Gorgonzola: produzione record nel 2014
Sulle cifre il presidente è abbottonato ma, alla fine, qualcosa svela: "Diciamo due chili. Se tanto mi dà tanto, due chili son due milioni. Due milioni di euro per tappezzare Milano di pubblicità del gorgonzola, con Antonino Cannavacciuolo testimonial. Due milioni di euro per conquistare stazioni della metropolitana e bus, per colorare i tram e dominare la scena urbana con maxi poster e installazioni luminose nei luoghi della movida". Megalomania? Ai tavoli del padiglione Expo di Cibus, lunedì sera qualcuno commentava che il Consorzio non ne ha mai sbagliata una. E il Consorzio del gorgonzola, in Expo ha creduto fino in fondo: lanciare un messaggio semplice e diretto, ovvero più lo vedi e più ti piace, per colpire la fantasia gastronomica delle migliaia di italiani e stranieri che, ogni giorno, attraversano la città per affari, per turismo o perché ci vivono.
Ha celebrato e si è celebrato, il Consorzio, al termine dell'assemblea generale dei soci che, nella Milano 2015 dedicata al cibo che nutre il Pianeta, non avrebbe potuto ignorare Expo. Una cena sulla terrazza di Federalimentare, fortunatamente ben riparata dal nubifragio che si è scatenato verso le otto, costringendo i vigili del fuoco a intervenire in alcuni padiglioni adiacenti. Una festa di sapori, con Cannavacciuolo, protagonista di 'Cucine da incubo' e prossimo giudice di 'MasterChef Italia', a mostrare la preparazione dei suoi ravioli al plin di gorgonzola e limone, cozze e conserva di pomodoro. Una serata di grande spettacolo, con Nicola Savino di Radio Deejay ad animare i circa 200 ospiti e spettacolo finale di trasformismo di Arturo Brachetti. A fare gli onori di casa il presidente del Consorzio di tutela, Renato Invernizzi, davanti a una platea di produttori e al sindaco di Novara, Andrea Ballarè.
Da festeggiare c'erano tante cose, in particolare il record storico nella produzione di forme di gorgonzola dop: nel 2014 sono state 4.443.538, in crescita di 267.928 rispetto al 2013 (+6,4%). Il gorgonzola è, per giro d'affari, il terzo prodotto caseario d'Italia ed è sempre pi piemontese: il 68,5% del totale nasce qui, con la Lombardia scesa al 31,5%. Su scala nazionale, ha registrato un aumento delle vendite del 4,3% pari a 200 grammi in più per famiglia, in controtendenza rispetto all'intero comparto dei formaggi, che ha perduto quasi sette milioni di euro di ricavi. Il gorgonzola dolce rimane leader, ma il piccante cresce (+ 50 mila forme sul 2013) arrivando a occupare quasi il 10% dell'offerta. Non ha fortuna, invece, quello da agricoltura biologica: solo 22 mila forme. Ma il gorgonzola può ormai essere annoverato tra i marchi del made in Italy più famosi nel mondo grazie alla costante crescita dell'export, con la Germania che nel 2014 ha segnato un incremento del 12%. Problematici, invece, gli Stati Uniti, dove si è perduto il 13% del mercato. Ritocchi verso l'alto in Giappone e Corea del Sud, mentre non sfonda in Cina, dove se ne consumano meno di 200 quintali. Ma sono soprattutto i primi segnali del 2015 a far ben sperare, indicando un incremento delle esportazioni pari al 14,4%.
Insomma, per il Consorzio di tutela del gorgonzola, creato nel 1970 e che ha sede a Novara, quella del 15 giugno è stata la conferma d'un percorso virtuoso, fatto di conoscenze artigianali e strategie a lungo termine, capaci di coniugare le opportunità offerte dal mondo globalizzato. E per rimanere in tema, la serata ha celebrato anche la nascita dell'applicazione smartphone dedicata al gorgonzola dop: completamente gratuita, è pensata per interagire in maniera sempre nuova e originale con gli amanti di questo formaggio, a caccia del miglior gorgonzola.
