L’accoglienza diventa un’opportunità: 638mila euro per i progetti per i migranti

L’accoglienza diventa un’opportunità: 638mila euro per i progetti per i migranti
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Si è svolto in Prefettura a Torino il Tavolo regionale sull'Immigrazione. «È stata l'occasione per fare il punto sull'accoglienza in Piemonte e definire le modalità per rendere operativo sul territorio regionale il piano stilato dall'ANCI» ha dichiarato Monica Cerutti, assessore all'Immigrazione della Regione Piemonte.

«Il dato significativo - ha ripreso - è che dei 1.201 comuni piemontesi, in 902 non è attivo alcun progetto di accoglienza, né SPRAR né CAS. La Regione Piemonte è disponibile ad accompagnare un processo di graduale redistribuzione, come per altro ha già fatto nel corso del 2016. A oggi l'accoglienza sul territorio piemontese conta 13.077 migranti coinvolti in progetti CAS di gestione prefettizia e solo 1.250 in progetti SPRAR gestiti da 46 comuni»

I migranti presenti in Piemonte all'interno dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) al dieci gennaio 2017 erano 13.077 distribuiti in modo equo sul territorio regionale: il 40% sulla provincia di Torino, circa 5.247, e il 60% sulle altre province, circa 7830. Nel dettaglio: 1.594 in provincia di Alessandria, 1.062 in provincia di Asti, 622 in provincia di Biella, 2.070 in provincia di Cuneo, 1.201 in provincia di Novara, 700 in provincia di Vercelli, 582 nel VCO.

«Uno dei nodi da affrontare - ha detto l’assessore - è quello dei piccoli comuni che devono essere necessariamente accompagnati nell'attivazione di percorsi di accoglienza, o favorendo la loro unione o tramite la gestione da parte dei consorzi socio assistenziali. La notizia positiva è che finalmente il meccanismo degli incentivi, richiesto da tempo sul tavolo nazionale al Viminale, porterà alle amministrazioni comunali piemontesi più di 7.000.000 di euro per spese senza vincolo di destinazione».

Le risorse verranno così distribuite: 3.773.000 alla Città Metropolitana; 1.112.000 alla provincia di Cuneo; 937.000 alla provincia di Alessandria; 608.000 alla provincia di Asti; 638.000 alla provincia di Novara; 358.000 alla provincia di Biella; 324.000 al VCO; 360.000 alla provincia di Vercelli.

«La novità che annunciamo oggi ci permette dunque di parlare di accoglienza come opportunità per le comunità che decidono di ospitare».

Sandro Devecchi

Si è svolto in Prefettura a Torino il Tavolo regionale sull'Immigrazione. «È stata l'occasione per fare il punto sull'accoglienza in Piemonte e definire le modalità per rendere operativo sul territorio regionale il piano stilato dall'ANCI» ha dichiarato Monica Cerutti, assessore all'Immigrazione della Regione Piemonte.

«Il dato significativo - ha ripreso - è che dei 1.201 comuni piemontesi, in 902 non è attivo alcun progetto di accoglienza, né SPRAR né CAS. La Regione Piemonte è disponibile ad accompagnare un processo di graduale redistribuzione, come per altro ha già fatto nel corso del 2016. A oggi l'accoglienza sul territorio piemontese conta 13.077 migranti coinvolti in progetti CAS di gestione prefettizia e solo 1.250 in progetti SPRAR gestiti da 46 comuni»

I migranti presenti in Piemonte all'interno dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) al dieci gennaio 2017 erano 13.077 distribuiti in modo equo sul territorio regionale: il 40% sulla provincia di Torino, circa 5.247, e il 60% sulle altre province, circa 7830. Nel dettaglio: 1.594 in provincia di Alessandria, 1.062 in provincia di Asti, 622 in provincia di Biella, 2.070 in provincia di Cuneo, 1.201 in provincia di Novara, 700 in provincia di Vercelli, 582 nel VCO.

«Uno dei nodi da affrontare - ha detto l’assessore - è quello dei piccoli comuni che devono essere necessariamente accompagnati nell'attivazione di percorsi di accoglienza, o favorendo la loro unione o tramite la gestione da parte dei consorzi socio assistenziali. La notizia positiva è che finalmente il meccanismo degli incentivi, richiesto da tempo sul tavolo nazionale al Viminale, porterà alle amministrazioni comunali piemontesi più di 7.000.000 di euro per spese senza vincolo di destinazione».

Le risorse verranno così distribuite: 3.773.000 alla Città Metropolitana; 1.112.000 alla provincia di Cuneo; 937.000 alla provincia di Alessandria; 608.000 alla provincia di Asti; 638.000 alla provincia di Novara; 358.000 alla provincia di Biella; 324.000 al VCO; 360.000 alla provincia di Vercelli.

«La novità che annunciamo oggi ci permette dunque di parlare di accoglienza come opportunità per le comunità che decidono di ospitare».

Sandro Devecchi

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