«Cosa dico a Renzi? Di fare scelte coraggiose»

«Cosa dico a Renzi? Di fare scelte coraggiose»
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NOVARA - «Cosa dico a Renzi? Di fidarsi di più del Parlamento e del suo partito. E anche di affrontare scelte coraggiose». Questo il pensiero di Gianni Cuperlo. L’esponente triestino del Pd (e uno degli antagonisti dell’attuale presidente del Consiglio in occasione dell’ultimo congresso dei “democratici”) è intervenuto sabato mattina a Novara in occasione della presentazione di “SinistraDem”, iniziativa voluta tra gli altri dalla presidente regionale del partito Giuliana Manica. Un progetto di associazione di area che, però, non si annuncia come «forza di contrapposizione».Con i giornalisti, prima di prendere la parola, Cuperlo ha spaziato a 360 gradi sulle ultime vicende nazionali: «La condivisione, all’interno del nostro partito, è importante e può contribuire nel suo percorso di crescita se ci sarà anche maggiore rispetto fra la maggioranza e la minoranza interne».Un clima comunque positivo, evidenziato anche in occasione della recente elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica: «Il metodo che ha contribuito a portare Mattarella al Quirinale è stata sostanza - ha detto - L’unità del partito contribuisce ad aumentarne la credibilità fra la gente e nelle cifre dei sondaggi».Presente in platea, e non solo in veste istituzionale, anche il sindaco “renziano” di Novara Andrea Ballaré, che oltre agli auguri di rito ha sottolineato come in questa fase sia importante «mettere in campo il coraggio per affrontare i cambiamenti». Con lui il presidente della Provincia Matteo Besozzi, “cuperliano” doc. Besozzi, lui che è anche segretario provinciale del Pd, in questa veste si è presentato come «uscente». Il cumulo di cariche (sindaco di Castelletto Ticino, segretario del partito novarese, capo dell’Amministrazione di Palazzo Natta e, in ultimo, anche un incarico in sede europea) non sono contemplate nello Statuto e avrebbero provocato non pochi “mal di pancia” fra i militanti. Ha comunque annunciato che lascerà la guida provinciale del Pd. L’iter procedurale si metterà in moto nei prossimi giorni: spetterà poi all’Assemblea provinciale dei “democratici” nominare il nuovo segretario.Luca MattioliLeggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di lunedì 9 febbraio 2015

NOVARA - «Cosa dico a Renzi? Di fidarsi di più del Parlamento e del suo partito. E anche di affrontare scelte coraggiose». Questo il pensiero di Gianni Cuperlo. L’esponente triestino del Pd (e uno degli antagonisti dell’attuale presidente del Consiglio in occasione dell’ultimo congresso dei “democratici”) è intervenuto sabato mattina a Novara in occasione della presentazione di “SinistraDem”, iniziativa voluta tra gli altri dalla presidente regionale del partito Giuliana Manica. Un progetto di associazione di area che, però, non si annuncia come «forza di contrapposizione».Con i giornalisti, prima di prendere la parola, Cuperlo ha spaziato a 360 gradi sulle ultime vicende nazionali: «La condivisione, all’interno del nostro partito, è importante e può contribuire nel suo percorso di crescita se ci sarà anche maggiore rispetto fra la maggioranza e la minoranza interne».Un clima comunque positivo, evidenziato anche in occasione della recente elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica: «Il metodo che ha contribuito a portare Mattarella al Quirinale è stata sostanza - ha detto - L’unità del partito contribuisce ad aumentarne la credibilità fra la gente e nelle cifre dei sondaggi».Presente in platea, e non solo in veste istituzionale, anche il sindaco “renziano” di Novara Andrea Ballaré, che oltre agli auguri di rito ha sottolineato come in questa fase sia importante «mettere in campo il coraggio per affrontare i cambiamenti». Con lui il presidente della Provincia Matteo Besozzi, “cuperliano” doc. Besozzi, lui che è anche segretario provinciale del Pd, in questa veste si è presentato come «uscente». Il cumulo di cariche (sindaco di Castelletto Ticino, segretario del partito novarese, capo dell’Amministrazione di Palazzo Natta e, in ultimo, anche un incarico in sede europea) non sono contemplate nello Statuto e avrebbero provocato non pochi “mal di pancia” fra i militanti. Ha comunque annunciato che lascerà la guida provinciale del Pd. L’iter procedurale si metterà in moto nei prossimi giorni: spetterà poi all’Assemblea provinciale dei “democratici” nominare il nuovo segretario.

Luca Mattioli

Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di lunedì 9 febbraio 2015

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