Così il futuro della Camera di Commercio di Novara

Così il futuro della Camera di Commercio di Novara
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NOVARA - «Il 2015 è stato un anno di miglioramento e nei prossimi anni è previsto un aumento dei vari indicatori, tra cui export, reddito delle famiglie e occupazione, con una variazione stimata del numero di occupati pari al +1% per il 2016, un ulteriore passo, dunque, verso il recupero dei valori pre-crisi»: così il presidente della Camera di Commercio di Novara Maurizio Comoli ieri alla presentazione del Piano Pluriennale Strategico dell'ente. 
Comoli ha poi fatto il punto sul processo di riforma del sistema camerale: «In base alle disposizioni normative la Camera di Commercio di Novara è tenuta a procedere ad un accorpamento al fine di rispettare la soglia critica delle 75mila imprese di riferimento, soglia che per gli Enti camerali unificatisi prima dell’emanazione della legge, tra cui Biella e Vercelli, non rappresenta un requisito vincolante, rendendo quindi discrezionali ulteriori passi. Rimangono tuttavia inderogabili – ha precisato Comoli – il numero massimo di sessanta Enti camerali sul territorio nazionale e il rispetto della sostenibilità economico-finanziaria, su cui, in particolare, incide la riduzione del diritto annuale, ossia delle risorse  per dare impulso e sostegno al tessuto produttivo del territorio. Le nostre porte sono quindi aperte per lavorare insieme alle altre Camere nel miglior modo possibile e tutelare l’interesse delle imprese».
La parola è passata a Cristina D’Ercole, segretario generale della Camera di Commercio, la quale ha illustrato in dettaglio i contenuti del Piano Pluriennale Strategico, articolato in sette linee d’azione. Di esse quattro risultano orientate verso l’esterno – competitività e sviluppo delle imprese, internazionalizzazione, raccordo scuola-lavoro, regolazione del mercato e tutela dei consumatori – mentre le altre tre riguardano il miglioramento dei processi interni, il patrimonio e le risorse umane e la sostenibilità economico-finanziaria.
«Gli interventi per le imprese, in particolare, riguarderanno la valorizzazione delle filiere produttive, la promozione dell’offerta turistica e il miglioramento della competitività, anche sul fronte della digitalizzazione – ha spiegato D’Ercole – Un occhio di riguardo sarà riservato alla presenza sui mercati esteri, grazie all’Azienda Speciale Evaet, e alla nascita di nuove imprese, cui si affiancherà il sostegno all’alternanza scuola-lavoro.
Tra gli ambiti principali dell’operato camerale si colloca anche la promozione della trasparenza e della legalità – ha continuato D’Ercole – attraverso una convenzione con l’Associazione Libera, l’attività di formazione degli studenti delle scuole superiori e la valorizzazione degli strumenti informativi a disposizione del sistema camerale per prevenire e contrastare la criminalità economica. Continuerà inoltre l’offerta di procedure di risoluzione delle controversie alternative alla giustizia ordinaria, che vedono la provincia di Novara al primo posto nel numero di mediazioni gestite ogni anno da ADR Piemonte».
L’incontro ha offerto l’occasione non solo di guardare al futuro, ma anche di raccontare quanto finora realizzato nell’ottica di agire e comunicare con sempre maggiore trasparenza, come previsto dal Decreto legislativo n. 33/2013, anche attraverso la realizzazione di apposite giornate informative.
Nel 2014 sono state quasi 35mila le pratiche gestite dal registro delle imprese, oltre 11mila i certificati d’origine emessi, 1.982 i rilasci/rinnovi di dispositivi di firma digitale, 1.474 gli strumenti di misura verificati e 358 le consulenze a favore di imprese ed aspiranti imprenditori. I proventi, per effetto dei tagli al diritto annuale, sono passati dagli 8,1 milioni di euro del 2014 ai 5,7 milioni del 2015 e sono previsti in ulteriore ribasso nel 2016 (5,3 milioni), mentre gli oneri sono scesi da 7,8 a 5,8 milioni negli stessi periodi di riferimento (con una previsione di 5,5 milioni per il prossimo anno).

v.s.

