Chieste le dimissioni dell’assessore Dulio, ma i revisori “inchiodano” il sindaco

Chieste le dimissioni dell’assessore Dulio, ma i revisori “inchiodano” il sindaco
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NOVARA - La minoranza chiede le dimissioni dell’assessore Dulio e la presidente del Collegio dei revisori dei conti inchioda il sindaco Andrea Ballarè alle sue responsabilità per non aver voluto informare il Consiglio, prima che deliberasse il bilancio preventivo 2015. Queste le conclusioni che si possono trarre al termine della commissione, richiesta dall’opposizione, alla quale il sindaco non si è presentato. 

Andrea Ballarè, convitato di pietra, è stato molto criticato per la sua assenza e come ha detto a più voci l’opposizione e anche qualcuno di maggioranza  “per aver lasciato l’assessore a fare l’agnello sacrificale”. Le discordanti motivazioni fornite dal sindaco e dalla sua segreteria, sulla natura degli impegni che lo hanno tenuto lontano da palazzo Cabrino ieri mattina, hanno suscitato feroci critiche. Tanto per cominciare la commissione fissata per le ore 9 è iniziata con quasi un’ora di ritardo in attesa, prima del presidente del Consiglio Massimo Bosio (arrivato alle 9.30) e poi in attesa dei tecnici di registrazione (arrivati alle 9.50) che, informati di una probabile necessità di registrare la commissione non erano stati successivamente chiamati per la convalida, e ieri mattina erano stati mandati a fare una riparazione a Lumellogno.

Il presidente del Consiglio Massimo Bosio ha confermato di non essere stato informato prima del Consiglio della pronuncia della Corte dei Conti e ha tentato una difesa d’ufficio parlando di «una sorta di corto circuito dei servizi per cui tutti hanno pensato che tutti siano stati informati ma così non era». 

L’assessore Dulio ha detto di confermare tutto quanto già riferito nella commissione dei capigruppo, ossia di aver ricevuto copia della pronuncia  il 25 marzo e che «è stata fatta la valutazione di dare priorità all’approvazione del Bilancio e non informare subito il Consiglio ma a posteriori”. Ha anche aggiunto di non temere “una mozione di sfiducia che mi alleggerirebbe, quando il sindaco mi ha chiesto di dargli una mano, l’ho fatto con l’intesa che se non fossi più stato di utilità, sarebbe bastato un cenno e mi sarei dimesso. Se dovessi constatare che i consiglieri non si fidano più, mi porrò il problema in coscienza. Spero che venga compreso che non c’era intenzione di bypassare o nascondere». 

Federico Perugini della Lega ha rinfacciato all’assessore: «Avete saputo che il bus aveva una gomma bucata ma l’avete autorizzato a uscire dal garage. Quello che Dulio ha detto è un po’ debole rispetto alla realtà dei fatti. Prima lo pensavamo vittima ma adesso ci sembra che possa essere complice del sindaco».

Per la capogruppo del Pdl Silvana Moscatelli è venuta a mancare «il rispetto verso tutti i consiglieri, siamo stati derubati dall’esecutivo del nostro ruolo. Il signor sindaco ha anche dichiarato apertamente che non si sogna di convocare il Consiglio, non sapendo che non è questo di sua competenza. Quando Dulio era assessore di minoranza dichiarava che ogni bilancio è la conseguenza di quello precedente, ora dichiara il contrario, lo vedremo se non ci saranno implicanze. L’assessore dice che se ne assume la responsabilità, avrebbe dovuto assumersela il 27 e comunicarcelo durante la commissione. Dulio ha fatto una scelta politica ed è corresponsabile insieme al suo sindaco che è stato revisore del Comune e sa quanto sia importante una pronuncia della Corte dei Conti».

Mauro Franzinelli capogruppo della Lega ha sottolineato un aspetto non certo secondario ossia «che in tutto questo ci vadano di mezzo gli uffici che non dovevano porsi il problema, erano gli amministratori a doversi preoccupare, abbiamo la dimostrazione che ad amministrare la città sono dei dilettanti».

