Deaprinting, da martedì stop alle attività
NOVARA - Dall’incertezza allo sconforto. Da martedì prossimo, 17 febbraio, Deaprinting sospende tutte le attività di produzione, sia nel settore grafica sia nella legatoria. E per quasi 200 dipendenti, dice Clementino Villaraggia, responsabile grafici della Cisl, «dalla stessa data, scatta la cassa integrazione, straordinaria per chi lavora alle officine grafiche»
«Il vero problema - aggiunge Stella Cepile, Filcams Cgil - è che al di là delle rassicurazioni delle ultime settimane, ad oggi non abbiamo alcuna conferma dell’effettivo subentro: non esistono certezze».
E certo la comunicazione del blocco dell’attività non ha contribuito a rasserenare gli animi... «Anche perché questo significa - aggiunge Cepile - che le commesse dell’azienda andranno perse e finiranno a qualcun altro».
Alla luce dunque della situazione di continua e preoccupante incertezza, i dipendenti hanno indet
NOVARA - Dall’incertezza allo sconforto. Da martedì prossimo, 17 febbraio, Deaprinting sospende tutte le attività di produzione, sia nel settore grafica sia nella legatoria. E per quasi 200 dipendenti, dice Clementino Villaraggia, responsabile grafici della Cisl, «dalla stessa data, scatta la cassa integrazione, straordinaria per chi lavora alle officine grafiche»
«Il vero problema - aggiunge Stella Cepile, Filcams Cgil - è che al di là delle rassicurazioni delle ultime settimane, ad oggi non abbiamo alcuna conferma dell’effettivo subentro: non esistono certezze».
E certo la comunicazione del blocco dell’attività non ha contribuito a rasserenare gli animi... «Anche perché questo significa - aggiunge Cepile - che le commesse dell’azienda andranno perse e finiranno a qualcun altro».
Alla luce dunque della situazione di continua e preoccupante incertezza, i dipendenti hanno indetto per la giornata di ieri, venerdì, otto ore di sciopero unitario. «In tutti questi mesi - prosegue Cepile - le organizzazioni sindacali hanno pazientato e collaborato perché tutti i soggetti si stavano muovendo nella direzione della salvaguardia dell’attività produttiva e dell’occupazione. Abbiamo mantenuto un atteggiamento prudente e collaborativo di fronte alla dichiarazione di mobilità per 90 persone, di fronte alla richiesta di concordato... Il tutto per cercare di non creare intralci alla trattativa di acquisizione e far sì che l’operazione potesse andare in porto».
Lunedì il sindaco Andrea Ballarè (che sta seguendo con particolare attenzione la vicenda) aveva avuto a Palazzo Cabrino un incontro con Giuseppe Spreafico, l'imprenditore titolare della Caleidograph, azienda che sta trattando l'acquisto della DeaPrinting. «Ho chiesto - aveva spiegato Ballarè - che qualsiasi operazione punti anzitutto a salvaguardare il più possibile l'occupazione e che ci si impegni a mantenere il più possibile le lavorazioni nella sede novarese dello stabilimento. Nella sede di corso della Vittoria la presenza di una parte importante delle lavorazioni di Deaprinting, la localizzazione della Legatoria del Verbano, la tradizione professionale, sono elementi che possono consentire a Novara, pur in un quadro di grandi difficoltà del settore, di svolgere ancora un ruolo importante nell'ambito dell'editoria di qualità». Ma anche da quell’incontro non erano venuti elementi di chiarezza sull’effettivo andamento della trattativa.
E adesso la pazienza sembra proprio finita: «Entro lunedì - concludono i sindacati - chiediamo di ricevere notizie e capire se e quando la trattativa si sbloccherà. Anche perché stiamo parlando del destino di 220 famiglie novaresi».
Laura Cavalli