Eni Versalis, incontro in Regione

Eni Versalis, incontro in Regione
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TORINO - La cessione della società Versalis e, più in generale, la presenza di Eni in Piemonte sono state al centro di un incontro in Regione a cui hanno partecipato le assessore al Lavoro Gianna Pentenero e alle Attività produttive Giuseppina De Santis, insieme al sindaco di Novara Andrea Ballaré e ai rappresentanti confederali e di categoria di Cigl, Cisl e Uil.

Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro preoccupazione per la volontà del colosso energetico di cedere la partecipata Versalis al fondo statunitense Sk Capital, con il rischio di una progressiva dismissione delle attività legate alla chimica nel nostro Paese. In Piemonte, Versalis è presente all’interno dell’Istituto Donegani - Centro di ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l'Ambiente, che occupa complessivamente 120 ricercatori di cui 42 lavoratori direttamente collegati a Versalis, e rappresenta un’eccellenza nel campo della chimica verde. Settore considerato strategico dalla Regione, tanto da figurare tra i sei filoni di investimento del Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2014-2020. Sindacati ed esponenti della giunta regionale hanno quindi condiviso la necessità di accendere i riflettori su questa realtà all’interno del dibattito avviato, in sede di conferenza Stato-Regioni, sul destino di Versalis in Italia. Inoltre, l’incontro è stato l’occasione per affrontare il tema più ampio delle prospettive di Eni in Piemonte, dove, tra torinese e novarese, sono impiegate circa 600 persone. Anche in questo caso, i sindacati si sono detti preoccupati per la mancanza di investimenti e l’assenza di ricambio generazionale. Dal canto suo, la Regione ha manifestato la disponibilità ad avviare un ragionamento complessivo sulla presenza dell’azienda energetica in Piemonte e sulla possibilità, ad esempio, di avviare progetti di alternanza scuola-lavoro volti a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani.

TORINO - La cessione della società Versalis e, più in generale, la presenza di Eni in Piemonte sono state al centro di un incontro in Regione a cui hanno partecipato le assessore al Lavoro Gianna Pentenero e alle Attività produttive Giuseppina De Santis, insieme al sindaco di Novara Andrea Ballaré e ai rappresentanti confederali e di categoria di Cigl, Cisl e Uil.

Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro preoccupazione per la volontà del colosso energetico di cedere la partecipata Versalis al fondo statunitense Sk Capital, con il rischio di una progressiva dismissione delle attività legate alla chimica nel nostro Paese. In Piemonte, Versalis è presente all’interno dell’Istituto Donegani - Centro di ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l'Ambiente, che occupa complessivamente 120 ricercatori di cui 42 lavoratori direttamente collegati a Versalis, e rappresenta un’eccellenza nel campo della chimica verde. Settore considerato strategico dalla Regione, tanto da figurare tra i sei filoni di investimento del Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2014-2020. Sindacati ed esponenti della giunta regionale hanno quindi condiviso la necessità di accendere i riflettori su questa realtà all’interno del dibattito avviato, in sede di conferenza Stato-Regioni, sul destino di Versalis in Italia. Inoltre, l’incontro è stato l’occasione per affrontare il tema più ampio delle prospettive di Eni in Piemonte, dove, tra torinese e novarese, sono impiegate circa 600 persone. Anche in questo caso, i sindacati si sono detti preoccupati per la mancanza di investimenti e l’assenza di ricambio generazionale. Dal canto suo, la Regione ha manifestato la disponibilità ad avviare un ragionamento complessivo sulla presenza dell’azienda energetica in Piemonte e sulla possibilità, ad esempio, di avviare progetti di alternanza scuola-lavoro volti a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani.

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