Gerardo Murante di Forza Italia ha parlato «Dulio nella giunta del 26 marzo ha informato tutti gli assessori che era arrivato questo documento. Ha tralasciato il presidente del Consiglio perché sapeva che avrebbe rinviato il Consiglio comunale». 

Alfredo Reali del Sel ha detto di «credere nelle parole dell’assessore Dulio. Il 31 mattina quando ho letto la notizia sono rimasto male. L’errore sta nel fatto che è stata valutata la priorità dell’approvazione e che la conoscenza del documento da parte dei consiglieri l’avrebbe inficiata. Avremmo potuto approvare il bilancio anche dopo. Bisogna anche domandarsi come mai la Corte punta tanto i fucili contro il bilancio del Comune di Novara, è lecito che ci sia anche chi sostenga che ci possano essere  relazioni col preventivo».

Per la  maggioranza è intervenuto Biagio Diana del Pd che ha detto di essersi «preoccupato e di aver chiesto chiarimenti e spiegazioni. La questione va considerata in tutti i suoi aspetti sia di responsabilità, sia deontologici nei confronti del Consiglio comunale».

«Ho capito dopo l’intervento di Reali – ha commentato Paolo Coggiola di FI - che la fiducia della maggioranza nei confronti di Dulio è a prescindere. Come consigliere comunale che vota i bilanci non posso pensare che quel giorno in cui sono stato in aula dalle 9 fin quasi all’alba del giorno seguente, aldilà del muro ci fossero il sindaco, l’assessore e dei revisori sorteggiati, a decidere la priorità di portare a casa il bilancio, Qualcuno ci ritiene dei minus habens. Ai revisori chiedo che cosa vi ha impedito di farcelo sapere, siete voi La nostra garanzia».

«Sono indignato, atterrito, per non dire inc… per quanto è successo. Il problema di non aver informato il Consiglio è grave – Questo lo sfogo del consigliere Roberto D’Intino del Pd – Non mi piace passare per stolto e quando ho appreso la notizia il giorno 31, dopo la seduta fiume, sono inorridito. Rimane la mia fiducia in Dulio, agnello sacrificale, ma questa è una brutta pagina dell’Amministrazione».

Mariateresa Ugazio

NOVARA - La minoranza chiede le dimissioni dell’assessore Dulio e la presidente del Collegio dei revisori dei conti inchioda il sindaco Andrea Ballarè alle sue responsabilità per non aver voluto informare il Consiglio, prima che deliberasse il bilancio preventivo 2015. Queste le conclusioni che si possono trarre al termine della commissione, richiesta dall’opposizione, alla quale il sindaco non si è presentato. 

Andrea Ballarè, convitato di pietra, è stato molto criticato per la sua assenza e come ha detto a più voci l’opposizione e anche qualcuno di maggioranza  “per aver lasciato l’assessore a fare l’agnello sacrificale”. Le discordanti motivazioni fornite dal sindaco e dalla sua segreteria, sulla natura degli impegni che lo hanno tenuto lontano da palazzo Cabrino ieri mattina, hanno suscitato feroci critiche. Tanto per cominciare la commissione fissata per le ore 9 è iniziata con quasi un’ora di ritardo in attesa, prima del presidente del Consiglio Massimo Bosio (arrivato alle 9.30) e poi in attesa dei tecnici di registrazione (arrivati alle 9.50) che, informati di una probabile necessità di registrare la commissione non erano stati successivamente chiamati per la convalida, e ieri mattina erano stati mandati a fare una riparazione a Lumellogno.

Il presidente del Consiglio Massimo Bosio ha confermato di non essere stato informato prima del Consiglio della pronuncia della Corte dei Conti e ha tentato una difesa d’ufficio parlando di «una sorta di corto circuito dei servizi per cui tutti hanno pensato che tutti siano stati informati ma così non era». 

