Elezioni a Novara, i commenti degli altri candidati sindaco

Elezioni a Novara, i commenti degli altri candidati sindaco
Pubblicato:

NOVARA - Il “terzo incomodo” Cristina Macarro candidata del Movimento 5Stelle, oltre a esprimere la propria soddisfazione per il risultato della sua lista, non risparmia stoccate ai due futuri antagonisti al ballottaggio Ballarè - Canelli: «Siamo contenti per aver raddoppiato i voti rispetto a cinque anni fa anche se a dir la verità ci attendevamo, speravamo, in qualcosa di più. Siamo rimasti un po’ sorpresi dai risultati delle altre forze politiche. Sicuramente Ballarè ha avuto un messaggio dagli elettori di cambiare la propria politica amministrativa. Non ci aspettavamo invece il successo della Lega Nord. Purtroppo ha vinto la politica delle promesse facili, promesse che in un momento di crisi economica ci chiediamo come saranno mantenute». Con un risultato che “ricalca”, anche in termini percentuali, quello ottenuto cinque anni fa da Sel, la lista “La Città in Comune” può decisamente sorridere. Ha tagliato il traguardo del superamento della soglia fatidica del 3% (sicuramente tutt’altro che scontata alla vigilia secondo alcuni sondaggi) che le permetterà in ogni caso di essere rappresentata nella nuova assemblea di Palazzo Cabrino e al tempo stesso, sul piano politico, di dimostrare, con hanno sempre sostenuto i suoi militanti, «che un’alternativa di sinistra a Ballaré sia possibile». Lo ha ribadito il candidato sindaco Luigi Rodini, commentando a caldo nella notte e poi più serenamente nella mattinata di ieri il risultato delle urne: «Ci troviamo di fronte a una politica in calo - ha subito detto - Noi siamo contenti perché abbiamo fatto una campagna elettorale sincera, offrendo il nostro contributo per una politica alternativa. Adesso se la giocheranno Ballaré e Canelli». Qualche “passaggio” in nottata l’ha fatto anche Romano Piantanida, che con poco più dell’1% dei voti si è piazzato all’ultimo posto fra i candidati alla poltrona di primo cittadino. Sorpreso? Deluso? «No, perché in fondo era quello che mi aspettavo - ci ha poi detto ieri mattina, a spoglio quasi completato - La nostra lista era composta prevalentemente da giovani che si sono messi in campo per vedere se era possibile fare qualcosa...». Chi invece non nasconde la sua delusione è il candidato della lista “Popolo Civitas”, Gian Carlo Paracchini: «Onestamente dal punto di vista personale speravamo in qualcosa di più, che ci consentisse di arrivare almeno al 3%. Evidentemente, anche per la limitatezza dei nostri mezzi, abbiamo sbagliato in qualcosa. La scelta del nostro programma di puntare molto sulla famiglia non ha pagato». Fra gli ultimi ad arrivare in Municipio, lunedì mattina, Daniele Andretta, decisamente soddisfatto dal risultato ottenuto dalla sua coalizione con capofila “Io, Novara”: «Abbiamo portato avanti una grande idea per la città che continuiamo a ritenere tale come quella partita con le “primarie”, ma soprattutto con un progetto innovativo per Novara. Ovviamente a mio giudizio il voto locale ha risentito di una politica nazionale. Se andiamo a vedere i singoli candidati c’è qualcosa per cui riflettere: il candidato della Lega ha perso rispetto a cinque anni fa, così come a quello del Pd, mentre il “Movimento Cinque Stelle” ha guadagnato. Noi abbiamo un programma importante, con dei contenuti importanti. Sulla base di quello si valuterà come comportarci». Massimo Delzoppo Luca Mattioli

NOVARA - Il “terzo incomodo” Cristina Macarro candidata del Movimento 5Stelle, oltre a esprimere la propria soddisfazione per il risultato della sua lista, non risparmia stoccate ai due futuri antagonisti al ballottaggio Ballarè - Canelli: «Siamo contenti per aver raddoppiato i voti rispetto a cinque anni fa anche se a dir la verità ci attendevamo, speravamo, in qualcosa di più. Siamo rimasti un po’ sorpresi dai risultati delle altre forze politiche. Sicuramente Ballarè ha avuto un messaggio dagli elettori di cambiare la propria politica amministrativa. Non ci aspettavamo invece il successo della Lega Nord. Purtroppo ha vinto la politica delle promesse facili, promesse che in un momento di crisi economica ci chiediamo come saranno mantenute». Con un risultato che “ricalca”, anche in termini percentuali, quello ottenuto cinque anni fa da Sel, la lista “La Città in Comune” può decisamente sorridere. Ha tagliato il traguardo del superamento della soglia fatidica del 3% (sicuramente tutt’altro che scontata alla vigilia secondo alcuni sondaggi) che le permetterà in ogni caso di essere rappresentata nella nuova assemblea di Palazzo Cabrino e al tempo stesso, sul piano politico, di dimostrare, con hanno sempre sostenuto i suoi militanti, «che un’alternativa di sinistra a Ballaré sia possibile». Lo ha ribadito il candidato sindaco Luigi Rodini, commentando a caldo nella notte e poi più serenamente nella mattinata di ieri il risultato delle urne: «Ci troviamo di fronte a una politica in calo - ha subito detto - Noi siamo contenti perché abbiamo fatto una campagna elettorale sincera, offrendo il nostro contributo per una politica alternativa. Adesso se la giocheranno Ballaré e Canelli». Qualche “passaggio” in nottata l’ha fatto anche Romano Piantanida, che con poco più dell’1% dei voti si è piazzato all’ultimo posto fra i candidati alla poltrona di primo cittadino. Sorpreso? Deluso? «No, perché in fondo era quello che mi aspettavo - ci ha poi detto ieri mattina, a spoglio quasi completato - La nostra lista era composta prevalentemente da giovani che si sono messi in campo per vedere se era possibile fare qualcosa...». Chi invece non nasconde la sua delusione è il candidato della lista “Popolo Civitas”, Gian Carlo Paracchini: «Onestamente dal punto di vista personale speravamo in qualcosa di più, che ci consentisse di arrivare almeno al 3%. Evidentemente, anche per la limitatezza dei nostri mezzi, abbiamo sbagliato in qualcosa. La scelta del nostro programma di puntare molto sulla famiglia non ha pagato». Fra gli ultimi ad arrivare in Municipio, lunedì mattina, Daniele Andretta, decisamente soddisfatto dal risultato ottenuto dalla sua coalizione con capofila “Io, Novara”: «Abbiamo portato avanti una grande idea per la città che continuiamo a ritenere tale come quella partita con le “primarie”, ma soprattutto con un progetto innovativo per Novara. Ovviamente a mio giudizio il voto locale ha risentito di una politica nazionale. Se andiamo a vedere i singoli candidati c’è qualcosa per cui riflettere: il candidato della Lega ha perso rispetto a cinque anni fa, così come a quello del Pd, mentre il “Movimento Cinque Stelle” ha guadagnato. Noi abbiamo un programma importante, con dei contenuti importanti. Sulla base di quello si valuterà come comportarci». 

Massimo Delzoppo    Luca Mattioli

Seguici sui nostri canali