Lavoro

Dalla Regione quasi 7 milioni per finanziare i nuovi percorsi formativi in apprendistato

Chiorino: “Una carta vincente per i giovani, che nel 43% dei casi, al termine del periodo formativo, vedono riconfermata l’assunzione o trovano un nuovo contratto”

Dalla Regione quasi 7 milioni per finanziare i nuovi percorsi formativi in apprendistato
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L’Assessore Elena Chiorino crede nell’apprendistato inteso come carta vincente per avvicinare giovani e imprese per creare un’occupazione stabile. Lo dicono i numeri: il 43% dei casi, al termine del periodo formativo, vedono riconfermata l’assunzione o trovano un nuovo contratto entro i 6 mesi successivi.

Ecco perché dall’assessorato di via Magenta si è deciso di investire quasi 7 milioni per finanziare i nuovi percorsi formativi in apprendistato, con un ammontare di 1,7 milioni per il duale nella scuola e di 5,2 milioni di euro per il professionalizzante. “L’apprendistato duale rappresenta un’opportunità importante per il mondo della scuola, che riduce così le distanze dal mondo del lavoro – ha commentato l’assessore regionale al lavoro Chiorino –  consentendo ai ragazzi di quarta e quinta di imparare non solo dai banchi di scuola, bensì attraverso una contestuale esperienza lavorativa retribuita”.

Fino ad oggi sono stati più di 600 i percorsi di apprendistato per il diploma di scuola secondaria superiore, attivati da 32 scuole piemontesi, con un graduale ma costante aumento delle domande di partecipazione, seppur rallentato dal periodo pandemico: tra il 2017 e il 2021, il numero dei contratti è sostanzialmente raddoppiato: una tendenza che fa prevedere un ulteriore incremento del 24% alla fine del 2022. La formazione è svolta in parte a scuola, in parte in azienda, grazie alla progettazione congiunta del percorso e all’individuazione di adeguate forme di coordinamento tra istituzione scolastica e datore di lavoro, oltre che all’utilizzo di un sistema di tutoring integrato, in tutte le fasi del percorso.

“Credo fortemente in questo strumento che ritengo possa essere una carta vincente per la ripresa economica e per i nostri giovani – ha spiegato l’assessore –  le imprese hanno fiducia soprattutto nei percorsi innovativi, ecco perché, anche sulla base di questi risultati, abbiamo deciso di potenziarne l’investimento. Per la ripartenza del Piemonte, non vogliamo più immaginare una sola misura, in ambito occupazionale, che non condivisa con le imprese del territorio”.

L’apprendistato duale: i vantaggi per giovani e imprese

L’apprendistato duale offre molteplici vantaggi sia ai giovani che alle imprese: ai primi permette di anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro prima della conclusione del percorso di  studi, sviluppando una professionalità riconoscibile e  spendibile anche all’esterno del contesto specifico di inserimento lavorativo. Gli apprendisti godono, inoltre, delle tutele salariali  e  previdenziali  a cui hanno diritto tutti  gli altri  lavoratori dipendenti e dopo il diploma, nel 20% dei casi vengono confermati in servizio, nel 35% trovano un contratto di lavoro entro 1 anno, mentre il 45% sceglie di proseguire gli studi in università o in un ITS. L’impresa, a sua volta, oltre a ottenere vantaggi fiscali, ha la possibilità di formare i giovani da  inserire in  organico  secondo  le  proprie  aspettative, di conoscerli e valutarli; può introdurre  innovazione  nei  processi  aziendali,  grazie all’apporto di menti giovani maggiormente predisposte  alle  novità e ai  cambiamenti; infine, ha un ritorno di immagine, valorizzando l’attitudine a sostenere attività a responsabilità sociale.

L’apprendistato professionalizzante

Le risorse regionali per incrementare l’utilizzo del contratto di apprendistato non finiscono qui. Ulteriori 5,2 milioni sono stanziati per finanziare i percorsi formativi dell’apprendistato professionalizzante.

“Nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria, nel 2021 sono aumentate del 33% le assunzioni con questa tipologia contrattuale, rispetto a quelle inizialmente stimate per il 2021-2022. Il fabbisogno formativo per le imprese interessate è di conseguenza aumentato, rendendo necessario lo stanziamento di ulteriori fondi per finanziare i nuovi corsi”. Ha ribadito Chiorino. L’apprendistato professionalizzante è un contratto a tempo indeterminato di durata triennale, finalizzato all’inserimento lavorativo dei giovani nella fascia compresa tra i 18 e i 29 anni. già in possesso di un diploma o qualifica professionale. La qualificazione professionale dell’apprendista viene conseguita attraverso una formazione di base e trasversale svolta presso strutture accreditate o in impresa, a cui si aggiunge un apprendimento tecnico professionale “on the job”.

Un’ottima opportunità per i giovani, che nel 43% dei casi, al termine del periodo formativo, vedono riconfermata l’assunzione o trovano un nuovo contratto entro i 6 mesi successivi.

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