Ex Officine Grafiche, a novembre i creditori in Tribunale

Ex Officine Grafiche, a novembre i creditori in Tribunale
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L’udienza è fissata per il prossimo 19 novembre, alle 11, a Palazzo Fossati: il Tribunale di Novara ha ammesso al concordato preventivo “Officine Grafiche Novara 1901 spa”. 

A febbraio, la società (in liquidazione) aveva presentato una domanda di concordato preventivo, chiedendo contestualmente la concessione di un termine per la presentazione della proposta, del piano e della documentazione, fissato al 21 maggio scorso. Ma prima della scadenza, la stessa società aveva rinunciato al ricorso, depositando  una seconda e definitiva domanda di concordato preventivo lo scorso 15 luglio, che il Tribunale ha accolto. La domanda prevede la cessione di tutti i beni ai creditori e, nella prospettiva di realizzare una cifra pari a poco più di 10 milioni e 180.000 euro, la possibilità di pagamento integrale dei crediti prededucibili e di quelli con prelazione nonché, in misura variabile tra il 12,67% e il 7,8%, il pagamento dei crediti chirografari (che ammontano a oltre 23 milioni di euro). Il tutto, entro la metà del 2020 per il pagamento completo dei chirografi ed entro la fine del 2017 per il pagamento di prededuzioni e prelazioni, secondo il procedere liquidativo.

Il Tribunale ha nominato commissario giudiziale il ragionier Giovanni Borrini; delegato alla procedura, il presidente Filippo Lamanna.

Con la convocazione dei creditori il prossimo novembre, si mette dunque la parola fine alla vicenda dello stabilimento delle ex Officine Grafiche di corso della Vittoria, una lenta “agonia” protrattasi per molti mesi. Dopo il “naufragio” della trattativa con Caleidograph, che aveva proposto un progetto con la previsione di assumere solo 38 dei 142 addetti bocciato dalle maestranze, oggi lo stabilimento risulta chiuso da ormai cinque mesi e i 142 dipendenti sono in cassa integrazione.

Resta ora solo la speranza che, con l’ammissione al concordato preventivo, si affacci all’orizzonte qualche azienda interessata a rilevare l’attività di corso della Vittoria (che ancora contiene rotative e macchine per la stampa) a prezzi decisamente “da realizzo”.

Laura Cavalli

L’udienza è fissata per il prossimo 19 novembre, alle 11, a Palazzo Fossati: il Tribunale di Novara ha ammesso al concordato preventivo “Officine Grafiche Novara 1901 spa”. 

A febbraio, la società (in liquidazione) aveva presentato una domanda di concordato preventivo, chiedendo contestualmente la concessione di un termine per la presentazione della proposta, del piano e della documentazione, fissato al 21 maggio scorso. Ma prima della scadenza, la stessa società aveva rinunciato al ricorso, depositando  una seconda e definitiva domanda di concordato preventivo lo scorso 15 luglio, che il Tribunale ha accolto. La domanda prevede la cessione di tutti i beni ai creditori e, nella prospettiva di realizzare una cifra pari a poco più di 10 milioni e 180.000 euro, la possibilità di pagamento integrale dei crediti prededucibili e di quelli con prelazione nonché, in misura variabile tra il 12,67% e il 7,8%, il pagamento dei crediti chirografari (che ammontano a oltre 23 milioni di euro). Il tutto, entro la metà del 2020 per il pagamento completo dei chirografi ed entro la fine del 2017 per il pagamento di prededuzioni e prelazioni, secondo il procedere liquidativo.

Il Tribunale ha nominato commissario giudiziale il ragionier Giovanni Borrini; delegato alla procedura, il presidente Filippo Lamanna.

Con la convocazione dei creditori il prossimo novembre, si mette dunque la parola fine alla vicenda dello stabilimento delle ex Officine Grafiche di corso della Vittoria, una lenta “agonia” protrattasi per molti mesi. Dopo il “naufragio” della trattativa con Caleidograph, che aveva proposto un progetto con la previsione di assumere solo 38 dei 142 addetti bocciato dalle maestranze, oggi lo stabilimento risulta chiuso da ormai cinque mesi e i 142 dipendenti sono in cassa integrazione.

Resta ora solo la speranza che, con l’ammissione al concordato preventivo, si affacci all’orizzonte qualche azienda interessata a rilevare l’attività di corso della Vittoria (che ancora contiene rotative e macchine per la stampa) a prezzi decisamente “da realizzo”.

Laura Cavalli

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