L’assessore Dulio ha detto di confermare tutto quanto già riferito nella commissione dei capigruppo, ossia di aver ricevuto copia della pronuncia  il 25 marzo e che «è stata fatta la valutazione di dare priorità all’approvazione del Bilancio e non informare subito il Consiglio ma a posteriori”. Ha anche aggiunto di non temere “una mozione di sfiducia che mi alleggerirebbe, quando il sindaco mi ha chiesto di dargli una mano, l’ho fatto con l’intesa che se non fossi più stato di utilità, sarebbe bastato un cenno e mi sarei dimesso. Se dovessi constatare che i consiglieri non si fidano più, mi porrò il problema in coscienza. Spero che venga compreso che non c’era intenzione di bypassare o nascondere». 

Federico Perugini della Lega ha rinfacciato all’assessore: «Avete saputo che il bus aveva una gomma bucata ma l’avete autorizzato a uscire dal garage. Quello che Dulio ha detto è un po’ debole rispetto alla realtà dei fatti. Prima lo pensavamo vittima ma adesso ci sembra che possa essere complice del sindaco».

Per la capogruppo del Pdl Silvana Moscatelli è venuta a mancare «il rispetto verso tutti i consiglieri, siamo stati derubati dall’esecutivo del nostro ruolo. Il signor sindaco ha anche dichiarato apertamente che non si sogna di convocare il Consiglio, non sapendo che non è questo di sua competenza. Quando Dulio era assessore di minoranza dichiarava che ogni bilancio è la conseguenza di quello precedente, ora dichiara il contrario, lo vedremo se non ci saranno implicanze. L’assessore dice che se ne assume la responsabilità, avrebbe dovuto assumersela il 27 e comunicarcelo durante la commissione. Dulio ha fatto una scelta politica ed è corresponsabile insieme al suo sindaco che è stato revisore del Comune e sa quanto sia importante una pronuncia della Corte dei Conti».

Mauro Franzinelli capogruppo della Lega ha sottolineato un aspetto non certo secondario ossia «che in tutto questo ci vadano di mezzo gli uffici che non dovevano porsi il problema, erano gli amministratori a doversi preoccupare, abbiamo la dimostrazione che ad amministrare la città sono dei dilettanti».

Gerardo Murante di Forza Italia ha parlato «Dulio nella giunta del 26 marzo ha informato tutti gli assessori che era arrivato questo documento. Ha tralasciato il presidente del Consiglio perché sapeva che avrebbe rinviato il Consiglio comunale». 

Alfredo Reali del Sel ha detto di «credere nelle parole dell’assessore Dulio. Il 31 mattina quando ho letto la notizia sono rimasto male. L’errore sta nel fatto che è stata valutata la priorità dell’approvazione e che la conoscenza del documento da parte dei consiglieri l’avrebbe inficiata. Avremmo potuto approvare il bilancio anche dopo. Bisogna anche domandarsi come mai la Corte punta tanto i fucili contro il bilancio del Comune di Novara, è lecito che ci sia anche chi sostenga che ci possano essere  relazioni col preventivo».

Per la  maggioranza è intervenuto Biagio Diana del Pd che ha detto di essersi «preoccupato e di aver chiesto chiarimenti e spiegazioni. La questione va considerata in tutti i suoi aspetti sia di responsabilità, sia deontologici nei confronti del Consiglio comunale».

«Ho capito dopo l’intervento di Reali – ha commentato Paolo Coggiola di FI - che la fiducia della maggioranza nei confronti di Dulio è a prescindere. Come consigliere comunale che vota i bilanci non posso pensare che quel giorno in cui sono stato in aula dalle 9 fin quasi all’alba del giorno seguente, aldilà del muro ci fossero il sindaco, l’assessore e dei revisori sorteggiati, a decidere la priorità di portare a casa il bilancio, Qualcuno ci ritiene dei minus habens. Ai revisori chiedo che cosa vi ha impedito di farcelo sapere, siete voi La nostra garanzia».

«Sono indignato, atterrito, per non dire inc… per quanto è successo. Il problema di non aver informato il Consiglio è grave – Questo lo sfogo del consigliere Roberto D’Intino del Pd – Non mi piace passare per stolto e quando ho appreso la notizia il giorno 31, dopo la seduta fiume, sono inorridito. Rimane la mia fiducia in Dulio, agnello sacrificale, ma questa è una brutta pagina dell’Amministrazione».

Mariateresa Ugazio

 

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