Caserme, ratificato l’accordo in Consiglio

Caserme, ratificato l’accordo in Consiglio
Pubblicato:

NOVARA - E’ iniziato con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato terroristico di Berlino, il Consiglio comunale che ieri ha ratificato l’accordo di programma per la trasformazione urbana e la valorizzazione delle Caserme Passalacqua, Gherzi e Cavalli. Un accordo sottoscritto dal sindaco di Novara con il Ministero della difesa e il Demanio al quale l’aula di palazzo Cabrino, chiamata ad esprimersi con voto nominale, ha dato un assenso molto ampio: 25 voti favorevoli della maggioranza e del gruppo Pd, 2 voti contrari del M5S, 1 voto di astensione di FI. Sono state rispettate le posizioni politiche, già emerse durante le commissioni. Sono tre le amministrazioni che si sono trovate in linea con la necessità di trasformare  e valorizzare quest’area centrale della città, che occupa una superficie complessiva di circa 150.000 metri quadri e 91.000 metri cubi. Il tutto da restituire a usi pubblici e privati.Nel 2008 l’allora sindaco Massimo Giordano aveva sottoscritto il primo accordo, nel 2016 l’impulso dato dal sindaco Andrea Ballarè e attualmente la conclusione portata avanti, in tempi brevi, dal sindaco Alessandro Canelli. Conclusione che il Consiglio ha accolto modificando la destinazione urbanistica di queste aree militari. L’atto approvato dal Consiglio dà il via concreto a tutte le azioni che porteranno Demanio e Comune, per quanto di propria spettanza, alla realizzazione dei progetti che sono stati più volte annunciati e che si possono compendiare nell’obiettivo di creare una cittadella amministrativa che raggruppi servizi del Comune e dello Stato e di utilizzare le parti non di pubblica fruizione per un recupero residenziale privato, in capo al Demanio, per il quale il Comune beneficerà di una quota con un massimo del 15%.Nelle intenzioni espresse dal sindaco c’è anche l’obiettivo di realizzare progetti di social housing e di aggregazione giovanile.  «Operazione di grande rilievo – l’ha definita il capogruppo del Pd Andrea Ballarè - che deve essere tra gli obiettivi prioritari perché ci vuole tempo per realizzarla quindi da domani bisogna partire, senza avere paura, per realizzare gli obiettivi».Il voto contrario del M5S è stato motivato dalla capogruppo Cristina Macarro che ha detto di essere “in linea per il recupero e il riuso”, ma ha criticato “la mancanza premesse: non c’è un piano finanziario, il Comune si impegna per 28/38 milioni di interventi su un bilancio di opere pubbliche che prevede meno di otto milioni per questo scopo. Si tratta di trovare 3 o 4 milioni all’anno, siamo sicuri che non verranno drenate risorse da destinare ad altre opere pubbliche indispensabili? Se avessimo chiesto ai cittadini, già vittime in passato di scelte avventate, ci avrebbero risposto di volere strade e scuole. Noi vogliamo rimettere al centro il loro interesse: Sporting, Pisu, castello hanno portato solo debiti».Michele Contartese (FI) ha espresso voto di astensione  per un accordo che «io chiamo libro dei sogni, non c’è la copertura finanziaria, non ci sono analisi per lo stato di fatto. Il Demanio si vuole sbarazzare di questi immobili che vanno in malora e trova aiuto nel Comune, meglio sarebbe riutilizzare l’area di Sant’Agabio».Mariateresa Ugazio

NOVARA - E’ iniziato con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato terroristico di Berlino, il Consiglio comunale che ieri ha ratificato l’accordo di programma per la trasformazione urbana e la valorizzazione delle Caserme Passalacqua, Gherzi e Cavalli. Un accordo sottoscritto dal sindaco di Novara con il Ministero della difesa e il Demanio al quale l’aula di palazzo Cabrino, chiamata ad esprimersi con voto nominale, ha dato un assenso molto ampio: 25 voti favorevoli della maggioranza e del gruppo Pd, 2 voti contrari del M5S, 1 voto di astensione di FI. Sono state rispettate le posizioni politiche, già emerse durante le commissioni. Sono tre le amministrazioni che si sono trovate in linea con la necessità di trasformare  e valorizzare quest’area centrale della città, che occupa una superficie complessiva di circa 150.000 metri quadri e 91.000 metri cubi. Il tutto da restituire a usi pubblici e privati.Nel 2008 l’allora sindaco Massimo Giordano aveva sottoscritto il primo accordo, nel 2016 l’impulso dato dal sindaco Andrea Ballarè e attualmente la conclusione portata avanti, in tempi brevi, dal sindaco Alessandro Canelli. Conclusione che il Consiglio ha accolto modificando la destinazione urbanistica di queste aree militari. L’atto approvato dal Consiglio dà il via concreto a tutte le azioni che porteranno Demanio e Comune, per quanto di propria spettanza, alla realizzazione dei progetti che sono stati più volte annunciati e che si possono compendiare nell’obiettivo di creare una cittadella amministrativa che raggruppi servizi del Comune e dello Stato e di utilizzare le parti non di pubblica fruizione per un recupero residenziale privato, in capo al Demanio, per il quale il Comune beneficerà di una quota con un massimo del 15%.Nelle intenzioni espresse dal sindaco c’è anche l’obiettivo di realizzare progetti di social housing e di aggregazione giovanile.  «Operazione di grande rilievo – l’ha definita il capogruppo del Pd Andrea Ballarè - che deve essere tra gli obiettivi prioritari perché ci vuole tempo per realizzarla quindi da domani bisogna partire, senza avere paura, per realizzare gli obiettivi».Il voto contrario del M5S è stato motivato dalla capogruppo Cristina Macarro che ha detto di essere “in linea per il recupero e il riuso”, ma ha criticato “la mancanza premesse: non c’è un piano finanziario, il Comune si impegna per 28/38 milioni di interventi su un bilancio di opere pubbliche che prevede meno di otto milioni per questo scopo. Si tratta di trovare 3 o 4 milioni all’anno, siamo sicuri che non verranno drenate risorse da destinare ad altre opere pubbliche indispensabili? Se avessimo chiesto ai cittadini, già vittime in passato di scelte avventate, ci avrebbero risposto di volere strade e scuole. Noi vogliamo rimettere al centro il loro interesse: Sporting, Pisu, castello hanno portato solo debiti».Michele Contartese (FI) ha espresso voto di astensione  per un accordo che «io chiamo libro dei sogni, non c’è la copertura finanziaria, non ci sono analisi per lo stato di fatto. Il Demanio si vuole sbarazzare di questi immobili che vanno in malora e trova aiuto nel Comune, meglio sarebbe riutilizzare l’area di Sant’Agabio».Mariateresa Ugazio

Seguici sui nostri canali