In 60 alla ‘prima’ di (R)Esistenza Democratica

In 60 alla ‘prima’ di (R)Esistenza Democratica
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NOVARA, Circa 60 persone hanno dato vita a (R)esistenza Democratica, associazione politica e culturale novarese pensata con lo scopo di aggregare sensibilità diverse attorno a un rinnovato desiderio di partecipazione al dibattito politico locale, nazionale e internazionale. Tra i presenti l’ex assessore e attuale consigliere comunale, Sara Paladini.L’associazione, pur essendo del tutto indipendente dal Partito Democratico, si propone tra i propri scopi un dialogo attivo e leale con il principale partito del centro-sinistra con l’intento di contribuire al suo rinnovamento e miglioramento, anche alla luce degli ultimi esiti elettorali poco premianti. Il ritrovo è stato al Dopolavoro ferroviario di via Leonardo da Vinci a Novara. Durante la serata, sono già emersi diversi elementi di merito e di metodo. Temi come l’europeismo, la lotta alla xenofobia, la legalità, i diritti civili, il welfare, il lavoro, il recupero di una stretta vicinanza alle tante fasce di disagio, che oggi trovano risposte in ricette politiche diverse da quella del PD, saranno al centro di un calendario di incontri e appuntamenti che verrà sviluppato nei prossimi mesi, anche con il supporto dei nuovi strumenti social ma senza sostituire questi ultimi al contatto diretto ed attivo con e fra le persone.Anche temi più strettamente politici come il referendum costituzionale e la riforma elettorale saranno affrontati a stretto giro, con particolare attenzione alla rappresentazione di posizioni anche discordanti fra loro ma utili a un serio approfondimento di questioni così delicate, approfondimento che attualmente con molta difficoltà trova casa nelle sedi di partito. Svelato anche il simbolo dell’associazione: una rosa rossa, omaggio alla tradizione del socialismo europeo, in campo azzurro con scritte bianche, a sottolineare il legame con i colori che storicamente identificano la città di Novara. La rosa fiorisce in una landa desertica e spaccata, chiaro simbolo della situazione difficile che vive in questo momento lo scenario politico di centrosinistra in Italia, ma anche della resilienza, ovvero la capacità vitale di riprendersi da una sconfitta e ripartire con forza rinnovata. Per informazioni sulle prossime attività dell’associazione e sull’iscrizione a (R)esistenza Democratica (la quota associativa annuale è stata fissata a 5 euro per garantire la più ampia partecipazione) è possibile contattare l’associazione via mail o su Facebook. www.facebook.com/resistenzademocratica; mail: resistenzadem2016@gmail.com.mo.c.

NOVARA, Circa 60 persone hanno dato vita a (R)esistenza Democratica, associazione politica e culturale novarese pensata con lo scopo di aggregare sensibilità diverse attorno a un rinnovato desiderio di partecipazione al dibattito politico locale, nazionale e internazionale. Tra i presenti l’ex assessore e attuale consigliere comunale, Sara Paladini.L’associazione, pur essendo del tutto indipendente dal Partito Democratico, si propone tra i propri scopi un dialogo attivo e leale con il principale partito del centro-sinistra con l’intento di contribuire al suo rinnovamento e miglioramento, anche alla luce degli ultimi esiti elettorali poco premianti. Il ritrovo è stato al Dopolavoro ferroviario di via Leonardo da Vinci a Novara. Durante la serata, sono già emersi diversi elementi di merito e di metodo. Temi come l’europeismo, la lotta alla xenofobia, la legalità, i diritti civili, il welfare, il lavoro, il recupero di una stretta vicinanza alle tante fasce di disagio, che oggi trovano risposte in ricette politiche diverse da quella del PD, saranno al centro di un calendario di incontri e appuntamenti che verrà sviluppato nei prossimi mesi, anche con il supporto dei nuovi strumenti social ma senza sostituire questi ultimi al contatto diretto ed attivo con e fra le persone.Anche temi più strettamente politici come il referendum costituzionale e la riforma elettorale saranno affrontati a stretto giro, con particolare attenzione alla rappresentazione di posizioni anche discordanti fra loro ma utili a un serio approfondimento di questioni così delicate, approfondimento che attualmente con molta difficoltà trova casa nelle sedi di partito. Svelato anche il simbolo dell’associazione: una rosa rossa, omaggio alla tradizione del socialismo europeo, in campo azzurro con scritte bianche, a sottolineare il legame con i colori che storicamente identificano la città di Novara. La rosa fiorisce in una landa desertica e spaccata, chiaro simbolo della situazione difficile che vive in questo momento lo scenario politico di centrosinistra in Italia, ma anche della resilienza, ovvero la capacità vitale di riprendersi da una sconfitta e ripartire con forza rinnovata. Per informazioni sulle prossime attività dell’associazione e sull’iscrizione a (R)esistenza Democratica (la quota associativa annuale è stata fissata a 5 euro per garantire la più ampia partecipazione) è possibile contattare l’associazione via mail o su Facebook. www.facebook.com/resistenzademocratica; mail: resistenzadem2016@gmail.com.mo.c.

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