NOVARA - «Il 2015 è stato un anno di miglioramento e nei prossimi anni è previsto un aumento dei vari indicatori, tra cui export, reddito delle famiglie e occupazione, con una variazione stimata del numero di occupati pari al +1% per il 2016, un ulteriore passo, dunque, verso il recupero dei valori pre-crisi»: così il presidente della Camera di Commercio di Novara Maurizio Comoli ieri alla presentazione del Piano Pluriennale Strategico dell'ente. 
Comoli ha poi fatto il punto sul processo di riforma del sistema camerale: «In base alle disposizioni normative la Camera di Commercio di Novara è tenuta a procedere ad un accorpamento al fine di rispettare la soglia critica delle 75mila imprese di riferimento, soglia che per gli Enti camerali unificatisi prima dell’emanazione della legge, tra cui Biella e Vercelli, non rappresenta un requisito vincolante, rendendo quindi discrezionali ulteriori passi. Rimangono tuttavia inderogabili – ha precisato Comoli – il numero massimo di sessanta Enti camerali sul territorio nazionale e il rispetto della sostenibilità economico-finanziaria, su cui, in particolare, incide la riduzione del diritto annuale, ossia delle risorse  per dare impulso e sostegno al tessuto produttivo del territorio. Le nostre porte sono quindi aperte per lavorare insieme alle altre Camere nel miglior modo possibile e tutelare l’interesse delle imprese».
La parola è passata a Cristina D’Ercole, segretario generale della Camera di Commercio, la quale ha illustrato in dettaglio i contenuti del Piano Pluriennale Strategico, articolato in sette linee d’azione. Di esse quattro risultano orientate verso l’esterno – competitività e sviluppo delle imprese, internazionalizzazione, raccordo scuola-lavoro, regolazione del mercato e tutela dei consumatori – mentre le altre tre riguardano il miglioramento dei processi interni, il patrimonio e le risorse umane e la sostenibilità economico-finanziaria.
«Gli interventi per le imprese, in particolare, riguarderanno la valorizzazione delle filiere produttive, la promozione dell’offerta turistica e il miglioramento della competitività, anche sul fronte della digitalizzazione – ha spiegato D’Ercole – Un occhio di riguardo sarà riservato alla presenza sui mercati esteri, grazie all’Azienda Speciale Evaet, e alla nascita di nuove imprese, cui si affiancherà il sostegno all’alternanza scuola-lavoro.
Tra gli ambiti principali dell’operato camerale si colloca anche la promozione della trasparenza e della legalità – ha continuato D’Ercole – attraverso una convenzione con l’Associazione Libera, l’attività di formazione degli studenti delle scuole superiori e la valorizzazione degli strumenti informativi a disposizione del sistema camerale per prevenire e contrastare la criminalità economica. Continuerà inoltre l’offerta di procedure di risoluzione delle controversie alternative alla giustizia ordinaria, che vedono la provincia di Novara al primo posto nel numero di mediazioni gestite ogni anno da ADR Piemonte».
L’incontro ha offerto l’occasione non solo di guardare al futuro, ma anche di raccontare quanto finora realizzato nell’ottica di agire e comunicare con sempre maggiore trasparenza, come previsto dal Decreto legislativo n. 33/2013, anche attraverso la realizzazione di apposite giornate informative.
Nel 2014 sono state quasi 35mila le pratiche gestite dal registro delle imprese, oltre 11mila i certificati d’origine emessi, 1.982 i rilasci/rinnovi di dispositivi di firma digitale, 1.474 gli strumenti di misura verificati e 358 le consulenze a favore di imprese ed aspiranti imprenditori. I proventi, per effetto dei tagli al diritto annuale, sono passati dagli 8,1 milioni di euro del 2014 ai 5,7 milioni del 2015 e sono previsti in ulteriore ribasso nel 2016 (5,3 milioni), mentre gli oneri sono scesi da 7,8 a 5,8 milioni negli stessi periodi di riferimento (con una previsione di 5,5 milioni per il prossimo anno).

v.s.

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