«Dopo l’Expo nulla sarà più come prima»

«Dopo l’Expo nulla sarà più come prima»
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NOVARA – A meno di cinquanta giorni dall’inaugurazione di Expo, prosegue l’attività promozionale della Camera di Commercio di Novara, finalizzata al fatto che territorio e imprese novaresi possano trarre il meglio dai sei mesi dall’Esposizione Universale 2015 di Milano. Per conoscere meglio le strategie abbiamo intervistato Paolo Rovellotti, delegato Expo 2015 dell’Ente camerale di cui è stato anche presidente. La tematica dell’alimentazione e della nutrizione che caratterizza questa edizione di Expo, vede Rovellotti particolarmente preparato sia per l’impegno portato avanti negli anni come presidente regionale di Coldiretti e sia per la propria attività di viticoltore.

NOVARA – A meno di cinquanta giorni dall’inaugurazione di Expo, prosegue l’attività promozionale della Camera di Commercio di Novara, finalizzata al fatto che territorio e imprese novaresi possano trarre il meglio dai sei mesi dall’Esposizione Universale 2015 di Milano. Per conoscere meglio le strategie abbiamo intervistato Paolo Rovellotti, delegato Expo 2015 dell’Ente camerale di cui è stato anche presidente. La tematica dell’alimentazione e della nutrizione che caratterizza questa edizione di Expo, vede Rovellotti particolarmente preparato sia per l’impegno portato avanti negli anni come presidente regionale di Coldiretti e sia per la propria attività di viticoltore.
«Il tema di Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – esordisce Rovellotti – una rassegna fondata sul cibo, sulle materie prime, sul manifatturiero nell’agroalimentare. I riflettori mondiali saranno puntati sulla manifestazione. Novara è a soli 40 km dall’Expo e deve pensare di essere al centro del mondo. Nei prossimi sei mesi saremo al centro di un evento epocale. Se pensiamo che in treno o in automobile si arriva all’area di Expo prima da Novara che da alcune zone di Milano bisogna riflettere. Sicuramente i visitatori di Expo arrivati in Italia potranno poi recarsi a Firenze, Roma, Venezia ma non tutti. Alcuni che resteranno pochi giorni potrebbero essere attratti dalle località più vicine. Visto che noi dobbiamo ragionare in termine di quadrante dell’Alto Piemonte, possiamo affermare che l’offerta che diamo è ricca di attrattive. Valga come esempio la zona dei laghi».
Valorizzazione delle eccellenze alimentari dell’Alto Piemonte e ricadute sul territorio sono gli obbiettivi primari?
«Tra le eccellenze alimentari del territorio c’è sicuramente il riso. A tal proposito segnalo l’adesione al progetto Federalimentare4Expo per la valorizzazione della filiera italiana del riso, che vede come capofila Ente Nazionale Risi e consentirà alle imprese italiane del settore risicolo di essere presenti a rotazione in un’area da 120 mq per i sei mesi della manifestazione, abbinando a quella del riso la valorizzazione degli altri prodotti agroalimentari locali. In merito invece alla possibili ricadute sul territorio. Voglio fare un esempio. L’anno scorso venne a Novara Zhang Gang, delegato generale del Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio internazionale e della Camera di Commercio Internazionale di Cina, nonché vice presidente e segretario generale dell’Associazione delle imprese di Cina in Italia. Zhang Gang spiegò che l’Expo vedrà un’imponente rappresentanza cinese. La Cina occuperà tre padiglioni, con una superficie espositiva seconda solo a quella italiana: durante il semestre dell’Esposizione è previsto l’afflusso di un milione di visitatori cinesi, sottolineò Zhang “interessati a visitare non solo Milano, ma anche le città limitrofe”. Spiegò che dalle 24 province cinesi arriveranno, per ognuna, mille addetti ai lavori sicuri, poi vi sono gli altri visitatori. Se i nostri territori intercettassero anche soltanto un 5% di questo flusso sarebbe ottimale».

Massimo Delzoppo

Leggi l’intervista integrale sul Corriere di Novara di lunedì 16 marzo

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