Giunta regionale, cambiamenti in vista?

Giunta regionale, cambiamenti in vista?
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Aria di rivoluzione nella Giunta regionale, o meglio di rimpasto, se si vuole usare un termine considerato “politichese” antico, ma ancora incisivo per definire la situazione attuale della Regione Piemonte. Di sicuro c’è che una ventata di novità, tra poco, investirà gli assessori regionali in carica e qualcuno potrebbe anche essere sbalzato dalla sua poltrona. 

Un panorama, per altro, avvalorato da una riunione della “squadra”, tenuta circa un mese fa dal governatore piemontese Sergio Chiamparino, in cui sono stati annunciati, quantomeno, degli aggiustamenti e dei ritocchi per migliorare ulteriormente il meccanismo amministrativo fino alla fine della legislatura. Insomma, dall’incontro sarebbe emerso che cambierà qualcosa, probabilmente già da settembre, quasi sicuramente a ottobre.

L’accelerata a questa voglia di parziale rinnovamento  è arrivata dalla sentenza favorevole del Tar sulla questione delle firme false, che ha lasciato saldamente in sella alla Regione Piemonte Chiamparino. Ora il presidente piemontese potrà, senza alcun tipo di retropensiero, mettere mano alla sua squadra che, in qualche componente, non avrebbe risposto completamente alle aspettative. 

Cosa capiterà allora? Possibile qualche avvicendamento, sicuramente qualche spostamento di deleghe. Nel mirino l’assessore al Turismo e alla Cultura, Antonella Parigi.  Alcune sue decisioni sono parse impopolari, per così dire: i progetti di riordino delle Atl, ad esempio, hanno scontentato un po’ tutti. Ma l’operato dell’assessore Parigi coinvolge direttamente anche la nostra città, per quanto riguarda l’affidamento al Circolo dei Lettori (di cui era presidente) della Caffetteria del Broletto, che ha suscitato polemiche non ancora sopite. 

Un altro assessore donna sarebbe sotto osservazione. Si tratta del responsabile al Lavoro e all’Istruzione, Gianna Pentenero (nella foto). Il suo operato nel mondo del lavoro sarebbe stato aspramente criticato da Chiamparino, che le imputerebbe la mancanza di una visione globale e, quindi, di un progetto da perseguire. Ma anche una parte del mondo della scuola ha dimostrato la sua insofferenza nel confronti dell’assessore regionale, in particolare quello delle scuole paritarie, un settore che conta, e parecchio, in Piemonte.  La sensazione è che, a breve, l’assessorato della Pentenero potrebbe essere “alleggerito” di qualche delega.

Sotto i riflettori anche l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, alle prese con due “grane” colossali: il trasporto pubblico locale e la questione delle ferrovie locali. Non sono facili da dipanare e presentano mille sfaccettature, per questo potrebbero costargli care. Non dovrebbero esserci novità per Monica Cerutti, Sel, assessore alle Politiche giovanili e all’Immigrazione, alle prese con la difficile sistemazione dei profughi che continuano ad affluire in Piemonte e per Giovanni Maria Ferraris, assessore allo Sport, che finora non si è mai messo in mostra.

Sicuramente promossi da Chiamparino Antonio Saitta, che sta ricostruendo la sanità piemontese con un occhio di particolare attenzione nei confronti della Città della Salute di Novara,  Giuseppina De Santis, per quanto riguarda le questione economiche, Giorgio Ferrero all’Agricoltura e, non ultimo, il novarese Augusto Ferrari, molto apprezzato per il suo impegno nelle politiche sociali. Ovviamente scontato il gradimento di Chiamparino per Aldo Reschigna, il numero due in Regione e vicepresidente, l’uomo più vicino al presidente della regione.

Sandro Devecchi

Aria di rivoluzione nella Giunta regionale, o meglio di rimpasto, se si vuole usare un termine considerato “politichese” antico, ma ancora incisivo per definire la situazione attuale della Regione Piemonte. Di sicuro c’è che una ventata di novità, tra poco, investirà gli assessori regionali in carica e qualcuno potrebbe anche essere sbalzato dalla sua poltrona. 

Un panorama, per altro, avvalorato da una riunione della “squadra”, tenuta circa un mese fa dal governatore piemontese Sergio Chiamparino, in cui sono stati annunciati, quantomeno, degli aggiustamenti e dei ritocchi per migliorare ulteriormente il meccanismo amministrativo fino alla fine della legislatura. Insomma, dall’incontro sarebbe emerso che cambierà qualcosa, probabilmente già da settembre, quasi sicuramente a ottobre.

L’accelerata a questa voglia di parziale rinnovamento  è arrivata dalla sentenza favorevole del Tar sulla questione delle firme false, che ha lasciato saldamente in sella alla Regione Piemonte Chiamparino. Ora il presidente piemontese potrà, senza alcun tipo di retropensiero, mettere mano alla sua squadra che, in qualche componente, non avrebbe risposto completamente alle aspettative. 

Cosa capiterà allora? Possibile qualche avvicendamento, sicuramente qualche spostamento di deleghe. Nel mirino l’assessore al Turismo e alla Cultura, Antonella Parigi.  Alcune sue decisioni sono parse impopolari, per così dire: i progetti di riordino delle Atl, ad esempio, hanno scontentato un po’ tutti. Ma l’operato dell’assessore Parigi coinvolge direttamente anche la nostra città, per quanto riguarda l’affidamento al Circolo dei Lettori (di cui era presidente) della Caffetteria del Broletto, che ha suscitato polemiche non ancora sopite. 

Un altro assessore donna sarebbe sotto osservazione. Si tratta del responsabile al Lavoro e all’Istruzione, Gianna Pentenero (nella foto). Il suo operato nel mondo del lavoro sarebbe stato aspramente criticato da Chiamparino, che le imputerebbe la mancanza di una visione globale e, quindi, di un progetto da perseguire. Ma anche una parte del mondo della scuola ha dimostrato la sua insofferenza nel confronti dell’assessore regionale, in particolare quello delle scuole paritarie, un settore che conta, e parecchio, in Piemonte.  La sensazione è che, a breve, l’assessorato della Pentenero potrebbe essere “alleggerito” di qualche delega.

Sotto i riflettori anche l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, alle prese con due “grane” colossali: il trasporto pubblico locale e la questione delle ferrovie locali. Non sono facili da dipanare e presentano mille sfaccettature, per questo potrebbero costargli care. Non dovrebbero esserci novità per Monica Cerutti, Sel, assessore alle Politiche giovanili e all’Immigrazione, alle prese con la difficile sistemazione dei profughi che continuano ad affluire in Piemonte e per Giovanni Maria Ferraris, assessore allo Sport, che finora non si è mai messo in mostra.

Sicuramente promossi da Chiamparino Antonio Saitta, che sta ricostruendo la sanità piemontese con un occhio di particolare attenzione nei confronti della Città della Salute di Novara,  Giuseppina De Santis, per quanto riguarda le questione economiche, Giorgio Ferrero all’Agricoltura e, non ultimo, il novarese Augusto Ferrari, molto apprezzato per il suo impegno nelle politiche sociali. Ovviamente scontato il gradimento di Chiamparino per Aldo Reschigna, il numero due in Regione e vicepresidente, l’uomo più vicino al presidente della regione.

Sandro Devecchi

 

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