Coronavirus Piemonte: ristorazione ed estetica in difficoltà
CNA Piemonte Nord e Coldiretti Vercelli Novara e Vco esprimono la preoccupazione delle rispettive categorie per i danni del virus a livello economico.
In attesa di sapere quali restrizioni verranno eventualmente revocate e quali resteranno in vigore le associazioni di categoria cominciano a fare i conti dei costi economici del Coronavirus sul nostro territorio. Lo riportano i colleghi di primavercelli.it
Le stime di CNA Piemonte Nord
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa del Piemonte Nord ha diffuso prime stime riguardanti un centinaio di micro e piccole imprese operanti nel mondo dell’artigianato, della piccola industria, del terziario in genere e dei servizi, nell’area Vercelli, Novara e Vco.
Partiamo da un dato positivo… lo hanno fatto registrare i trasporti con un + 40-50% dovuto alla maggiore frequenza di rifornimenti alimentari.
In calo invece il comparto taxi con flessione del 50% e un azzeramento del noleggio con conducente.
Ristoranti in grande sofferenza con meno 50% e azzeramento dei servizi di catering. Pure l’estetica rileva un vero disastro – 57% e agende di appuntamenti molto ridotte se non del tutto azzerate.
“Dai segnali raccolti attraverso questa prima rilevazione – afferma il direttore della CNA Piemonte Nord Elio Medina – risulta evidente che occorre un piano immediato e concreto per limitare i danni diretti e indiretti che l’emergenza in atto sta producendo alle attività economiche. Riteniamo che gli interventi non debbano essere rivolti solo alle imprese che si trovano nei territori cosiddetti ‘zone rosse’, ma che servano anche al territorio piemontese e nelle nostre province, che hanno evidenti connessioni con il resto del sistema produttivo del nord Italia”.
“Fisco, credito, ammortizzatori sociali – aggiunge il presidente della CNA Piemonte Nord Donato Telesca – sono i principali ambiti in cui sono necessari provvedimenti straordinari. Infine occorre sensibilizzare maggiormente i cittadini-consumatori, affinché tornino alle abitudini di sempre e contribuiscano così al normale svolgimento delle attività produttive e commerciali. Queste, diversamente, si troveranno in grave difficoltà, come peraltro ci stanno già anticipando i primi dati che abbiamo raccolto”.
La voce di Coldiretti
Coldiretti Vercelli – Novara e Vco non porta dati ma evidenzia la preoccupazione che potrà avere l’emergenza Coronavirus sul fronte dei profotti agricoli made in Italy.
“Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Piemonte e il turismo.
Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, o si appresta ad adottare, di necessario sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori, questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura.
Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle Istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell’Italia nell’interesse della stessa Unione europea”.