Galliate, si “sbloccano” le aree Zucchi e Standardtela

Galliate, si “sbloccano” le aree Zucchi e Standardtela
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GALLIATE – La Galliate del futuro sarà (anche, ma non solo) il risultato del “disegno” di città previsto dal nuovo Piano regolatore, finalmente “licenziato” dalla Regione nel 2014. Ma – e l’avverbio finalmente non è stato usato a caso – dovrà tenere conto anche del radicale mutamento delle condizioni generali dell’economia, dell’edilizia e dello stesso andamento demografico subentrati da quando il documento urbanistico fu redatto, per conto dell’Amministrazione Boccara, nell’ormai lontano 2005.
Ecco perché, strada facendo, sarà necessario apportare delle modifiche. Nel Consiglio comunale in programma lunedì sera 29 giugno, sarà in discussione la variante che riguarda in particolare gli ambiti di riqualificazione urbana, AR1a e AR1b, ossia le aree di ex Zucchi ed ex Standardtela, nonchè AR1c e AR2. «In sostanza – spiega l’assessore al Territorio Corrado Frugeri – si tratterà di andare a sbloccare queste aree. Come previsto dalla legge nazionale, infatti, verrà così prevista la possibilità, in assenza di un piano particolareggiato di iniziativa pubblica, di procedere con il 25% della fase realizzativa, ovviamente secondo precise regole e quindi limitatamente ad interventi di edilizia convenzionata, rispettosi degli indici di volumetria previsti dal Prg. Questo – sottolinea Frugeri – non significa che l’Amministrazione stia avallando un qualsivoglia progetto: semplicemente si vuole offrire agli attuatori uno strumento per operare, rendendo fruibile e riqualificando un’area che peraltro è già edificata e quindi una coerenza di linea di indirizzo programmatica per la tutela del consumo del territorio. Il provvedimento è stato sottoposto, nei giorni scorsi, oltre che alla Commissione Edilizia anche alla conferenza dei capigruppo, all’insegna della massima trasparenza, e con l’auspicio della più ampia convergenza».

Laura Cavalli

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 25 giugno 2015

GALLIATE – La Galliate del futuro sarà (anche, ma non solo) il risultato del “disegno” di città previsto dal nuovo Piano regolatore, finalmente “licenziato” dalla Regione nel 2014. Ma – e l’avverbio finalmente non è stato usato a caso – dovrà tenere conto anche del radicale mutamento delle condizioni generali dell’economia, dell’edilizia e dello stesso andamento demografico subentrati da quando il documento urbanistico fu redatto, per conto dell’Amministrazione Boccara, nell’ormai lontano 2005.
Ecco perché, strada facendo, sarà necessario apportare delle modifiche. Nel Consiglio comunale in programma lunedì sera 29 giugno, sarà in discussione la variante che riguarda in particolare gli ambiti di riqualificazione urbana, AR1a e AR1b, ossia le aree di ex Zucchi ed ex Standardtela, nonchè AR1c e AR2. «In sostanza – spiega l’assessore al Territorio Corrado Frugeri – si tratterà di andare a sbloccare queste aree. Come previsto dalla legge nazionale, infatti, verrà così prevista la possibilità, in assenza di un piano particolareggiato di iniziativa pubblica, di procedere con il 25% della fase realizzativa, ovviamente secondo precise regole e quindi limitatamente ad interventi di edilizia convenzionata, rispettosi degli indici di volumetria previsti dal Prg. Questo – sottolinea Frugeri – non significa che l’Amministrazione stia avallando un qualsivoglia progetto: semplicemente si vuole offrire agli attuatori uno strumento per operare, rendendo fruibile e riqualificando un’area che peraltro è già edificata e quindi una coerenza di linea di indirizzo programmatica per la tutela del consumo del territorio. Il provvedimento è stato sottoposto, nei giorni scorsi, oltre che alla Commissione Edilizia anche alla conferenza dei capigruppo, all’insegna della massima trasparenza, e con l’auspicio della più ampia convergenza».

Laura Cavalli

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