«Galliate non intende fare nuovi debiti»
GALLIATE - L’Amministrazione comunale di Galliate non ha ritenuto di partecipare al bando regionale per la riqualificazione urbana. E la ragione, essenzialmente, è una: «L’adesione al bando equivale ad un’azione di indebitamento e la nostra linea politico-amministrativa è invece di indirizzo esattamente opposto». Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Frugeri rispondendo, in Consiglio comunale, a un’interrogazione firmata dai gruppi Pd-Pse e Progetto Comune e illustrata da Laura Meda: «Il bando - ha detto Meda - era volto a sostenere il commercio di prossimità nei centri storici e vie era affiancata la possibilità di ottenere contributi diretti per i commercianti per finanziare interventi di riqualificazione della propria attività come tinteggiature, dehors...». «Negli ultimi anni - ha ricordato Frugeri - le attività commerciali sul nostro territorio sono incrementate da 188 (nel 2009) a 215 (fine 2014), evidente segno di accurate scelte strategiche di carattere politico-amministrativo. Inoltre, la nostra città è già da tempo dotata di varchi semaforici che permettono la definizione di area pedonale e la morfologia del territorio, con viali e piazza, risulta già di per sè uno spazio naturale ad hoc per il commercio urbano». Invitando a prestare attenzione ai bandi che vengono emessi, Meda ha comunque sottolineato: «Non credo che non ne avremmo avuto bisogno, nè che i piccoli commercianti non ne avrebbero potuto trarre giovamento...».
Laura Cavalli
GALLIATE - L’Amministrazione comunale di Galliate non ha ritenuto di partecipare al bando regionale per la riqualificazione urbana. E la ragione, essenzialmente, è una: «L’adesione al bando equivale ad un’azione di indebitamento e la nostra linea politico-amministrativa è invece di indirizzo esattamente opposto». Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Frugeri rispondendo, in Consiglio comunale, a un’interrogazione firmata dai gruppi Pd-Pse e Progetto Comune e illustrata da Laura Meda: «Il bando - ha detto Meda - era volto a sostenere il commercio di prossimità nei centri storici e vie era affiancata la possibilità di ottenere contributi diretti per i commercianti per finanziare interventi di riqualificazione della propria attività come tinteggiature, dehors...». «Negli ultimi anni - ha ricordato Frugeri - le attività commerciali sul nostro territorio sono incrementate da 188 (nel 2009) a 215 (fine 2014), evidente segno di accurate scelte strategiche di carattere politico-amministrativo. Inoltre, la nostra città è già da tempo dotata di varchi semaforici che permettono la definizione di area pedonale e la morfologia del territorio, con viali e piazza, risulta già di per sè uno spazio naturale ad hoc per il commercio urbano». Invitando a prestare attenzione ai bandi che vengono emessi, Meda ha comunque sottolineato: «Non credo che non ne avremmo avuto bisogno, nè che i piccoli commercianti non ne avrebbero potuto trarre giovamento...».
Laura Cavalli