Con “Origins” Kellogg parla novarese

Con “Origins” Kellogg parla novarese
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C’è anche un’azienda agricola novarese tra le quattro scelte in Italia come pilota per il progetto europeo “Origins” che vede l’Ente Nazionale Risi (ente pubblico economico che si occupa della tutela del settore risicolo) partner di Kellogg, azienda leader mondiale nella produzione di cereali pronti per la prima colazione e di snacks. Il progetto è stato presentato mercoledì mattina alla Cascina Pra Galbè Sopra di Gionzana. Presenti ad illustrare il progetto il padrone di casa Claudio Melano, agricoltore risicoltore, Antonio Verrastro di Kellogg, Marco Romani dell’Ente Nazionale Risi e il “testimonial”, l’attore e modello spagnolo Sergio Muniz nominato “honorary farmer”. 
Secondo quanto illustrato si tratta di un progetto a lungo termine che mira ad incrementare la produttività delle aziende cerealicole locali e preservare la biodiversità e gli habitat naturali in cui sono coltivate queste materie prime. Kellogg ha avviato quest’anno anche in Italia “Origins”, già attivo in Spagna dal 2012 e che presto coinvolgerà anche Germania e Regno Unito. 
Il progetto Origins in Italia prevede tre fasi: un corso di formazione sulle migliori pratiche agricole dedicato a 20 agricoltori, l’implementazione di queste pratiche in 4 aziende pilota e la presentazione dei risultati raggiunti al termine della stagione agraria 2015. La prima fase si è conclusa a fine febbraio. Le 4 aziende agricole pilota scelte insieme all’Ente Nazionale Risi (due in provincia di Pavia in Lomellina, Mortara e Rosasco, una nel Vercellese a Livorno Ferraris e una nel Novarese) definiranno un piano colturale orientato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica del progetto Origins.
L’Ente Nazionale Risi, è stato ricordato nella presentazione “sta coordinando l’intera attività sui territori dove si produce il riso destinato all’industria alimentare di Kellogg. Il riso prodotto in Italia è infatti un importante ingrediente per molti prodotti di Kellogg che sono venduti in tutta Europa”.
«Origins è davvero un progetto di grande valore per noi coltivatori di riso – ha dichiarato Claudio Melano, proprietario di una delle quattro aziende pilota - perchè  la necessità di aumentare la produttività delle nostre risaie è reale, le superfici terrestri coltivabili sono limitate e ogni agricoltore deve impegnarsi per rendere le proprie terre più efficienti, fruttuose e ovviamente profittevoli. Quelo che chiede Expo, produrre di più per nutrire. Con Origins, Kellogg ci ha fornito un aiuto concreto e reale  e dato la possibilità di avere un momento di confronto e scambio di esperienze tra agricoltori, altrimenti difficile da creare; ci ha inoltre consentito di capire come produrre di più ma con una maggiore attenzione all’ambiente. Una volta l’agricoltura era prevalentemente manodopera oggi è anche tecnologia. Useremo anche i droni e il controllo satellitare».
«Siamo presenti in Italia già dagli anni Trenta – ha dichiarato Antonio Verrastro - Ci siamo da sempre  impegnati per trovare i migliori cereali e crediamo che questi debbano essere coltivati in modo sostenibile e approvvigionati in modo responsabile. Per questo abbiamo creato Origins, collaborando con gli agricoltori locali. Insieme all’Ente Nazionale Risi desideriamo avviare un programma a lungo termine di diffusione delle migliori pratiche agricole tra i risicoltori italiani in una sorta di disciplinare di produzione a carattere volontario, in cui vengano coinvolte anche le riserie che già lavorano con Kellogg. Abbiamo scelto come testimonial Sergio Muniz, che unisce due nazioni del progetto Spagna e Italia,  perchè viene da una famiglia legata alla campagna e soprattutto è un genitore attento all’alimentazione dei propri figli».
«Abbiamo accolto con grande favore l’invito di Kellogg a partecipare attivamente al progetto Origins – ha dichiarato Marco Romani, responsabile settore Agronomia di Ente Nazionale Risi – in quanto esempio virtuoso di come le grandi aziende possono contribuire alla tutela e alla crescita del settore risicolo italiano e assicurare ai consumatori finali materie prime di altissima qualità».
Sergio Muniz ha ricordato le proprie radici contadine: «Sono orgoglioso di essere ambasciatore e testimonial di questo progetto. Vengo da una famiglia da generazioni legata alla terra. I familiari di mia madre non erano proprietari terrieri ma lavoravano nei campi prima del boom industriale dei Paesi baschi. Da parte di padre coltivano grano in Castiglia. I miei zii sono ancora dediti alla pastorizia. Io ho vissuto l’importanza di creare con le proprie mani ciò che si mangia e quanto sia importante conoscere ciò che ci nutre e nutre i nostri figli. Spero di essere utile a far capire l’importanza di sostenibilità e educazione alimentare».
Il tipo di riso interessato al progetto è il “Centauro” varietà che si usa per il riso soffiato. Nell’azienda novarese la superfice interessata a questa coltivazione è pari a una decina di ettari, circa il 5% della superfice aziendale.
Massimo Delzoppo

