E il Faraggiana rinasce

E il Faraggiana rinasce
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NOVAR A- S come sorpresa. Quella che si legge negli occhi di tutti. C come curiosità. Quella per gli spazi (che presto si sveleranno) e per la programmazione culturale. E come emozione. Quella che si prova varcando la soglia. Ecco, ci siamo. Il Faraggiana rinasce. Ieri pomeriggio la presentazione ufficiale della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di fronte alla città. Dopo tanti (troppi) anni di silenzio la voce della storica istituzione torna a risuonare alta. E’ il frutto di una mobilitazione popolare che ha visto le forze culturali della città scendere in campo per salvare il teatro destinato, nelle intenzioni del Comune, ad andare incontro a un futuro di multisala cinematografica. Rimescolate le carte, bandita la gara, assegnato l’appalto. Ed ecco la

Fondazione muovere i primi passi, guidata dai soci fondatori che hanno preso a cuore le sorti del teatro novarese. Addetti ai lavori ma anche cittadini presenti alla presentazione del progetto. Il dado è tratto. “Un'avventura impensabile solo un anno fa – sono parole del presidente della Fondazione Vanni Vallino -. Dobbiamo ringraziare l'Amministrazione comunale che ci ha ascoltati. La città chiedeva un percorso diverso. Oggi siamo qui, ma abbiamo bisogno di tutti voi”. Anche la direttrice artistica Lucilla Giagnoni ha lanciato l'appello alla città. “Uno spazio che avrà tanti linguaggi. Per realizzare un sogno: una scuola di umanità, per tutti. Quello che è accaduto a Novara nel segno della cultura è qualcosa di straordinario. Unico in Italia”. Comune e Fondazione BpN hanno sostenuto la ristrutturazione.

A nome del presidente della Fondazione Franco Zanetta è intervenuto Gigi Santoro: “Abbiamo

subito creduto nel progetto che vuole riportare il teatro ai novaresi. Così la città cresce”. Il sindaco Andrea Ballarè: “Aver ascoltato e aver trovato persone che si sono messe in gioco, si sono assunte responsabilità, si sono rimboccate le maniche. Questa la chiave di volta. La città sta vincendo sul piano della cultura”. Per Paola Turchelli, assessore comunale alla Cultura, “una sfida vinta grazie a chi ha discusso con noi e capito il messaggio importante per la città. In Italia i teatri chiudono, noi apriamo un nuovo spazio. Un grande valore”. E sul palco che torna a vivere la musica celestiale di un giovane quartetto di talento, il Daidalos. Si riparte.

Eleonora Groppetti

NOVAR A- S come sorpresa. Quella che si legge negli occhi di tutti. C come curiosità. Quella per gli spazi (che presto si sveleranno) e per la programmazione culturale. E come emozione. Quella che si prova varcando la soglia. Ecco, ci siamo. Il Faraggiana rinasce. Ieri pomeriggio la presentazione ufficiale della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di fronte alla città. Dopo tanti (troppi) anni di silenzio la voce della storica istituzione torna a risuonare alta. E’ il frutto di una mobilitazione popolare che ha visto le forze culturali della città scendere in campo per salvare il teatro destinato, nelle intenzioni del Comune, ad andare incontro a un futuro di multisala cinematografica. Rimescolate le carte, bandita la gara, assegnato l’appalto. Ed ecco la

Fondazione muovere i primi passi, guidata dai soci fondatori che hanno preso a cuore le sorti del teatro novarese. Addetti ai lavori ma anche cittadini presenti alla presentazione del progetto. Il dado è tratto. “Un'avventura impensabile solo un anno fa – sono parole del presidente della Fondazione Vanni Vallino -. Dobbiamo ringraziare l'Amministrazione comunale che ci ha ascoltati. La città chiedeva un percorso diverso. Oggi siamo qui, ma abbiamo bisogno di tutti voi”. Anche la direttrice artistica Lucilla Giagnoni ha lanciato l'appello alla città. “Uno spazio che avrà tanti linguaggi. Per realizzare un sogno: una scuola di umanità, per tutti. Quello che è accaduto a Novara nel segno della cultura è qualcosa di straordinario. Unico in Italia”. Comune e Fondazione BpN hanno sostenuto la ristrutturazione.

A nome del presidente della Fondazione Franco Zanetta è intervenuto Gigi Santoro: “Abbiamo

subito creduto nel progetto che vuole riportare il teatro ai novaresi. Così la città cresce”. Il sindaco Andrea Ballarè: “Aver ascoltato e aver trovato persone che si sono messe in gioco, si sono assunte responsabilità, si sono rimboccate le maniche. Questa la chiave di volta. La città sta vincendo sul piano della cultura”. Per Paola Turchelli, assessore comunale alla Cultura, “una sfida vinta grazie a chi ha discusso con noi e capito il messaggio importante per la città. In Italia i teatri chiudono, noi apriamo un nuovo spazio. Un grande valore”. E sul palco che torna a vivere la musica celestiale di un giovane quartetto di talento, il Daidalos. Si riparte.

Eleonora Groppetti

 

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