mobilitazione globale

Giovani Ambasciatori ONE: da Novara l'appello ai politici europei

L’hanno lanciato, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, Tommaso Rossotti, 23 anni di Vespolate, e Anna Frattaruolo, 23 anni di Bellinzago

Giovani Ambasciatori ONE: da Novara l'appello ai politici europei
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Un appello ai candidati alle elezioni europee “ad impegnarsi a porre fine alla povertà estrema entro il 2030 attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti”. L’hanno lanciato, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, Tommaso Rossotti, 23 anni di Vespolate, e Anna Frattaruolo, 23 anni di Bellinzago (nella foto con Alessandra Mussolini).

Giovani Ambasciatori ONE contro la povertà estrema nel mondo

I due giovani novaresi fanno parte degli oltre 250 Giovani Ambasciatori dell’organizzazione anti-povertà ONE (il movimento globale che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa). Hanno colto l’occasione della Festa dell’Europa, celebrata ogni anno il 9 maggio, per lanciare il loro appello al quale hanno già risposto quasi duecento candidati provenienti da 20 Paesi europei. Hanno promesso di impegnarsi, se eletti, a garantire che l'Unione Europea giochi un ruolo da protagonista nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

ONE: «Agire ora è essenziale per cambiare il futuro»

«Agire ora è essenziale per cambiare il futuro; il 9 maggio di 69 anni fa i fondatori di quella che sarebbe diventata l’Ue sono stati visionari e hanno fatto scelte coraggiose per i giorni a venire: saremo all’altezza di fare altrettanto?», chiede Tommaso Rossotti. «Insieme possiamo cambiare il mondo - aggiunge Anna Frattaruolo -. Dobbiamo fare in modo che l’Europa continui a giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla povertà estrema».
Friederike Röder, direttrice dell’Ue e la Francia per ONE, spiega: «I candidati alle elezioni dovrebbero ascoltare i nostri Giovani Ambasciatori: hanno la responsabilità di ascoltare le richieste dei giovani e unirsi a loro in questa lotta».
ari.mar.

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