C’è anche un’azienda agricola novarese tra le quattro scelte in Italia come pilota per il progetto europeo “Origins” che vede l’Ente Nazionale Risi (ente pubblico economico che si occupa della tutela del settore risicolo) partner di Kellogg, azienda leader mondiale nella produzione di cereali pronti per la prima colazione e di snacks. Il progetto è stato presentato mercoledì mattina alla Cascina Pra Galbè Sopra di Gionzana. Presenti ad illustrare il progetto il padrone di casa Claudio Melano, agricoltore risicoltore, Antonio Verrastro di Kellogg, Marco Romani dell’Ente Nazionale Risi e il “testimonial”, l’attore e modello spagnolo Sergio Muniz nominato “honorary farmer”. 
Secondo quanto illustrato si tratta di un progetto a lungo termine che mira ad incrementare la produttività delle aziende cerealicole locali e preservare la biodiversità e gli habitat naturali in cui sono coltivate queste materie prime. Kellogg ha avviato quest’anno anche in Italia “Origins”, già attivo in Spagna dal 2012 e che presto coinvolgerà anche Germania e Regno Unito. 
Il progetto Origins in Italia prevede tre fasi: un corso di formazione sulle migliori pratiche agricole dedicato a 20 agricoltori, l’implementazione di queste pratiche in 4 aziende pilota e la presentazione dei risultati raggiunti al termine della stagione agraria 2015. La prima fase si è conclusa a fine febbraio. Le 4 aziende agricole pilota scelte insieme all’Ente Nazionale Risi (due in provincia di Pavia in Lomellina, Mortara e Rosasco, una nel Vercellese a Livorno Ferraris e una nel Novarese) definiranno un piano colturale orientato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica del progetto Origins.
L’Ente Nazionale Risi, è stato ricordato nella presentazione “sta coordinando l’intera attività sui territori dove si produce il riso destinato all’industria alimentare di Kellogg. Il riso prodotto in Italia è infatti un importante ingrediente per molti prodotti di Kellogg che sono venduti in tutta Europa”.
«Origins è davvero un progetto di grande valore per noi coltivatori di riso – ha dichiarato Claudio Melano, proprietario di una delle quattro aziende pilota - perchè  la necessità di aumentare la produttività delle nostre risaie è reale, le superfici terrestri coltivabili sono limitate e ogni agricoltore deve impegnarsi per rendere le proprie terre più efficienti, fruttuose e ovviamente profittevoli. Quelo che chiede Expo, produrre di più per nutrire. Con Origins, Kellogg ci ha fornito un aiuto concreto e reale  e dato la possibilità di avere un momento di confronto e scambio di esperienze tra agricoltori, altrimenti difficile da creare; ci ha inoltre consentito di capire come produrre di più ma con una maggiore attenzione all’ambiente. Una volta l’agricoltura era prevalentemente manodopera oggi è anche tecnologia. Useremo anche i droni e il controllo satellitare».
«Siamo presenti in Italia già dagli anni Trenta – ha dichiarato Antonio Verrastro - Ci siamo da sempre  impegnati per trovare i migliori cereali e crediamo che questi debbano essere coltivati in modo sostenibile e approvvigionati in modo responsabile. Per questo abbiamo creato Origins, collaborando con gli agricoltori locali. Insieme all’Ente Nazionale Risi desideriamo avviare un programma a lungo termine di diffusione delle migliori pratiche agricole tra i risicoltori italiani in una sorta di disciplinare di produzione a carattere volontario, in cui vengano coinvolte anche le riserie che già lavorano con Kellogg. Abbiamo scelto come testimonial Sergio Muniz, che unisce due nazioni del progetto Spagna e Italia,  perchè viene da una famiglia legata alla campagna e soprattutto è un genitore attento all’alimentazione dei propri figli».
«Abbiamo accolto con grande favore l’invito di Kellogg a partecipare attivamente al progetto Origins – ha dichiarato Marco Romani, responsabile settore Agronomia di Ente Nazionale Risi – in quanto esempio virtuoso di come le grandi aziende possono contribuire alla tutela e alla crescita del settore risicolo italiano e assicurare ai consumatori finali materie prime di altissima qualità».
Sergio Muniz ha ricordato le proprie radici contadine: «Sono orgoglioso di essere ambasciatore e testimonial di questo progetto. Vengo da una famiglia da generazioni legata alla terra. I familiari di mia madre non erano proprietari terrieri ma lavoravano nei campi prima del boom industriale dei Paesi baschi. Da parte di padre coltivano grano in Castiglia. I miei zii sono ancora dediti alla pastorizia. Io ho vissuto l’importanza di creare con le proprie mani ciò che si mangia e quanto sia importante conoscere ciò che ci nutre e nutre i nostri figli. Spero di essere utile a far capire l’importanza di sostenibilità e educazione alimentare».
Il tipo di riso interessato al progetto è il “Centauro” varietà che si usa per il riso soffiato. Nell’azienda novarese la superfice interessata a questa coltivazione è pari a una decina di ettari, circa il 5% della superfice aziendale.
Massimo Delzoppo

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