, saranno a disposizione dei cittadini, per ascoltare le loro problematiche, difficoltà, proposte e suggerimenti».l.c.

TRECATE  - Lo aveva detto subito, la sera della vittoria: per prima cosa, via il videocitofono dall’ufficio del sindaco. E il neo primo cittadino Federico Binatti ha tenuto fede alla sua promessa: «Come anticipato durante la campagna elettorale, appena insediato, ho chiesto di intervenire per rimuovere la pulsantiera in ingresso all’ufficio e anche il videocitofono. Il gesto ha un valore puramente simbolico, ma vuole essere un segnale di apertura nel rapporto che l’Amministrazione intende instaurare con i cittadini trecatesi». E spiega: «Il Comune è l’organismo pubblico a cui per primo ci si appoggia, oltre ad essere spesso l’interfaccia tra i cittadini e le altre istituzioni del territorio e come tale deve essere accessibile e senza barriere, non solo architettoniche, ma anche comunicative. Nell’ottica di intraprendere un percorso di dialogo aperto e costruttivo, questo è solo un modo per dire che non ci chiudiamo dietro il ruolo e le pareti di un edificio pubblico, ma siamo a disposizione per far funzionare al meglio la macchina pubblica. A breve verrà anche data ampia comunicazione, degli orari durante i quali il sindaco e gli assessori, saranno a disposizione dei cittadini, per ascoltare le loro problematiche, difficoltà, proposte e suggerimenti».

l.c.

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