Comitato nazionale vini: terzo mandato per Martelli

Comitato nazionale vini: terzo mandato per Martelli
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GALLIATE – Giuseppe Martelli è stato confermato per il terzo mandato consecutivo, presidente del Comitato nazionale vini del dicastero agricoltura. L’incarico gli è stato assegnato martedì dal ministro Martina. Nato e da sempre residente a Galliate, anche se i suoi impegni non gli permettono di vivere il territorio come vorrebbe. La sua attività infatti, spazia dalle riunioni ministeriali a quelle dell’Union Internationale des Oenologues a Parigi, dall’organizzazione di corsi di aggiornamento nelle diverse regioni italiane, alla coordinazione delle diciassette sedi periferiche dell’Assoenologi. Nel 1970 si è diplomato in enologia all’Istituto statale di Conegliano (Treviso), per laurearsi in biologia quattro anni dopo all’Università di Pavia.
Assolti gli obblighi di leva come ufficiale di complemento delle truppe alpine, alla fine del 1978, un illustre enologo piemontese, Ezio Rivella, l’ha chiamato a dirigere l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, ossia l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli.

GALLIATE – Giuseppe Martelli è stato confermato per il terzo mandato consecutivo, presidente del Comitato nazionale vini del dicastero agricoltura. L’incarico gli è stato assegnato martedì dal ministro Martina. Nato e da sempre residente a Galliate, anche se i suoi impegni non gli permettono di vivere il territorio come vorrebbe. La sua attività infatti, spazia dalle riunioni ministeriali a quelle dell’Union Internationale des Oenologues a Parigi, dall’organizzazione di corsi di aggiornamento nelle diverse regioni italiane, alla coordinazione delle diciassette sedi periferiche dell’Assoenologi. Nel 1970 si è diplomato in enologia all’Istituto statale di Conegliano (Treviso), per laurearsi in biologia quattro anni dopo all’Università di Pavia.
Assolti gli obblighi di leva come ufficiale di complemento delle truppe alpine, alla fine del 1978, un illustre enologo piemontese, Ezio Rivella, l’ha chiamato a dirigere l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, ossia l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli.
Nel 1984 il Ministro dell’agricoltura l’ha nominato membro del Comitato nazionale vini, massimo organismo ministeriale consultivo e propositivo per il settore vitivinicolo. In questo ambito Martelli ha ricoperto tutti i più importanti incarichi. Per cinque anni ha avuto la presidenza della Commissione delegata per la Lombardia, per altri cinque quella del Piemonte. Dal 1994 fa parte dell’ufficio di presidenza in quanto al vertice della Commissione affari generali e per due mandati vicepresidente del Comitato stesso. Anche per questo il Ministro Luca Zaia, nel 2008, gli ha conferito, per decreto, la presidenza che gli è stata riconfermata dal Ministro Mario Catania nel 2012 ed oggi dal Ministro Martina per il triennio 2015/2017. Uno dei suoi primi atti è stato l’azzeramento dei gettoni di presenza di tutti i componenti il Comitato e lo smaltimento di tutte le pratiche arretrate.
Giuseppe Martelli è il settimo presidente di questo organismo. Lo hanno preceduto: il senatore Paolo Desana, il professor Mario Fregoni, l’enologo Ezio Rivella, il senatore Riccardo Margheriti, il senatore Tomaso Zanoletti e l’onorevole Flavio Tattarini. Come prima detto, nell’ambito del Comitato nazionale vini, Martelli è stato anche presidente della Commissione delegata per il Piemonte ed in quel periodo la nostra Regione ha avuto un periodo innovativo molto forte, una “primavera normativa” visto che, con la determinazione e la praticità che lo contraddistinguono, Martelli ha portato a positiva conclusione progetti che da tempo giacevano nei cassetti. Basti pensare che in cinque anni ha provveduto al riconoscimento o alla modifica di oltre venti disciplinari di produzione. In provincia di Novara hanno la sua firma, oltre alle revisioni dei principali disciplinari, la Doc di ricaduta “Colline Novaresi” ed il passaggio a Docg del “Ghemme”.

f.t.

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