Industria manifatturiera novarese, chiusura d’anno positiva

Industria manifatturiera novarese, chiusura d’anno positiva
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NOVARA - Chiusura d’anno positiva per l’industria manifatturiera novarese che tra ottobre e dicembre 2016 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento anche del fatturato, pari al +1,8%.
Le dinamiche del 2016 hanno visto conseguirsi risultati positivi in tutti i quattro trimestri: considerando l’intero anno la produzione industriale provinciale risulta cresciuta mediamente del +2,3% mentre il fatturato del +1,8%.
La 181a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede Novara posizionarsi al terzo posto nella classifica delle performance provinciali piemontesi guidata da Torino (+4,9%) e Cuneo (+2,5%), con risultati positivi per i restanti territori, ad eccezione del Verbano Cusio Ossola, di Vercelli e di Biella, con una media regionale pari al +2,5%.
L’indagine ha coinvolto nel Novarese 163 imprese, per un totale di oltre 8.800 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro.
«Le intonazioni positive espresse dagli imprenditori nelle precedenti previsioni trovano conferma nei risultati concretizzatisi in chiusura d’anno – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – A livello settoriale persistono ancora delle differenze, ma si intravedono anche miglioramenti e l’andamento di alcuni indicatori, come la domanda interna, appare più stabile. Il futuro, tuttavia  desta ancora preoccupazione e le imprese appaiono più fiduciose solo rispetto ai mercati esteri. Dall’indagine emerge inoltre una ripresa degli investimenti – continua Comoli – quantomeno in termini di propensione ad investire, dal momento che gli importi appaiono invece più ridotti rispetto al passato. Il sostegno all’imprenditorialità rappresenta dunque un elemento prioritario e per questo l’Ente camerale sta concentrando le proprie risorse in attività formative a favore delle imprese su temi strategici quali la digitalizzazione, l’innovazione e l’apertura verso i mercati esteri».  

Per quanto riguarda i settori il metalmeccanico si conferma il principale sostenitore dell’incremento complessivo della produzione industriale, con una performance pari al +4,3%, che cresce al +7% considerando le sole rubinetterie. Positivi anche i risultati di tutti gli altri settori di attività economica, con l’unica eccezione dell’alimentare che evidenzia un calo produttivo del -2,8%.

Più eterogenei i dati tendenziali del fatturato delle imprese manifatturiere: nel confronto con il quarto trimestre 2015 il valore delle vendite è infatti salito del +1,8% a livello complessivo, grazie alla variazione positiva evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +4% (con un aumento superiore per le rubinetterie, pari al +6,1%), e alla buona performance della chimica-gomma-plastica, cresciuta del +3,2%. Scende invece il fatturato dell’alimentare (-2,9%) e del sistema moda (-1,8%). Il focus sul fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia un andamento complessivo più stazionario (-0,1%), con risultati diversificati a livello settoriale: cresce infatti la chimica-gomma-plastica (+5,2%); rimane pressoché stabile l’alimentare (-0,4%), mentre diminuiscono sia sistema moda (-2,3%) che metalmeccanico (-2,5%), sebbene il risultato delle rubinetterie si mantenga positivo (+3,9%).

NOVARA - Chiusura d’anno positiva per l’industria manifatturiera novarese che tra ottobre e dicembre 2016 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento anche del fatturato, pari al +1,8%.
Le dinamiche del 2016 hanno visto conseguirsi risultati positivi in tutti i quattro trimestri: considerando l’intero anno la produzione industriale provinciale risulta cresciuta mediamente del +2,3% mentre il fatturato del +1,8%.
La 181a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede Novara posizionarsi al terzo posto nella classifica delle performance provinciali piemontesi guidata da Torino (+4,9%) e Cuneo (+2,5%), con risultati positivi per i restanti territori, ad eccezione del Verbano Cusio Ossola, di Vercelli e di Biella, con una media regionale pari al +2,5%.
L’indagine ha coinvolto nel Novarese 163 imprese, per un totale di oltre 8.800 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro.
«Le intonazioni positive espresse dagli imprenditori nelle precedenti previsioni trovano conferma nei risultati concretizzatisi in chiusura d’anno – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – A livello settoriale persistono ancora delle differenze, ma si intravedono anche miglioramenti e l’andamento di alcuni indicatori, come la domanda interna, appare più stabile. Il futuro, tuttavia  desta ancora preoccupazione e le imprese appaiono più fiduciose solo rispetto ai mercati esteri. Dall’indagine emerge inoltre una ripresa degli investimenti – continua Comoli – quantomeno in termini di propensione ad investire, dal momento che gli importi appaiono invece più ridotti rispetto al passato. Il sostegno all’imprenditorialità rappresenta dunque un elemento prioritario e per questo l’Ente camerale sta concentrando le proprie risorse in attività formative a favore delle imprese su temi strategici quali la digitalizzazione, l’innovazione e l’apertura verso i mercati esteri».  

Per quanto riguarda i settori il metalmeccanico si conferma il principale sostenitore dell’incremento complessivo della produzione industriale, con una performance pari al +4,3%, che cresce al +7% considerando le sole rubinetterie. Positivi anche i risultati di tutti gli altri settori di attività economica, con l’unica eccezione dell’alimentare che evidenzia un calo produttivo del -2,8%.

Più eterogenei i dati tendenziali del fatturato delle imprese manifatturiere: nel confronto con il quarto trimestre 2015 il valore delle vendite è infatti salito del +1,8% a livello complessivo, grazie alla variazione positiva evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +4% (con un aumento superiore per le rubinetterie, pari al +6,1%), e alla buona performance della chimica-gomma-plastica, cresciuta del +3,2%. Scende invece il fatturato dell’alimentare (-2,9%) e del sistema moda (-1,8%). Il focus sul fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia un andamento complessivo più stazionario (-0,1%), con risultati diversificati a livello settoriale: cresce infatti la chimica-gomma-plastica (+5,2%); rimane pressoché stabile l’alimentare (-0,4%), mentre diminuiscono sia sistema moda (-2,3%) che metalmeccanico (-2,5%), sebbene il risultato delle rubinetterie si mantenga positivo (+3,9%).

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