Stefano Di Battista
Sulle cifre il presidente è abbottonato ma, alla fine, qualcosa svela: "Diciamo due chili. Se tanto mi dà tanto, due chili son due milioni. Due milioni di euro per tappezzare Milano di pubblicità del gorgonzola, con Antonino Cannavacciuolo testimonial. Due milioni di euro per conquistare stazioni della metropolitana e bus, per colorare i tram e dominare la scena urbana con maxi poster e installazioni luminose nei luoghi della movida". Megalomania? Ai tavoli del padiglione Expo di Cibus, lunedì sera qualcuno commentava che il Consorzio non ne ha mai sbagliata una. E il Consorzio del gorgonzola, in Expo ha creduto fino in fondo: lanciare un messaggio semplice e diretto, ovvero più lo vedi e più ti piace, per colpire la fantasia gastronomica delle migliaia di italiani e stranieri che, ogni giorno, attraversano la città per affari, per turismo o perché ci vivono.
Ha celebrato e si è celebrato, il Consorzio, al termine dell'assemblea generale dei soci che, nella Milano 2015 dedicata al cibo che nutre il Pianeta, non avrebbe potuto ignorare Expo. Una cena sulla terrazza di Federalimentare, fortunatamente ben riparata dal nubifragio che si è scatenato verso le otto, costringendo i vigili del fuoco a intervenire in alcuni padiglioni adiacenti. Una festa di sapori, con Cannavacciuolo, protagonista di 'Cucine da incubo' e prossimo giudice di 'MasterChef Italia', a mostrare la preparazione dei suoi ravioli al plin di gorgonzola e limone, cozze e conserva di pomodoro. Una serata di grande spettacolo, con Nicola Savino di Radio Deejay ad animare i circa 200 ospiti e spettacolo finale di trasformismo di Arturo Brachetti. A fare gli onori di casa il presidente del Consorzio di tutela, Renato Invernizzi, davanti a una platea di produttori e al sindaco di Novara, Andrea Ballarè.
Da festeggiare c'erano tante cose, in particolare il record storico nella produzione di forme di gorgonzola dop: nel 2014 sono state 4.443.538, in crescita di 267.928 rispetto al 2013 (+6,4%). Il gorgonzola è, per giro d'affari, il terzo prodotto caseario d'Italia ed è sempre pi piemontese: il 68,5% del totale nasce qui, con la Lombardia scesa al 31,5%. Su scala nazionale, ha registrato un aumento delle vendite del 4,3% pari a 200 grammi in più per famiglia, in controtendenza rispetto all'intero comparto dei formaggi, che ha perduto quasi sette milioni di euro di ricavi. Il gorgonzola dolce rimane leader, ma il piccante cresce (+ 50 mila forme sul 2013) arrivando a occupare quasi il 10% dell'offerta. Non ha fortuna, invece, quello da agricoltura biologica: solo 22 mila forme. Ma il gorgonzola può ormai essere annoverato tra i marchi del made in Italy più famosi nel mondo grazie alla costante crescita dell'export, con la Germania che nel 2014 ha segnato un incremento del 12%. Problematici, invece, gli Stati Uniti, dove si è perduto il 13% del mercato. Ritocchi verso l'alto in Giappone e Corea del Sud, mentre non sfonda in Cina, dove se ne consumano meno di 200 quintali. Ma sono soprattutto i primi segnali del 2015 a far ben sperare, indicando un incremento delle esportazioni pari al 14,4%.
Insomma, per il Consorzio di tutela del gorgonzola, creato nel 1970 e che ha sede a Novara, quella del 15 giugno è stata la conferma d'un percorso virtuoso, fatto di conoscenze artigianali e strategie a lungo termine, capaci di coniugare le opportunità offerte dal mondo globalizzato. E per rimanere in tema, la serata ha celebrato anche la nascita dell'applicazione smartphone dedicata al gorgonzola dop: completamente gratuita, è pensata per interagire in maniera sempre nuova e originale con gli amanti di questo formaggio, a caccia del miglior gorgonzola.
Stefano Di Battista