“Industriamoci 2016”: oltre 800 studenti in 26 imprese novaresi (FOTOGALLERY)

“Industriamoci 2016”: oltre 800 studenti in 26 imprese novaresi (FOTOGALLERY)
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NOVARA - Numeri quasi raddoppiati rispetto allo scorso anno per l’edizione novarese 2016 di “Industriamoci”, la giornata delle piccole e medie imprese promossa a livello nazionale dalla Piccola Industria di Confindustria. Nella mattinata di venerdì 11 novembre oltre 800 studenti, provenienti da 40 classi terze, quarte e quinte di 6 scuole superiori novaresi hanno visitato 26 aziende del territorio.

Tra le aziende che hanno accolto i ragazzi c’era quest’anno anche un’impresa agricola, la Riso Crespi di Nibbia, grazie all’accordo sottoscritto tra Piccola Industria e Confagricoltura.  Una novantina di studenti dell’istituto agrario Bonfantini hanno potuto conoscere da vicino la realtà della produzione del riso, dalla coltivazione alla trasformazione, guidati dal titolare Pacifico Crespi, affiancato dal figlio Flavio. Presenti anche la presidente di Confagricoltura Novara e Vco, Paola Battioli e il direttore Roberto Sonzini.

Alla Comoli Ferrari di Novara i ragazzi dell’istituto per geometri Nervi sono stati accompagnati da Giuseppe Gatti alla scoperta della casa domotica allestita al 3Elab. Alla B-Pack di San Pietro Mosezzo, un’altra eccellenza dell’industria novarese, che produce film per prodotti alimentari e medicali, sono stati accolti dal sales manager Marcello Zorloni i ragazzi dell’istituto professionale Bellini. Le altre scuole che sono state coinvolte oltre a quelle citate sono l’Omar, il Fauser e il Leonardo da Vinci di Borgomanero.


«Un vero successo, una collaborazione esemplare, una grande dimostrazione di disponibilità e di interesse reciproci da parte di aziende e scuole - commenta il presidente del Comitato per la Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara, Roberto Francoli - Non possiamo che dirci davvero soddisfatti e sperare che questo trend positivo, confermato anche a livello nazionale, possa proseguire in futuro. Si tratta della migliore dimostrazione del fatto che i mondi della scuola e dell’impresa hanno, finalmente, ricominciato a parlarsi sulla base di prospettive di interazione concrete e condivise».

 

 

NOVARA - Numeri quasi raddoppiati rispetto allo scorso anno per l’edizione novarese 2016 di “Industriamoci”, la giornata delle piccole e medie imprese promossa a livello nazionale dalla Piccola Industria di Confindustria. Nella mattinata di venerdì 11 novembre oltre 800 studenti, provenienti da 40 classi terze, quarte e quinte di 6 scuole superiori novaresi hanno visitato 26 aziende del territorio.

Tra le aziende che hanno accolto i ragazzi c’era quest’anno anche un’impresa agricola, la Riso Crespi di Nibbia, grazie all’accordo sottoscritto tra Piccola Industria e Confagricoltura.  Una novantina di studenti dell’istituto agrario Bonfantini hanno potuto conoscere da vicino la realtà della produzione del riso, dalla coltivazione alla trasformazione, guidati dal titolare Pacifico Crespi, affiancato dal figlio Flavio. Presenti anche la presidente di Confagricoltura Novara e Vco, Paola Battioli e il direttore Roberto Sonzini.

Alla Comoli Ferrari di Novara i ragazzi dell’istituto per geometri Nervi sono stati accompagnati da Giuseppe Gatti alla scoperta della casa domotica allestita al 3Elab. Alla B-Pack di San Pietro Mosezzo, un’altra eccellenza dell’industria novarese, che produce film per prodotti alimentari e medicali, sono stati accolti dal sales manager Marcello Zorloni i ragazzi dell’istituto professionale Bellini. Le altre scuole che sono state coinvolte oltre a quelle citate sono l’Omar, il Fauser e il Leonardo da Vinci di Borgomanero.


«Un vero successo, una collaborazione esemplare, una grande dimostrazione di disponibilità e di interesse reciproci da parte di aziende e scuole - commenta il presidente del Comitato per la Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara, Roberto Francoli - Non possiamo che dirci davvero soddisfatti e sperare che questo trend positivo, confermato anche a livello nazionale, possa proseguire in futuro. Si tratta della migliore dimostrazione del fatto che i mondi della scuola e dell’impresa hanno, finalmente, ricominciato a parlarsi sulla base di prospettive di interazione concrete e condivise».

 

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